|
In ogni Paese esistono vari tipi di prese elettriche e anche nello stesso, come quello in cui viviamo, non è detto che esista una soluzione univoca. Queste differiscono per forma, numero di contatti e carico sopportabile.
Scegliere i tipi di prese dentro una casa non è cosa semplice. Una volta negli appartamenti l'energia elettrica era utilizzata solamente per l'illuminazione.
Con il tempo però elettrodomestici, riscaldamenti e dispositivi di varia natura hanno letteralmente invaso gli appartamenti. Da questo cambiamento nasce l'esigenza di progettare ed installare un sistema di connessione elettrica estremamente pratico e sicuro.
Sono le classiche prese italiane con due o tre fori allineati.
Comunemente è chiamata spina piccola. Queste prese, denominate anche P11, rappresentano lo standard in Italia. Tempo fa senza alcun problema potevano collegare qualsiasi tipo di elettrodomestico in casa (che però non superasse una potenza nominale di 10 Ampere).
Questa presa viene installata sempre meno perché le richieste energetiche sono molto aumentate. Sono normalmente sostituite da prese bivalenti o polivalenti che costano di più ma sono molto versatili.
Denominate anche P17 hanno dei fori più larghi rispetto alle precedenti (circa 5 mm), e anche più potenti rispetto alle P11. Come quelle sopra possono ospitare spine a 2 o 3 poli, ma sopportano un carico maggiore che arriverà fino a 3200 W.
Queste prese possono sopportare l'utilizzo di elettrodomestici più potenti come microonde, aspirapolvere e frigoriferi anche se molti di questi avranno bisogno di prese Schuko, di cui si parlerà più sotto.
Meglio una presa a 10 A o a 16 A?
Se si è nel dubbio la migliore scelta da fare è la presa elettrica bipasso o bivalente. Attualmente è la soluzione maggiormente utilizzata nelle case italiane. Questa ha un valore di assorbimento nominale di 16 A.
Questa soluzione permetterà in pratica, di poter inserire entrambe le spine descritte in precedenza. Come negli altri tipi di prese ha delle protezioni interne obbligatorie per evitare incidenti.
Detta anche presa Siemens (denominata S30 o S31 o S32) ha una forma circolare ed è utilizzata per grandi elettrodomestici o comunque per tutti quelli che consumano molta energia come tostapane e forni a microonde e classici. In linea di massima negli ultimi tempi anche piccoli elettrodomestici da cucina montano questo tipo di spine.
Brevettata in Germania nel 1926, attualmente è usata in circa 40 Paesi, includendo gran parte del continente europeo. Fanno eccezione Danimarca, Irlanda, Malta, Cipro e Regno Unito.
La presa elettrica tonda tedesca, ha due fori per le spine, due clip metalliche caricate a molla sul lato per il contatto a terra e due guide laterali per facilitarne l'inserimento.
Per ovviare a problemi di compatibilità, l'opzione migliore sono le prese Schuko bipasso.
Queste consentono di utilizzare praticamente tutte le prese eliminando completamente l'uso di ingombranti adattatori. Il costo risulta un pochino più alto della presa italiana ma il consiglio è quello di dotare la casa di almeno una di queste per ambiente.
Sembrava doveroso aggiungere anche le prese USB (Universal Serial Bus), anche se in effetti sono utilizzate sia in ambito di comunicazione, sia in quello dell'alimentazione.
È ampiamente utilizzata per la ricarica di cellulari, fotocamere, smartphone, sigarette elettroniche e gamepad di console. Effettivamente non averne in casa è attualmente poco concepibile.
Da molto tempo ormai prese del genere sono anche integrate nei sedili di treni e aerei.
Grazie alle prese USB sarà possibile ricaricare tutti i dispositivi sopra citati senza il carica batterie ma semplicemente usando un cavo.
Esistono quattro zone in bagno localizzate in base al posizionamento della doccia e della vasca da bagno, in cui bisogna attenersi a delle regole che vanno assolutamente rispettate.
Per una sicurezza al 100 % in cucina o in bagno esiste la possibilità di installare delle particolari prese interbloccate. .Sono costituire da un interruttore magnetotermico da 10 mA. Praticamente quando si inserisce la spina bisognerà poi premere un interruttore.
Solo dopo questa operazione verrà erogata elettricità. Quando si estrarrà la spina invece l'interruttore scatterà in automatico, interrompendo il contatto elettrico.
