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Le normative vigenti sul contenimento dei consumi energetici nel settore dell'edilizia, a tutti i livelli, impongono di prestare particolare attenzione alle aperture nell'involucro esterno e alla tipologia di serramenti adottati.
Porte e finestre devono essere progettate in modo corretto e ancora più corretta deve essere la posa in opera degli infissi, per evitare dispersioni e problemi di tenuta agli agenti atmosferici.
L'argomento non è così scontato se, nonostante la maggior parte delle aziende produttrici si sia adoperata per la messa in commercio di articoli a norma, alla verifica in loco della tenuta del manufatto si registrano ancora livelli insoddisfacenti nella performance del sistema infisso nella sua totalità.
È ovvio che a concorrere siano varie cause, proprio per la particolarità di questa parte del manufatto edilizio che interessa la parte muraria, la chiusura vera e propria e, in primis, tutti i materiali e le tecnologie che caratterizzano le modalità di posa.
Esistono inoltre infinite varietà nelle tipologie di chiusura, ognuna delle quali necessita di un diverso approccio a livello tecnico, di materiali e di montaggio.
Una finestra con tapparelle avvolgibili avrà problematiche diverse di isolamento rispetto a una finestra di pari dimensioni con chiusura a persiane battenti.
La presenza del cassonetto, nel primo caso, rappresenta un primo serio motivo di preoccupazione per il progettista, in quanto è lì che potrebbero verificarsi cedimenti nel livello di isolamento termoacustico e di tenuta agli agenti atmosferici, soprattutto vento e acqua.
Ma anche sigillare ermeticamente può provocare danni, come la formazione di condensa e conseguente calo nella qualità del comfort abitativo.
Partiamo proprio dall'esempio delle finestre con tapparelle avvolgibili che hanno il cassonettocoprirullo. Da qualche tempo è diventata buona abitudine da parte dei tecnici del settore analizzare con attenzione anche questa parte del sistema finestra, inteso come blocco unico da progettare. La tipologia e la posizione del cassonetto rispetto alla muratura, insieme ai materiali e agli isolanti adottati, concorrono a influenzare i valori della trasmittanza termica della finestra allo stesso modo degli altri elementi dell'infisso.
Per gli interventi di riqualificazione energetica così come concepiti secondo la normativa entrata in vigore lo scorso 1 ottobre 2015, la trasmittanza termica della finestra da rispettare è quella relativa alla totalità dell'infisso, comprensivo del cassonetto.
Occorre quindi determinare il valore della trasmittanza di quest'ultimo, per avere il valore completo e confrontarlo con la normativa per adeguarlo. Gli elementi da tener presenti per questo calcolo sono essenzialmente quattro: la posizione del serramento rispetto alla muratura, la superficie di contatto tra muratura e cassonetto, natura eposizione di un eventuale isolante all'interno del cassonetto e la dimensione del foro di uscita dell'avvolgibile.
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Nelle immagini, il metodo Posaclima Renova di GR Serramenti per la riqualificazione del cassonetto e alcuni schemi sulle problematiche che si riscontrano normalmente in questo genere di lavori.
Ovviamente, più superficie del cassonetto è a contatto con la muratura che lo avvolge, più diminuisce il valore della trasmittanza, grazie al fatto che diminuisce la quantità di calore che passa dall'interno all'esterno, aumentano cioè le zone cosiddette adiabatiche del cassonetto, quelle zone in cui manca il passaggio del calore.
La dimensione del foro di uscita dell'avvolgibile deve essere la minima possibile, anche con l'aggiunta di guarnizioni ad hoc, in modo da rendere la cavità del cassonetto il più possibile priva di ventilazione.
L'inserimento di materiale isolante all'interno del cassonetto, come potrebbe essere un pannello, permette un ulteriore abbassamento dei valori della trasmittanza, così come la situazione sarebbe ulteriormente migliorata se si spostasse la finestra verso l'interno, a filo del muro.
In questo modo, diminuirebbe la superficie di cassonetto a diretto contatto con l'aria calda dell'interno, per la quale non potrebbe più agire da veicolo verso l'esterno.
Come si può constatare, si tratta di accorgimenti non propriamente difficilissimi da adottare, pur risultando di primaria importanza ai fini di una corretta posa in opera, al di là della qualità propria del prodotto che si va a montare.
Insisto sul concetto che, se si vuole dotare un edificio di serramenti che mantengano effettivamente quanto dichiarato nelle caratteristiche tecniche che ne accompagnano la messa in commercio, bisognerà porre particolare attenzione alla loro corretta posa in opera.
Le conseguenze derivanti dalla insufficiente tenuta dei serramenti già soltanto all'aria e al vento, senza considerare circostanze metereologiche estreme, sono di facile intuizione:
- passaggio interno/esterno di aria calda con conseguente lievitazione dei costi per la climatizzazione nelle stagioni calde/fredde;
- formazione di condense e muffe, con evidenti ripercussioni direttamente sulla salute.
