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Il prezzemolo o Petroselinum crispum è un'erba molto utilizzata nelle cucine italiane.
Del resto a conferma del suo ampio impiego c'è anche il detto popolare: sei sempre in mezzo come il prezzemolo.
Andremo a vedere in questo articolo come avere sempre un prezzemolo rigoglioso e profumato, sia per la coltivazione in vaso, sia per quella a terra.
Il prezzemolo è relativamente semplice da curare, ma con alcune accortezze potrà dare il meglio di se. È una pianta erbacea, biennale e molto versatile, che resiste decisamente bene anche ai climi freddi.
Ma quando seminare il prezzemolo esattamente?
Tra marzo e ottobre senza alcun problema, vista appunto la sua elevata adattabiità.
Dopo un paio di mesi la pianta in teoria può già essere raccolta. Il periodo di germinazione può variare tra i 15 e i 25 giorni se le temperature sono basse.
Un buon trucco per velocizzare la germinazione è prendere i semi del prezzemolo, mettendoli all'interno di un panno umido (va benissimo anche la carta assorbente da cucina) per 6/8 ore circa. Questo renderà più morbida la cuticola dei semini facilitando la germinazione.
Questa pianta ama un terriccio sciolto, leggero e ben concimato. L'ideale sarebbe un composto con le seguenti caratteristiche:
Il ph deve essere abbastanza basso. In generale, va bene anche il terriccio universale che si usa per svasare i fiori, aggiungendo letame maturo, stallatico pellettato o il concime granulare di sintesi chimica. Basta che sia comunque un buon composto azotato
Il prezzemolo è una pianta molto golosa e un terreno così darà ottimi risultati in termini di fogliame.
È preferibile utilizzare i vasi in coccio. Essendo un prodotto ceramico si scalda meno la superficie se colpita dal sole e quindi le radici all'interno soffriranno meno gli stress termici.
Il coccio è inoltre un materiale ecosostenibile, il che male non fa. I contro sono che è più pesante, soprattutto se le dimensioni del vaso sono ingenti e se dovesse cadere ovviamente, si romperà.
Attenzione perché essendo la ceramica un materiale poroso, bisognerà lavarla a fondo prima di piantare il prezzemolo se in precedenza ha ospitato altre piante.
Questo perché potrebbero rimanere funghi e batteri all'interno, provocando malattie alle radici e il deperimento della pianta.
La prima cosa da fare è chiudere il forellino di drenaggio con cocci rotti di un altro vaso.
Si usa questo metodo in modo da non provocare perdite di terriccio ma allo stesso tempo evita il ristagno d'acqua.
Se non si hanno i cocci va benissimo anche una rete a maglia sottile (come quella delle zanzariere), l'importante è che trattenga il terriccio senza ostruire il foro.
Provvedere, quindi, sistemando uno strato di pomice o argillaespansa che fungerà da strato drenante, di circa 3 o 4 cm. Questo farà sì che l'acqua non ristagni sul fondo provocando l'asfissia radicale: un passaggio decisamente fondamentale per la salute della pianta di prezzemolo.
Ora è arrivato il momento di mettere il terriccio, arrivando fino a 2 o 3 cm dal bordo superiore del vaso, premendolo leggermente con la mano per compattarlo, ma senza esagerare.
A questo punto con un ramo (o una cannuccia) praticare dei fori a una distanza di circa 2 cm l'uno dall'altro, profondi circa mezzo centimetro. Inserire 2 o 3 semi di prezzemolo per ogni fossetta, che andranno successivamente ricoperti con il terriccio.
I semi sono molto piccoli, quindi, ci si può aiutare con delle pinzette, anche quelle da ciglia andranno benissimo. Finita la semina bisognerà innaffiare.
È bene piazzare il vaso appena seminato in una zona dove arrivi la luce ma che non colpisca direttamente il vaso. Una situazione in cui la mattina riceva i raggi solari e il pomeriggio no sarebbe l'ideale.
Dopo circa un mese la pianta di prezzemolo dovrebbe essere cresciuta. Ricordarsi di mantenere sempre umido il terriccio in modo che dopo un ulteriore mese sarà pronto per la raccolta.
