Prestazioni e sicurezza edifici

Secondo le attuali norme, gli edifici devono essere progettati, collaudati e soggetti a manutenzione in modo tale da consentirne la prevista utilizzazione e sicurezza.
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Secondo le attuali norme, nel rispetto delle leggi vigenti per la progettazione degli edifici questi ultimi e le relative componenti strutturali devono essere progettate, eseguite, collaudate e soggette a manutenzione in modo tale da consentirne la prevista utilizzazione, in forma economicamente sostenibile e con il livello di sicurezza previsto dalle presenti norme. La sicurezza e le prestazioni di un'opera o di una parte di essa devono essere valutate in relazione agli stati limite che si possono verificare durante la vita nominale.

Nella moderna ingegneria strutturale si definisce stato limite una condizione superata la quale la struttura in esame o uno dei suoi elementi costitutivi non soddisfa più le esigenze per le quali è stata progettata. In termini generali le opere strutturali devono possedere requisiti come la sicurezza nei confronti di stati limite ultimi (SLU), nei confronti di stati limite di esercizio (SLE), la robustezza nei confronti di azioni eccezionali.

La sicurezza nei confronti degli stati limite ultimi definisce la capacità di evitare crolli, perdite di equilibrio e dissesti gravi, totali o parziali, che possano compromettere l'incolumità delle persone ovvero comportare la perdita di beni, ovvero provocare gravi danni ambientali e sociali, ovvero mettere fuori servizio l'opera.

La sicurezza nei confronti di stati limite di esercizio definisce la capacità di garantire le prestazioni previste per le condizioni di esercizio. La capacità di evitare danni sproporzionati rispetto all'entità delle cause innescanti quali incendio, esplosioni, urti. Il superamento di uno stato limite ultimo ha carattere irreversibile e si definisce collasso, il superamento di uno stato limite di esercizio può avere carattere reversibile o irreversibile.

Per le opere esistenti è possibile fare riferimento a livelli di sicurezza diversi da quelli delle nuove opere ed è anche possibile considerare solo gli stati limite ultimi. La durabilità, definita come conservazione delle caratteristiche fisiche e meccaniche dei materiali e delle strutture, proprietà essenziale affinché i livelli di sicurezza vengano mantenuti durante tutta la vita dell'opera, deve essere garantita attraverso una opportuna scelta dei materiali e un opportuno dimensionamento delle strutture, comprese le eventuali misure di protezione e manutenzione. I prodotti ed i componenti utilizzati per le opere strutturali devono essere chiaramente identificati in termini di caratteristiche meccaniche fisiche e chimiche indispensabili alla valutazione della sicurezza e dotati di idonea qualificazione. I materiali ed i prodotti, per poter essere utilizzati nelle opere previste dalle presenti norme, devono essere sottoposti a procedure e prove sperimentali di accettazione.

Le prove e le procedure di accettazione sono definite nelle parti specifiche delle presenti norme riguardanti i materiali. La fornitura di componenti, sistemi o prodotti, impiegati per fini strutturali, deve essere accompagnata da un manuale di installazione e di manutenzione da allegare alla documentazione dell'opera.

I componenti, sistemi e prodotti, edili od impiantistici, non facenti parte del complesso strutturale, ma che svolgono funzione statica autonoma, devono essere progettati ed installati nel rispetto dei livelli di sicurezza e delle prestazioni di seguito prescritti. Le azioni da prendere in conto devono essere assunte in accordo con quanto stabilito nei relativi capitoli delle presenti norme. In mancanza di specifiche indicazioni, si dovrà fare ricorso ad opportune indagini, eventualmente anche sperimentali, o a normative di comprovata validità.

I principali Stati Limite Ultimi di riferimento sono: la perdita di equilibrio della struttura o di una sua parte; gli spostamenti o deformazioni eccessive; il raggiungimento della massima capacità di resistenza di parti di strutture, collegamenti, fondazioni; il raggiungimento della massima capacità di resistenza della struttura nel suo insieme; il raggiungimento di meccanismi di collasso nei terreni; la rottura di membrature e collegamenti per fatica; la rottura di membrature e collegamenti per altri effetti dipendenti dal tempo; la instabilità di parti della struttura o del suo insieme. In relazione alla specificità delle opere possono essere presi in considerazione altri stati limite ultimi.

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