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Gli psicologi annoverano il trasloco tra i momenti più travagliati che si attraversano nella vita.
Non è strano se si pensa che spesso il trasloco coincide con altri momenti fondamentali, come il matrimonio o la separazione o il trasferimento in altra città per motivi di lavoro.
Se si aggiunge, poi, che al cambiamento di casa si accompagna la ricerca di una nuovo abitazione o una ristrutturazione, si può capire come possa rappresentare un evento di grande stress.
Per evitarlo, basta organizzarsi per tempo, con un programma preciso di tutti i passi da seguire, ma senza porsi obiettivi troppo rigidi che, se non rispettati, potrebbero causare ulteriori nervosismi.
È importante, ad esempio, non saltare i pasti e il sonno per evitare di arrivare alla fine troppo stanchi e concedersi durante il periodo qualche momento di svago.
Il trasloco va articolato per fasi, considerando un po' di anticipo per evitare contrattempi.
La prima operazione, garanzia per conservare integri gli oggetti di casa, è effettuare un adeguato imballaggio.
Per prima cosa è necessario procurarsi un numero adeguato di scatole, di diverse dimensioni:
• piccole per i libri (30x40x40 cm);
• medie e robuste per gli oggetti fragili (35x45x45 cm);
• grandi (60x40x40).
Altro materiale occorrente:
• giornali quotidiani;
• plastica a bolle d'aria;
• nastro adesivo per pacchi;
• pennarelli.
Le scatole vanno riempite a misura: non troppo, per evitare che si sfascino, e non poco, per evitare che si schiaccino se impilate.
Su ogni scatola va scritto col pennarello il contenuto e il locale di destinazione, lateralmente, in modo che sia leggibile quando sono impilate.
Occorre avvolgere nella plastica a bolle piatti e oggetti fragili e nei fogli di giornale quelli che possono graffiarsi.
La maggior parte delle persone esegue da sé questa operazione, magari utilizzando le scatole fornite dalla ditta che si occupa del trasloco. In questo modo è possibile effettuare una cernita degli oggetti da trasportare e selezionare quelli che non è più necessario conservare.
Questo lavoro deve però essere incominciato molto tempo prima. In alternativa ci si potrà affidare allo stesso traslocatore che, eseguendo l'operazione in modo professionale, impiegherà uno o due giorni.
Si può scegliere anche la soluzione di compromesso di affidare alla ditta il solo imballaggio dei pezzi più fragili. In entrambi i casi il sovrapprezzo da pagare non sarà molto elevato.
Le aziende di qualità forniscono scatole nuove e quindi igienicamente sicure.
Alcuni forniscono anche scatole o bauli attrezzati con barre appendiabiti.
Per il disimballaggio si può fare un discorso analogo, affidando l'incarico al traslocatore, ma è importante essere presenti al momento per indicargli il luogo dove collocare ogni cosa, anche se alcune ditte forniscono un lavoro “chiavi in mano”.
I mobili trasportati sono, generalmente, smontati e rimontati dalla ditta. Se però è necessario effettuare delle modifiche per adattarli alla nuova casa, bisognerà rivolgersi ad un falegname.
Per effettuare gli allacciamenti necessari per lavatrice, lavastoviglie e lavello occorrerà, invece, rivolgersi ad un idraulico di fiducia.
Sarà poi necessario svolgere tutte le pratiche burocratiche per gli allacciamenti delle utenze presso gli enti erogatori di acqua, gas ed elettricità.
Non tutti, però si affidano ad una ditta di trasloco. Quando la casa è piccola, si ha buona volontà e si ha qualche amico disposto ad aiutare, si può semplicemente noleggiare un furgone e, al limite, anche guidarlo da sé.
A volte si è costretti a traslocare senza avere ancora la disponibilità di un nuovo alloggio. In questo caso i mobili possono essere lasciati in deposito presso i magazzini dei traslocatori, che spesso sono attrezzati con containers di legno o metallo.
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