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Nel campo delle finiture d'interni, la posa a correre è uno degli schemi di posa più richiesti. Questo tipo di soluzione si adatta a vari contesti abitativi, siano essi residenziali che commerciali.
Si tratta di uno schema geometrico perfetto negli ambienti con ampie metrature, perché ne esalta le caratteristiche. Ma è altrettanto adatto anche negli spazi piccoli, perché li rende più spaziosi rispetto a quanto farebbero altri schemi di posa, come ad esempio la semplice posa lineare.
La scelta dello schema di posa è sempre molto importante, perché determina differenti disegni ed effetti visivi che non sempre sono adatti. Questo tipo di soluzione è invece piuttosto versatile, tanto da essere perfetta anche negli spazi stretti, come i disimpegni e i corridoi.
Con la posa a correre si riesce quindi a valorizzare anche un semplice locale di passaggio.
La posa a correre si ottiene posando gli elementi in parallelo rispetto alle pareti oppure disponendoli in diagonale. Quest'ultima soluzione è particolarmente indicata laddove la stanza ha pareti irregolari ovvero non ad angolo retto, in quanto la posa in diagonale nasconde il fuori squadro.
In gergo alcuni chiamano questo schema di posa a tolda di nave.
Il motivo di questo nome è da ricercare nel fatto che questo tipo di pavimentazione a correre ricorda quella tipica del ponte superiore delle vecchie imbarcazioni, le quali, solitamente erano pavimentate con assi in legno posati secondo uno schema a correre irregolare e asimmetrico.
Tale posa era molto apprezzata perché si potevano usare tavole di grandi estensioni. Ma anche elementi di differenti misure, in larghezza e lunghezza, evitando così gli sprechi.
Per evitare di tagliare gli assi di grande lunghezza, si usavano quelli più corti come partenze e si disponevano ai lati del pavimento. Gli assi più lunghi invece, venivano posati al centro, dato che movimentano meglio lo schema e sfalsavano la regolarità della posa.
Un altro nome con cui è conosciuta la posa a correre è la posa a cassero regolare ordinato oppure a cassero irregolare. La differenza tra i due schemi è legata al fatto che nel caso della posa a cassero regolare gli elementi rettangolari hanno tutti la stessa lunghezza e la stessa larghezza.
Vengono posati regolarmente in modo che coincidano sempre nella parte della testa a righe alternate.
Esteticamente risulterà quindi che le giunzioni di testa, ovvero le parti terminali di due listoni consecutivi, sono posizionate esattamente a metà rispetto ai listoni accanto.
La posa a correre a cassero regolare si può utilizzare in tutti gli ambienti: dal soggiorno alla zona notte. Rigorosa e simmetrica dà al pavimento un aspetto ordinato.
Nel sistema a cassero irregolare invece gli elementi presentano la stessa larghezza degli assi, ma le lunghezze possono essere diverse.
Inoltre gli elementi, vengono posati in modo irregolare creando così una soluzione molto originale e dinamica.
La posa a correre può essere realizzata usando piastrelle in gres ceramico dalla forma rettangolare di qualsiasi dimensione. Oppure si può ricorrere agli assi di laminato o di parquet.
Nell'ambito dei pavimenti in legno e parquet la posa a correre è uno degli schemi più diffusi. Questo, molto probabilmente, è dovuto ai vantaggi estetici che offre tale schema, come appunto quello di far sembrare gli spazi più ampi.
In genere, quando si definisce lo schema di posa della pavimentazione si deve tenere conto della dimensione dei listoni perché non tutti i tipi di posa possono essere fatti con qualsiasi tipo di elemento.
La posa a correre invece è uno schema che può essere realizzato sia con listoni grandi che piccoli, purché di forma rettangolare.
Una pavimentazione con posa a correre può essere realizzata anche usando le piastrelle in gres a effetto legno. Si tratta di piastrelle in ceramica che riproducono sulle superfici esterne gli effetti estetici tipici di un vero parquet.
Ne sono un esempio le collezioni effetto legno di Iperceramica, che nei suoi negozi e online propone un'ampia gamma di prodotti.
Piastrelle che riproducono le trame, i colori, le venature del legno naturale ma con il vantaggio della ceramica, la quale rispetto al parquet richiede meno manutenzione.
Le piastrelle effetto legno sono prodotte sotto forma di listelli di diversa larghezza e lunghezza. Si va da un minimo di 15 x 60 cm a un massimo di 20 x 170 cm.
Con queste dimensioni è quindi possibile realizzare la posa a correre anche con il gres porcellanato.
La posa a correre può essere usata anche per il rivestimento delle pareti. In ambito residenziale questo schema è l'ideale in ambienti come il bagno o la cucina.
Spazi dove i rivestimenti sono fondamentali non solo per una funzione estetica ma anche per proteggere le pareti.
Come per i pavimenti anche per le pareti, a seconda del risultato che si vuole ottenere, si può scegliere la posa a cassero regolare o irregolare.
Come nel caso dei pavimenti, dunque, la sfalsatura di fuga delle piastrelle può essere posta a metà, di ¼ o di 1/3 rispetto alla dimensione della piastrella a seconda dell'effetto che si vuole ottenere.
Gli assi in legno posati a correre possono essere usati anche come rivestimento murario, ma la soluzione più diffusa è quella che prevede l'uso di piastrelle rettangolari di varie dimensioni sia in pietra che in ceramica.
Tra le soluzioni più eleganti per la posa a correre a parete ci sono le piastrelle diamantate, semplici ed essenziali come quelle proposte da Leroy Merlin.
Si tratta di un tipo di rivestimento a parete dal sapore vintage, ora tornato molto di moda per rivestire la zona della vasca o il paraschizzi della cucina.
Il nome diamantato è legato al fatto che la superficie di queste piastrelle non è piatta, ma ha i bordi sfaccettati.
Queste piastrelle hanno forma rettangolare, solitamente 7,5x15 cm.
Proprio per questo motivo possono essere posate, oltre che a fughe pari, anche a correre e disposte in orizzontale, in verticale o in diagonale, a seconda dell'effetto desiderato.
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