Poltrone a sfera

Da disporre liberamente nel proprio spazio living per avere sempre a portata di mano il proprio piccolo universo privato.
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La celebre Ball Chair di Eero AarnioIl gioco l'ha cominciato Eero Aarnio nel 1966 con la Ball Chair; da qui un numero imprecisato di sfere e forme ovoidali ha cominciato pian piano a conquistare il fertile terreno delle sedute comode e avvolgenti come nidi, concepite come universi intimi e a sè stanti, indipendenti, riparati e funzionalmente ed ergonomicamente ineccepibili pur nella loro apparente giocosita' di forma.

Il racconto della nascita di questa poltrona, anticonvenzionale per eccellenza, attraverso le parole dello stesso designer finlandese, è una delle più chiare dimostrazioni di come progettare sia anche sperimentare direttamente sulla pelle, prendere le misure sulla propria persona (essendo il più alto in famiglia, ho finto di sedermi, mentre mia moglie segnava la posizione del mio capo con una matita) e adattarle ad un uso comune, sporcarsi le mani con la polvere del legno levigato e con l'impasto di carta bagnata e resina per assecondare la forma del prototipo, montato su centine come la fusoliera di un aereo.

La poltrona Ball di Carlo Colombo per ArflexNata da una pura necessità (avevamo appena traslocato in una nuova casa. Mancava una nuova poltrona e decisi di farmene una io), arricchita da un semplice piedistallo e una leggera imbottitura interna, ha seminato un gran numero di discepoli che hanno via via sperimentato la possibilità di rendere accogliente e progettualmente rigorosa la più pura delle forme geometriche.

Il confronto con il maestro è passato indubbiamente anche per la Bubble Chair, smaterializzazione della Ball, surreale e futuristica bolla di sapone realizzata in acrilico trasparente soffiato, appesa al soffitto per far passare la luce da ogni direzione.

Carlo Colombo accoglie la lezione e nel 2008 disegna per Arflex Ball, semplicissima e sorprendente in modo disarmante; la purezza della sfera, in lucido poliuretano laccato, è intaccata solo dall'impronta del corpo seduto e conserva un profilo chiuso, raccolto e immediatamente riconoscibile, nel quale è bandito ogni taglio netto e persino i braccioli sono delineati da una linea morbida e sinuosa.

La Sonic ChairEvoluzione tecnologica, design tedesco e lusso tout court sono invece i fiori all'occhiello della Sonic Chair, seduta multimediale che estende anche al senso dell'udito, oltre che al tatto e alla vista, il piacere di accoccolarsi in un piccolo universo individuale; dotata di sofisticati sistemi di altoparlanti e membrane che diffondono la musica per ottenere il massimo relax, può essere fornita anche di computer laptop integrato e con cavi nascosti nel piedistallo.

Un'improbabile coda rende invece un animale d'arredo la poltrona Ron Ron di Marion Baruch per Simon, una palla in resina espansa rivestita in pelliccia sintetica di colore nero utilizzabile come pouf o come seduta; l'importante è stare al gioco.

Per informazioni è possibile consultare i siti:

www.eero-aarnio.com

www.arflex.it

www.sonicchair.de

www.simoncollezione.com

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