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Quando e come potare un albero, possono sembrare quesiti semplici ma in realtà non lo sono per nulla. Fare una casistica per ogni tipo di pianta sarebbe impossibile.
Questo articolo farà luce soprattutto sul perché bisogna di tanto in tanto effettuare questo tipo di operazione.
Ogni pianta infatti fa storia a se. Potare un ulivo ad esempio, non sarà la stessa cosa che potare un albero ad alto fusto come ad esempio un platano.
Ognuna di queste piante avrà bisogno di un esperto specializzato perché hanno esigenze uniche. Quando potare gli alberi quindi è una domanda con molteplici risposte, una per ogni specie esistente.
Esistono infatti moltissimi tipi di potatura: quelle che renderanno la pianta più stabile oppure ornamentale o potature atte a migliorarne la produzione di frutti.
I tipi di interventi da effettuare si dividono in due categorie:
Vien da se che i primi sono quelli da effettuare in maniera regolare per mantenere la pianta bella ma soprattutto in salute.
Ricordiamo infatti che molte specie, soprattutto se ci si trova in città, saranno al di fuori del loro habitat naturale, cosa che potrebbe provocare stress di ogni genere.
Gli interventi straordinari, invece, saranno quelli da effettuare solo in casi specifici, come ad esempio, la rimozione di rami pericolanti o malati.
Gli interventi ordinari di potatura degli alberi servono a diminuire la biomassa non fotosintetica. Il parole povere, senza danneggiare la pianta, si cerca di migliorarne la stabilità riducendo le sollecitazioni che potrebbero far crollare rami o addirittura far collassare l'intera pianta.
Si intende quindi prevenire questo genere di problemi alla radice prima che si presentino. Come si vedrà sotto è molto importante che la pianta sia stabile e in buona salute, soprattutto per non incorrere in problemi di natura legale.
È molto importante che questi interventi vengano effettuati da esperti, perché un'errata potatura potrebbe rivelarsi ben più dannosa di non farla affatto.
Per potature di alberi da frutto le casistiche sono tra le più disparate. Ogni specie ha il suo periodo migliore per farle. Queste serviranno essenzialmente per ottimizzare al meglio la produttività della pianta.
Gli alberi sono soggetti ad ogni genere si stress. Pioggia, vento e soprattutto grosse nevicate possono rendere pericolanti alcuni rami. Soprattutto in ambienti cittadini dove le case risultano costipate tra loro, il rischio di causare dei danni potrebbe essere molto elevato.
Come vedremo più avanti, questa materia è regolata dall'articolo 2051 del codice civile. Ancor più importante della potatura in se per se però, sarà il monitorare costantemente la pianta. Non sono soltanto i rami a poter provocare problemi ma anche la presenza di pigne o, in casi estremi, l'intera stabilità della pianta.
Esistono essenzialmente due approcci per potare gli alberi ad alto fusto, quelli che in effetti presentano più problemi di natura pratica.
Il primo consiste nel chiamare una ditta che si avvale di autogrù o piattaforme aeree, per raggiungere i rami più in alto. In generale questo è il metodo più utilizzato.
Tuttavia, di recente vengono proposti anche interventi con professionisti della potatura che operano grazie all'ausilio di funi.
Le tecniche utilizzate sono praticamente identiche a quelle adoperate per il tree-climbing che permette notevoli vantaggi al cliente:
La ditta Rope Access effettua, tra le tante cose, anche potature di alberi su fune. Interventi di questo tipo possono risultare fondamentali per la potatura di alberi nelle città, soprattutto in vie molto strette o per alberi all'interno di condomini dove un autogrù non potrebbe operare.
La legge prevede che un danno causato da una cosa, in questo caso quindi un albero, venga sorvegliato dal suo custode a meno che questo provi l'esistenza di un caso fortuito.
Per fare un esempio, in questo caso specifico, se un grosso ramo si stacca dopo una forte nevicata danneggiando una persona, nel caso in cui tutti gli alberi della zona subissero danni simili, sarebbe appunto un caso fortuito.
Questo, a meno che non sia provato che il danno è stato cagionato da colpa del danneggiato, o a causa di un terzo, o fortuitamente o causa forza maggiore.
Quindi, chi custodisce l'albero sarà responsabile solamente se il danno arrecato è causato da incuria.
Qualora il ramo di un albero si distaccasse danneggiando una macchina o peggio, ferendo qualcuno, il custode ne sarà direttamente responsabile.
Entrando più nello specifico, riprendendo il caso precedente di una nevicata, se il solo albero a provocare danni in zona sarà quello del custode, non si potrà provare il caso fortuito.
Il danneggiato, per ottenere il risarcimento, dovrà solamente dimostrare il nesso di causalità, ovvero la relazione che c'è in senso naturalistico, tra un fatto e l'evento da esso provocato.
Come si vede dalla foto sopra, se l'albero caduto risulterà l'unico in zona, nonostante ci sia stato forte vento, non si potrà invocare il caso fortuito.
Da questo si evince l'importanza delle potature straordinarie e ordinarie di un albero ad alto fusto. È Molto importante sottolineare il fatto che la responsabilità è a carico di chi ha la custodia dell'albero e non del proprietario che potrebbe anche non esserne appunto, il custode.
Nel caso di un giardino condominiale il discorso è leggermente differente.
Verrebbe da pensare che se ci fosse un giardiniere regolarmente incaricato di potare le piante, sarebbe lui il custode. In questo caso però, in caso di danni provocati dalla pianta mal potata, sarà direttamente l'amministratore a risponderne.
Tuttavia il condominio in seguito ha la possibilità di intentare un'azione legale nei confronti del giardiniere che ha effettuato i lavori di potatura dell'albero. Il debitore, in seguito, potrà liberarsi della responsabilità dimostrando il sopra citato caso fortuito.
Infine, è bene chiarire un ultimo fondamentale punto, ovvero, la differenza tra custode e proprietario. Prendiamo il caso di una casa con giardino in affitto.
Se un albero mal potato danneggia un bene in una strada fuori dalla proprietà privata, in questo caso il proprietario non avrà alcuna responsabilità perché per legge, il custode ha il dovere di sorvegliare, proteggere e vigilare sull'albero.
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