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Gli eventi sismici recenti ci hanno abituato ad associare spesso l'idea di prefabbricato edilizio ai terremoti: le immagini di campi di accoglienza all'interno dei quali sono montate casette prefabbricate atte ad ospitare temporaneamente gli sfollati appartengono purtroppo al nostro immaginario collettivo.
Senza soffermarci sul fatto che quelle residenze, progettate per una permanenza temporanea, spesso diventano per diversi anni abitazioni di quanti, loro malgrado, hanno perso la casa per via del terremoto, vediamo in cos'altro è possibile utilizzare gli elementi prefabbricati.
Si tratta di un processo che prevede la realizzazione di un elemento edilizio che successivamente viene assemblato con gli altri elementi di costruzione.
Di solito in cantiere è prevista un'area, nei pressi della costruzione, all'interno della quale l'elemento prefabbricato viene assemblato: esso sarà poi sollevato tramite una gru e posizionato all'interno dell'opera. Gli elementi che di solito sono prodotti dalle industrie di prefabbricazione sono elementi strutturali quali plinti, travi, solai, pareti portanti, ma anche non strutturali, ad esempio facciate, ringhiere, pannelli non portanti.
Di solito, a meno di situazioni particolari come quelle citate all'inizio, la tipologia in cui è più frequente trovare elementi prefabbricati è quella mista, ovvero composta anche da elementi costruttivi tradizionali.
Un ottimo esempio di sistema prefabbricato è dato dal Sistema Pluripiano Iperstatico realizzato da APE: si tratta di un telaio metallico che collega una serie di elementi detti scatolati, chiusi alla base, che hanno lo scopo di creare dei vani all'interno dei quali andranno inseriti i ferri di ripresa del pilastro.
Le strutture prefabbricate a secco garantiscono rapidità di esecuzione e migliori prestazioni antisismiche, grazie ad una inferiore deformabilità dei telai.
Le componenti base del sistema sono l'innesto di fondazione, il pilastro, la trave ed il solaio. L'innesto di fondazione, struttura metallica da annegare nel getto di fondazione, ha la funzione di sostenere il pilastro favorendone l'ancoraggio con la stessa fondazione: esso è un elemento unico in calcestruzzo ad alta resistenza dalle sezioni e geometrie variabili a seconda delle esigenze di progetto.
Su tutta la lunghezza del pilastro saranno presenti delle interruzioni e degli appoggi in corrispondenza dell'attacco con le travi così da poter ottenere una continuità strutturale tra elementi verticali ed orizzontali.
Tale trave, anch'essa in cemento armato vibrato ad armatura lenta, possiede una geometria atta a favorire l'integrazione tra i vari elementi: inoltre la sua autoportanza le permette di sostenere in fase di montaggio carichi temporanei quali addirittura il peso del personale.
Quanto al solaio, esso sarà di tipo alveolare a secco.
Anche il legno lamellare si presta alla realizzazione di elementi prefabbricati: come sappiamo esso è costituito da una serie di piccole assi di legno massiccio, dette appunto lamelle, tra loro fissate attraverso un procedimento tecnologico di incollaggio a pressione che, tra l'altro, contribuisce a migliorare le caratteristiche tecniche del prodotto ottenuto.
Tali strutture sono di solito adoperate per la realizzazione di case in legno precostruite: le Biocase Prefabbricate Arcadia rappresentano un ottimo esempio.
Si tratta di case prefabbricate biocompatibili realizzate a progetto o su misura: esse sono a struttura portante in legno lamellare sia per le pareti esterne che per i divisori interni e la loro durata è garantita 30 anni.
La presenza di materiali naturali è garanzia di un ambiente sano e confortevole, privo di sostanze quali radon, formaldeide di solito presenti nelle costruzioni tradizionali, artefici dell'inquinamento indoor.
Due sono i sistemi costruttivi proposti, monolitico o a telaio, a cui corrispondono altrettanti tipi di pareti: la parete ArcaMonolite è costituita da un unico blocco di tavole di abete lamellare spesse 10 cm che possono essere ulteriormente rifinite con vernici naturali, cere e oli vegetali colorati.
Essendo la giunzione di incollaggio orizzontale, la parete non necessita di una barriera al vapore: le pareti vengono precedentemente predisposte per l'inserimento dell'impiantistica elettrica e dotate di aperture per i serramenti. L'isolamento termo-acustico è in fibra di legno.
Anche la parete ArcaPlus, adatta per il sistema a telaio, possiede gli stessi requisiti: l'isolamento interno è in fiocchi di cellulosa HD. Per le finiture vengono usati intonaci minerali traspiranti a base di calce naturale idraulica.
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