Quando si parla di corretto isolamento dell'involucro edilizio si intende quest'ultimo nella sua totalità, quindi le aperture finestrate diventano a tutti gli effetti parte integrante della muratura, concorrendo all'isolamento senza soluzione di continuità.
L'attenzione massima va a questo proposito dedicata, in fase di montaggio dei serramenti, ai giunti di posa tra muro e finestra, dove è frequente la presenza di ponti termici.
Un ponte termico è normalmente causato da una disomogeneità geometrica o di materiali adottati.
Nel primo caso si tratta di spessori diversi nella struttura muraria dovuti alla presenza di nicchie o vani tecnici, mentre nel secondo si hanno diversi materiali con coefficienti di conduttività termica variabili, come accade per finestre e porte.
Oltre ai ponti termici esiste un altro fenomeno legato al cattivo o insufficiente isolamento di un edificio: la permeabilità all'aria. Questo problema deriva dai suoi difetti di tenuta all'aria e al vento, che causano trasferimenti di energia termica tra esterno e interno attraverso tutto l'involucro, interessando sia gli elementi opachi orizzontali e inclinati, sia quelli verticali.
Bisogna in questo caso sigillare in maniera corretta tutti i possibili punti e vie di dispersione, in particolare proprio i giunti di posa dei serramenti.
Dato per scontato che i serramenti da posare, di qualsiasi tipologia, siano di ultima generazione e a norma, è al giunto di posa che va l'attenzione maggiore in fase di montaggio della finestra e alla modalità di sigillatura di tutti gli spazi che si vengono a creare tra muro, controtelaio e serramento.
A seconda del tipo di infisso ci saranno diversi tipi di giunto, ad esempio in luce o in battuta, così come un giunto può essere primario, se posto tra muro e controtelaio, oppure secondario, se posto tra serramento e controtelaio.
La funzione del giunto di posa è quella di creare delle barriere a tre diversi livelli:
• una barriera esterna contro l'azione degli agenti atmosferici
• una barriera intermedia per evitare ponti termici
• una barriera interna contro infiltrazioni di umidità
Seguendo questo elenco funzionale, la prima caratteristica che deve avere un giunto perfettamente posato è quella di rappresentare un sigillo perfetto contro vento e pioggia battente, mantenendo l'elasticità per assorbire eventuali movimenti del serramento, senza creare crepe e fessurazioni.
Seconda caratteristica: evitare ponti termici consente il mantenimento della temperatura superficiale interna a livelli costanti, evitando sbalzi termici che aiutano la formazione di condensa e muffa.
Come barriera interna un giunto correttamente posato impedisce l'infiltrazione di umidità all'interno del serramento con conseguente formazione di condensa.
Si chiama Berner Energy System il programma di prodotti che Berner ha sviluppato proprio per questo settore che indubbiamente rappresenta uno di quelli più in crescita nel futuro.
Si tratta di sistemi di posa testati secondo standard PO/SI-01 del Consorzio LegnoLegno, che ne attestano l'efficacia dopo prove tecniche di laboratorio e analisi documentali per misurarne caratteristiche e prestazioni.
BES 01 è il sistema di posa per serramenti in legno, testato con profilo standard da 70 mm, sia su giunti primari che secondari, per la posa in battuta con ottime performance di isolamento termo- acustico e tenuta all'acqua. Nell'immagine le diverse componenti adottate.
BES 02 è il sistema di posa per i serramenti in alluminio con test su profilo standard da 72 mm. In questo caso il giunto di posa preso in considerazione è quello primario serramento/controtelaio e serramento/muro, con la posa in battuta per migliorare le prestazioni di isolamento acustico e tenuta all'acqua. Nell'immagine le diverse componenti adottate.
Infine, BES 03 è il sistema di posa nel caso di serramenti in PVC, testato su profilo standard di 88 mm e su giunto di posa primario, serramento/controtelaio e serramento/muro.
La posa prevista è in battuta per migliorare le prestazioni di isolamento acustico e di tenuta all'acqua. Nell'immagine le componenti adottate.
Progetto PQS è il Sistema di Posa Qualificata dei Serramenti proposto da Mungo.
Si tratta di prodotti di fissaggio e sigillatura anch'essi testati e certificati idonei dal Consorzio LegnoLegno e garantiti per la corretta realizzazione di pose di giunti per serramenti.
Le caratteristiche certificate sono quelle di garantire isolamento termico e acustico, oltre alla resistenza al passaggio di aria, acqua e calore. Le performance del serramento vengono quindi mantenute anche dopo la posa. Nel video si può assistere a un esempio di posa in opera corretta di giunto.
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