La semina del prezzemolo in terra è più o meno la stessa cosa.
I semi del prezzemolo però andranno posizionati in buche che siano distanti 20 cm l'una dall'altra con un'interfila di circa 25 cm. Si pongono questa volta 5 o 6 semini in ogni buca a circa 1 cm di profondità.
Dopo circa un mese, le piante avranno le prime foglie e bisognerà scegliere le migliori, andando a diradare quelle cresciute peggio. Amano un terriccio fresco, leggero e friabile che non abbia ristagno idrico. Il prezzemolo predilige un terreno umido ma non bagnato, quindi, è consigliabile innaffiare costantemente senza mai esagerare.
Consigliabile anche in questa situazione l'aggiunta di fertilizzanti ricchi di azoto.
Come per la coltivazione in vaso andrà scelta una posizione di mezz'ombra, evitando l'esposizione al sole diretto, accanto a una siepe ad esempio, sarebbe l'ideale. In questa situazione durante l'arco di un anno produrrà molte più foglie andando più difficilmente in fioritura.
Per quanto riguarda la pianta in vaso, il problema è risolto alla base visto che il terriccio è già fertilizzato di suo. Per la semina in campo diretto invece si dovrà procedere con un fertilizzante organico di origine ovina.
Questo perché il prezzemolo ama sì l'azoto ma ha anche bisogno di molto potassio.
Il letame di pecora offre esattamente quello che vuole questa pianta.
Se non si ha voglia o tempo di coltivare il prezzemolo partendo dal seme, si potrà sempre comprare una pianta già cresciuta. Ormai si trovano in qualsiasi supermercato ma di certo, la qualità della terra non sarà proprio il massimo.
Spesso in queste situazioni le radici della pianta avranno occupato tutto lo spazio disponibile Quendi travasare il prezzemolo si renderà necessario.
Svasare la pianta dividendolo in fasci facendo attenzione a non danneggiare troppo le radici. Usare sempre un vaso con non meno di 20 cm di profondità perché le radici del prezzemolo hanno bisogno di spazio. Provedere quindi come sopra, mettendo un substrato drenante e del terriccio.
Una volta svasata la pianta bisognerà, con molta cura, cercare di dividere le varie piante che avranno presumibilmente un apparato radicale molto costipato (vedi foto in alto).
Aiutarsi anche con un paio di forbici, tagliando però solo la parte inferiore delle radici, cercando di lasciare solo tre piante per fascio.
Questa operazione è preferibile farla di sera in modo che le piante non subiscano lo stress della luce solare. Infine, interrare le piante facendo ben attenzione a non ricoprire la parte del colletto (foto sopra), per evitare che marcisca quando viene innaffiata, costipando bene il terriccio intorno.
È preferibile non andare a rimuovere direttamente dallo stelo le foglie perché la pianta poi tenderà a crescere verso l'alto formando foglie più dure e meno saporite.
Molto meglio tagliare direttamente con le forbici un intero gambo poco sopra il colletto rimuovendo un intero stelo.
In questo modo la pianta verrà stimolata all'emissione di nuovi steli rendendola nel tempo un cespuglio ben compatto e rigoglioso.
Piccola premessa: prezzemolo tossico?
Dipende. In passato sembra si usassero i decotti di prezzemolo per indurre aborti spontanei ma ne servono veramente quantità ingenti anche se la soglia massima di tolleranza non è scientificamente nota.
Comunque l'ideale è di consumare la pianta senza cuocerla e in quantità non eccessive soprattutto se ci si trova in stato interessante.
Quest'erba aromatica è irrinunciabile se si vuole insaporire o semplicemente guarnire moltissimi tipi di piatti. Dalla pasta alle vongole alle decorazioni per piatti di fritti in linea di massima è un'erba che va molto d'accordo con il pesce.
Inoltre, mangiare prezzemolo fa bene. È infatti ricco di vitamine C, A, K ed è anche una preziosissima riserva di flavonoidi che sono ottimi antiossidanti per le cellule.
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