In ogni caso, è bene munirsi in tutta casa perché obbligatorio, di prese con i fori chiusi da alveoli. Questo da una sicurezza in più soprattutto se in casa ci sono bambini che potrebbero inavvertitamente, inserire oggetti appuntiti nelle prese.
Solitamente lo standard delle placche negli appartamenti va da 1 a 3 alloggiamenti per le prese. In alcune zone della casa è sufficiente avere anche una sola presa, mentre in altre come ad esempio la cucina, è meglio di disporre di più slot.
Economicamente parlando, in caso di costruzione ex novo, è molto meglio la soluzione a più prese perché lo scasso del muro sarà uno solo. Esistono anche soluzioni particolari che prevedono placche a più di tre alloggiamenti.
Il costo di placche e prese sarà leggermente maggiorato, questo sì, ma si tratta di un incremento decisamente irrisorio. L'importante, in fase di progetto, sarà il sistemare queste placche in maniera strategica negli ambienti dove sarà previsto un maggior utilizzo di corrente elettrica e di dispositivi attaccati. Due esempi potrebbero essere la cucina e uno studio.
Nel primo caso ci saranno molti elettrodomestici da collegare, nel secondo perché solo per un PC saranno presenti minimo tre prese da attaccare (computer, monitor, router).
Per evitare eventuali incidenti causati da allagamenti, l'altezza minima delle prese è sempre pari a 17,5 cm ma se si parla di cucine e bagni questa salirà fino a 30 cm dal piano di calpestio.
Sempre in queste due zone accanto ai lavandini questa altezza dovrebbe essere intorno ai 120 cm. Infine, la presa collegata alla cappa dovrebbe essere posta a non meno di 180 cm.
Ovviamente, sempre in fase di progettazione, si potrebbe immaginare di voler appendere un televisore al muro quindi prevedere prese a un'altezza adeguata non sarebbe male.
Questa soluzione permetterà più ordine con i cavi, soprattutto se posti perfettamente dietro l'apparecchio.
Come abbiamo visto gli standard sono molto vari. Potrebbe capitare di aver problemi con alcuni tipi di presa (come ad esempio le prese Siemens) o, causa problemi in fase di progettazione, di non avere una presa dove ce ne sarebbe bisogno. Per questo esistono adattatori, prese multiple e prolunghe.
Questi sono dispositivi mobili che, come dice la parola stessa, possono ospitare (adattandole) spine destinate ad altri tipi di presa. Questo è valido sia per la forma che per adattare entro certi limiti, la portata. Ad esempio, certi adattatori permetteranno di inserire le prese piccole, in quelli con gli alveoli più grandi da 5 mm e viceversa.
È importante sottolineare che non bisogna assolutamente utilizzare adattatori su apparecchi con una potenza complessiva superiore a 1500 watt (questo valore è sempre riportato sulla confezione in cui sono venduti).
Nel caso in cui nella progettazione iniziale non venga prevista una presa a più di un ingresso, le ciabatte e le prese multiple, potranno venire in soccorso. Certo non è una soluzione proprio elegante ma in certi casi bisognerà fare di necessità virtù.
Solitamente le ciabatte hanno una spina da 10 o 16 A e sarà buona norma, per evitare spiacevoli inconvenienti, leggere la potenza massima sopportata che in teoria dovrebbe essere riportata sull'apparecchio stesso. Quando si acquistano questi dispositivi è sempre consigliato controllare che abbiano un marchio di qualità e sicurezza (ad esempio IMQ).
Anche questa soluzione non è proprio il massimo, ma quando un cavo di alimentazione risulta troppo corto ci sarà bisogno di una prolunga. Queste possono essere a cavo libero o avvolgibili.
Prima di utilizzarle controllare sempre che siano in buono stato.
Spesso, a causa della loro lunghezza possono formarsi nodi che potrebbero danneggiare la struttura interna, provocando pericolosi corto circuiti. Anche questi apparecchi è bene che siano certificati come in entrambi i casi precedenti.
Ultimo dispositivo ma molto importante, è l'adattatore da viaggio. Abbiamo già accennato sopra che ogni Paese ha i propri standard per le prese, sia di forma che di potenza erogata (in Italia la rete opera a 220/230 volt).
Nel mondo, alla faccia della globalizzazione, sono almeno 18 i tipi differenti di spine utilizzate.
In commercio esistono adattatori multi funzione (vedi foto) che potranno essere utilizzati in moltissimi paesi, occupando uno spazio minimo in valigia.
|
||