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La pompa di calore è una delle soluzioni più efficienti dal punto di vista energetico, ma in inverno molti utenti notano un aumento dei consumi.
Questo avviene perché, quando le temperature esterne scendono, la macchina deve lavorare più intensamente per catturare calore dall'aria fredda.
Nonostante ciò, anche durante i mesi più rigidi la pompa di calore può rappresentare l'opzione più economica, soprattutto se utilizzata con impostazioni corrette.
Pompa di calore all'esterno - iStock
La chiave è capire come lavora il sistema e come massimizzarne il rendimento.
Il cuore della questione è il COP (Coefficient of Performance), ovvero l'efficienza istantanea.
Quando fuori ci sono 10° il COP può essere molto alto, mentre con temperature vicino allo zero scende.
Tuttavia, una pompa di calore ben configurata riesce comunque a mantenere consumi bassi rispetto ad altri sistemi, purché non la si utilizzi come una caldaia tradizionale.
Il più grande errore è spegnere la pompa di calore durante la notte o abbassare drasticamente il termostato per poi rialzarlo al mattino.
Questo causa un picco di consumo elevatissimo: la macchina deve recuperare in fretta il calore perduto e lavora al massimo delle sue capacità.
Le pompe di calore rendono molto di più quando funzionano a regime costante, mantenendo una temperatura moderata e stabile.
Questo non significa tenerla alta, ma evitare sbalzi.
Un'impostazione ideale prevede:
Una gestione uniforme permette alla macchina di lavorare in modo efficiente, evitando richieste improvvise che aumenterebbero i consumi.
Molti pensano che alzare la temperatura del telecomando faccia scaldare prima la casa.
In realtà, la pompa di calore raggiunge prima l'obiettivo lavorando a una temperatura media, non massima.
Tra i 20° e i 22° si ottiene il miglior compromesso tra comfort e consumo.
Impostazione temperatura pompa di calore - iStock
È importante anche non selezionare modalità non adatte allo scopo: la funzione “Power” o “Turbo”, ad esempio, consuma enormemente e va usata solo in casi eccezionali.
Anche la regolazione della ventola è fondamentale.
Una ventilazione media distribuisce il calore in modo omogeneo e aiuta la macchina a lavorare meglio; una ventilazione troppo bassa rallenta tutto il sistema.
Le pompe di calore moderne offrono timer molto precisi: programmarli correttamente permette di ridurre i consumi senza rinunciare al comfort.
Nei periodi di freddo intenso, conviene anticipare leggermente l'accensione nella fascia oraria più conveniente (se si ha una tariffa multi oraria) oppure mantenere un regime costante nelle 24 ore se il gestore prevede tariffe uniformi.
Un uso intelligente del timer evita, per esempio, di accendere la pompa di calore quando l'abitazione è completamente vuota o nelle ore più costose, senza però mai spegnerla del tutto durante i periodi freddi.
Quando si parla di ridurre i consumi legati alle pompe di calore, bisognerebbe sempre partire dalla pulizia dei filtri.
Una manutenzione più frequente di questi componenti così preziosi, può portare a dei consumi più bassi, poiché lo "sforzo" sarà minore.
Pulizia filtro pompa di calore - iStock
Per poter eseguire la pulizia al meglio, bisognerà sostanzialmente rimuovere i filtri per poi eliminare la polvere al loro interno con un aspirapolvere o con una spazzola.
Dopo aver fatto ciò, i filtri appena rimossi dovranno essere lavati con acqua tiepida e sapone neutro.
Una volta lasciati ad asciugare, potranno nuovamente essere inseriti.
Questa operazione dovrà essere effettuata con una cadenza di 2-4 settimane.
Quando l'unità esterna si trova in zone particolarmente fredde e umide, la macchina è più soggetta al ciclo di sbrinamento, che temporaneamente riduce l'efficienza.
Senza eseguire lavori invasivi, si possono adottare alcune soluzioni:
Una leggera protezione può rendere il funzionamento più stabile e ridurre il numero di cicli di sbrinamento.
Oltre ai consigli già elencati, per ridurre i consumi della propria pompa di calore si possono effettuare altri interventi.
Innanzitutto, bisognerà ridurre la frequenza di accensione e spegnimento.
Cambiamenti troppo repentini nell'alimentazione possono alterare l'efficienza della pompa.
Sfruttare le ore diurne, quelle solitamente un po' più calde, potrebbe aiutare (come anticipato in precedenza) a ridurre a propria volta i consumi.
Accensione pompa di calore - iStock
Ma soprattutto, per ridurre i consumi bisognerà ridurre allo stesso tempo gli sbalzi termici.
Così l'alta temperatura raggiunta in precedenza non sarà vanificata.
Si possono inoltre sfruttare alcuni cambiamenti vantaggiosi.
Per esempio, una pompa di calore alimentata tramite un impianto fotovoltaico.
Un errore che viene commesso da numerose persone, è quello di utilizzare la propria pompa di calore come se fosse una stufa tradizionale.
Questi due sistemi di riscaldamento, per quanto ricoprano ruoli piuttosto simili, funzionano in realtà in maniera diversa.
Riprendendo l'aspetto del sistema di accensione e di spegnimento citato in precedenza, la differenza sostanziale tra questi due sistemi risiede proprio qui.
Pulizia pompa di calore - iStock
L'efficienza di una pompa di calore è certamente maggiore, rispetto ad una stufa tradizionale, ovviamente al netto di un processo di pulizia costante.
Tuttavia, per mantenere questa efficienza, la pompa necessita di un funzionamento continuo a carico parziale.
Accenderla e spegnerla di continuo, proprio come si può fare invece con una stufa tradizionale, rischierebbe perciò di compromettere il suo funzionamento.
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