Pressione nell'impianto termico

Tra le principali grandezze fisiche di un impianto termico a caldaia c'è la pressione misurata a valle del generatore termico, i cui giusti valori sono importantissimi.
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Sia in fase di realizzazione di nuovi edifici che in fase di ristrutturazione di edifici esistenti, la progettazione degli impianti termici, spesso, passa erroneamente in secondo piano rispetto agli altri progetti; tra essi quelli relativi agli altri impianti tecnologici, gli architettonici e quelli strutturali.

FirmaNella progettazione di un impianto termico particolare attenzione meritano le condizioni di lavoro nel quale si troverà l'impianto, il valore di pressione massima con cui può essere sollecitato un qualsiasi componente dell'impianto rapportato alla pressione dello stesso impianto; su tutti i componenti degli impianti termici dovrebbero essere, infatti, indicate le principali grandezze fisiche coinvolte con i relativi valori associati ad un corretto funzionamento.

Tra le principali grandezze fisiche di un impianto termico c'è la pressione misurata a valle del generatore termico, generalmente misurata con il manometro fornito in dotazione con lo stesso generatore: essa è un parametro influenzato sia dal generatore che dall'impianto, ossia dalla differenza di quota tra il generatore e l'impianto e dal contenuto di acqua di quest'ultimo.


Pressione nel generatore termico


Alla pressione esercitata dall'acqua nelle colonne montanti del'impianto, anche ad impianto freddo, nella tipica centrale termica che serve un edificio condominiale o nel caso di un appartamento su più livelli, si aggiunge la pressione prodotta dall'espansione del volume dell'acqua con la temperatura ad impianto attivo.

La pressione massima di esercizio per un generatore di calore è indicata dalla casa produttrice, che di regola fornisce, a corredo del generatore, la valvola di sicurezza tarata con una soglia di intervento, a meno della tolleranza della stessa valvola che è generalmente inferiore del 10% al precedente valore; singolare è il caso di alcuni generatori di calore per i quali la massima pressione ammessa è di 4,4 bar e dotati di una valvola di sicurezza tarata a 4 bar certificata dalla casa produttrice, omologata ISPESL (INAIL) e caratterizzata da una tolleranza di 0,4 bar.

Tale tolleranza indica che la valvola potrebbe intervenire con la stessa probabilità in corrispondenza della pressione nel generatore di 3,6 bar o di 4,4 bar; ossia la pressione potrebbe raggiungere il valore di 4,4 bar senza un precedente intervento della valvola, mentre le norme indicano che l'intervento della valvola dovrebbe aversi prima del raggiungimento della massima sollecitazione in pressione sopportabile dal generatore.

manometroIn valore assoluto la pressione massima dell'impianto, in corrispondenza del punto di installazione della caldaia, viene stimata come il valore di taratura della valvola di sicurezza incrementata dell'espansione dell'acqua riscaldata nell'impianto.

Più precisamente, dai più semplici impianti termici a quelli che servono interi edifici condominiali, si può verificare che la pressione di taratura della valvola di sicurezza debba essere inferiore alla pressione massima del vaso di espansione incrementata al più di una unità in bar.

La pressione del vaso di espansione deve essere pari a quella definita dal battente idrostatico più un valore pari a circa il suo 20%; mentre la pressione massima di esercizio del generatore deve essere maggiore di quella di soglia della valvola di sicurezza incrementata del 20%.

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