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Il prato inglese, con il suo aspetto compatto nella forma e nel colore ed il suo verde vivace, è uno dei manti erbosi più apprezzato ed utilizzato sia nei piccoli che nei grandi giardini.
Una buona riuscita di questo prato dipende molto da alcuni importanti accorgimenti durante la fase di preparazione e di semina e soprattutto da una buona e costante manutenzione.
La tradizione del prato inglese iniziò nel XVII secolo, quando i ricchi proprietari terrieri britannici comiciarono a coltivare questo tipo di manto erboso vicino alle loro case.
Nel corso dei secoli, la coltivazione, la cura e la manutenzione del prato vennero ulteriormente perfezionati, dando vita al modello di bellezza ed armonia in uso ai giorni nostri.
Il prato inglese, come accennato, è caratterizzato soprattutto da una notevole compattezza del manto.
L'erba viene di solito mantenuta corta, mentre i colori, grazie ad un'accurata manutenzione sono sempre molto accesi ed anch'essi notevolmente uniformi.
Una simile perfezione viene però ottenuta osservando delle regole ben precise durante la coltivazione e dedicando al prato dei trattamenti che ne preservino la salute e la bellezza.
Un fattore molto importante da tenere in considerazione per la cura del prato inglese è ad esempio il clima, in base al quale è possibile scegliere le varietà da seminare.
Le specie di cui è composto tradizionalmente il manto crescono infatti molto bene in ambienti freddi ed umidi, ma in presenza di un clima diverso è possibile ottenere degli ottimi risultati scegliendo delle sementi macroterme.
Il prato inglese può essere coltivato sia direttamente, attraverso la semina, sia utilizzando la tecnica del prato in rotoli, ovvero delle zolle precoltivate da applicare sul terreno. In entrambi i casi il suolo, che deve essere profondo almeno venti centimetri e composto da terriccio morbido, andrà trattato preventivamente in modo adeguato e sollevato con la vanga partendo in profondità. Successivamente dovrà essere ripulito dalle erbacce infestanti tramite un rastrello, per poi perfezionare l'operazione con un apposito diserbante.
Molto importante in questa fase è la concimazione, che andrà eseguita utilizzando un concime organico, preferibilmente del letame maturo. Se il clima è piuttosto arido, può essere di aiuto applicare della torba mescolata ad humus per ammorbidire il terreno. Una volta preparato il terreno, si potrà procedere alla semina, o all'applicazione delle zolle se si è scelto il prato in rotoli.
In quest'ultimo caso, l'operazione potrà essere svolta in qualsiasi periodo dell'anno e la germogliazione avverrà in pochi giorni.
Per degli ottimi risultati in poco tempo, Viresco propone un prato in rotoli in biofeltro preseminato che garantisce la creazione di un rigoglioso prato inglese senza alcuna fatica. Una volta preparato il terreno infatti, sarà necessario soltanto stendere le biostuoie, che aderiranno perfettamente alla superficie.
All'interno di esse, sono contenuti semi e concimi altamente selezionati e dosati che, innaffiati adeguatamente, daranno vita ad un superbo manto erboso. Se si sceglie la semina, invece, bisognerà eseguire l'operazione in autunno e la crescita avverrà in un arco di tempo più ampio, circa tre settimane.
Molto accurata dovrà essere la scelta dei semi.
È infatti consigliato utilizzare dei miscugli e non una sola specie e soprattutto scegliere le sementi adatte al tipo di clima presente nella zona dove verrà coltivato il prato.
Agraria Gioiese, azienda in provincia di Reggio Calabria, offre una vasta gamma di miscugli di semi selezionati. I mix contengono le principali varietà utilizzate per il prato inglese, come la gramigna, il gramignone ed il loietto, in confezioni da uno a venticinque chili, a prezzi molto vantaggiosi. Oltre ai semi, l'azienda mette a disposizione anche attrezzi e prodotti per la cura del prato.
Una volta scelte, le sementi possono essere sparse manualmente, a zig zag, nel caso di superfici non molto estese.
Se invece il terreno è molto ampio, è preferibile utilizzare una macchina spargisemi.
Finita la semina, il terreno andrà compattato attraverso la rullatura, a cui farà seguito una buona irrigazione.
L'acqua potrà essere somministrata manualmente, ogni giorno, se il prato è piccolo mentre per superfici più ampie è consigliato un sistema automatico da utilizzare due volte a settimana.
In entrambi i casi, l'irrigazione dovrà essere abbondante e profonda, per far sì che le radici sviluppino bene e non affiorino in superficie per poi seccarsi.
Fondamentale sarà un buon drenaggio, per eliminare l'eccesso di acqua ed evitare così che il terreno si inacidisca.
Quando l'erba inizierà a crescere e raggiungerà almeno dieci centimetri di altezza, bisognerà effettuare il primo taglio, iniziando a cinque centimetri da terra. Dopo il taglio, si dovrà provvedere anche alla prima concimazione, utilizzando preferibilmente un concime a base di azoto, che favorisce uno sviluppo rigoglioso dell'erba e ne migliora la colorazione.
Per mantenere costante la bellezza e la perfezione di un prato inglese coltivato a regola d'arte, è necessario eseguire un'adeguata manutenzione.
Per conservare il tipico aspetto compatto del manto, ad esempio, è fondamentale eseguire dei tagli almeno una volta a settimana, cercando però di non accorciare troppo l'erba, in modo da proteggere le radici dall'aridità.
La concimazione ordinaria invece dovrà essere effettuata almeno una volta all'anno nel periodo compreso tra la primavera e l'autunno, utilizzando concimi liquidi da aggiungere all'acqua.
Per preservare la salute e l'intergità del prato, bisognerà poi verificare la presenza di erbe infestanti, da eliminare eventualmente col rastrello oppure ricorrendo a prodotti specifici. L'irrigazione, infine, dovrà essere costante, seguendo le stesse modalità sopra descritte per la fase di coltivazione.
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