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Una soluzione avanzata per facciate durevoli e performanti.
La pittura al grafene per esterni è una tecnologia edilizia d’avanguardia che unisce la nanotecnologia alle esigenze dell’edilizia sostenibile.
Nasce con l’obiettivo di proteggere le superfici esterne da agenti atmosferici aggressivi e migliorare le prestazioni termiche delle pareti, contribuendo così al comfort abitativo e alla riduzione dei consumi energetici.
Utilizzata sia in ambito residenziale che commerciale, questa pittura risponde alle nuove sfide costruttive con un approccio tecnico, estetico e ambientale di alto livello.
Il grafene è un materiale rivoluzionario, costituito da uno strato monoatomico di atomi di carbonio disposti in forma esagonale.
Ha proprietà straordinarie: è 200 volte più resistente dell’acciaio, è leggero, flessibile e trasparente, conduce il calore e l’elettricità meglio di qualsiasi altro materiale conosciuto.
Pittura al grafene su un muro - Getty Images
In edilizia, viene impiegato sotto forma di nanoparticelle disperse nella matrice della pittura.
Questo potenziamento permette al prodotto di aderire meglio ai supporti, resistere agli agenti atmosferici, riflettere il calore e mantenere nel tempo le proprietà fisiche e cromatiche.
Le pitture al grafene per esterni presentano vantaggi concreti rispetto a pitture acriliche, ai silicati o silossaniche, grazie alle proprietà intrinseche del materiale.
Rispetto al resto dei materiali, la pittura al grafene presenta una reisistenza ai raggi UV e una traspirabilità più che discreta.
Da non sottovalutare inoltre l'isolamento terico e l'elasticità del materiale. Per quanto concerne invece la durata nel tempo, il ciclo vitale di questo materiale va dai 10 ai 15 anni circa.
Inoltre, le pitture al grafene riducono le microfessurazioni, migliorano la stabilità cromatica nel tempo e contribuiscono al bilancio energetico dell’edificio.
Sono ideali per pareti esposte al sole, al vento, alla pioggia battente, ma anche in contesti urbani soggetti a inquinamento o in località marine.
Questa tipologia di pittura può essere applicata su varie superfici.
Per la precisione, su intonaci nuovi o vecchi (minerali, cementizi, calce); superfici in cemento, pietra naturale, mattoni a vista; sistemi a cappotto termico, sia in EPS che in lana minerale.
Pittura su intonaco nuovo - Getty Images
È particolarmente adatta in zone soggette a forti sbalzi termici, ambienti umidi o marini, dove muffe e condense sono frequenti e ristrutturazioni energetiche che puntano alla certificazione ambientale (LEED, BREEAM, CAM).
Come ogni pittura professionale, la posa deve seguire alcuni passaggi fondamentali:
Tutte queste caratteristiche, rendono il materiale in questione ancora più funzionale di quanto non lo sia già.
Il prezzo medio si aggira tra 6 e 10 euro al m² finito, includendo materiale e manodopera.
Un costo superiore rispetto alle pitture standard, giustificato però da varie caratteristiche.
Costi della pittura al grafene - Getty Images
Ecco gli aspetti che influenzano il prezzo:
Questi aspetti possono influenzare il prezzo sia in positivo che in negativo.
La pittura al grafene è spesso inclusa nei cicli di bioedilizia, in quanto:
Molti produttori offrono schede tecniche con dichiarazioni ambientali (EPD) e certificazioni come: LEED, BREEAM, CAM edilizia; Cradle to Cradle, per la circolarità del prodotto.
Tra le aziende più note nel settore delle pitture al grafene per esterni possiamo trovare diversi nomi molto interessanti.
Ecco quali marchi vale la pena citare:
Questi brand offrono prodotti con varianti estetiche, finiture opache, satinate o leggermente texturizzate, adatte anche ad edifici storici o di pregio.
Le pitture al grafene sono progettate per durare oltre 10–15 anni senza necessità di ritinteggiatura.
Grazie alla loro idrorepellenza e traspirabilità, sono in grado di garantire diverse caratteristiche positive.
Nello specifico:
Un investimento iniziale che si ripaga in manutenzioni evitate e in valore estetico conservato nel tempo.
Le pitture al grafene sono lavabili?
Sì, in molti casi lo sono. Alcune versioni sono anche resistenti allo sfregamento (classe 1 o 2 secondo EN 13300).
Si possono usare anche in interni?
Sì, esistono versioni per ambienti interni, particolarmente adatte per ambienti umidi come bagni e cucine.
Migliorano l’isolamento termico?
Non sostituiscono un cappotto, ma riducono l’assorbimento di calore solare e contribuiscono alla riflessione termica, migliorando il comfort.
Servono detrazioni fiscali?
Se inserite in un intervento di riqualificazione energetica o rifacimento facciate, possono rientrare nei bonus edilizi (es. Bonus Casa 50%).
Scegliere una pittura al grafene per esterni significa puntare su un rivestimento ad alta tecnologia che coniuga protezione della facciata nel tempo, efficienza energetica migliorata, sostenibilità certificata, eleganza estetica.
Una scelta intelligente per chi guarda al futuro dell’edilizia con attenzione all’innovazione, al benessere abitativo e al risparmio di lungo periodo.
La tecnologia rivoluzionaria consente, in media, un risparmio energetico del 40% rispetto ai radiatori tradizionali e rappresenta un'alternativa competitiva alle pompe di calore.
Una soluzione radiante sottile, versatile, ecologica e facile da installare. BeDimensional SpA, azienda leader nella produzione industriale di materiali bidimensionali, presenta una innovativa pittura al grafene in grado di generare calore tramite alimentazione elettrica, dando vita a un sistema di riscaldamento radiante sottile, integrabile e privo di componenti meccaniche.
Sede Bedimensional SpA - Bedimensional
Le performance di questa soluzione all’avanguardia sono state certificate da un team di professori dell’Università di Genova, coinvolti attraverso lo spin-off dell’Università BuildTech srl.
Questo progetto è stato chiuso nel 2023, prevedendo numerosi test tecnici e simulazioni che ne hanno dimostrato l’elevata conducibilità termica, la facilità di installazione e soprattutto la significativa riduzione dei consumi.
Si può infatti ottenere una riduzione dei consumi fino al 40%, in media, rispetto ai radiatori tradizionali, competitiva rispetto alle pompe di calore, e migliorativa in relazione ai costi di installazione e manutenzione.
La pittura al grafene, una volta stesa e collegata a semplici elettrodi di rame, genera calore grazie all’effetto Joule.
Il sistema, che diffonde calore per irraggiamento in modo omogeneo e silenzioso, consente di ottenere una distribuzione termica stabile e uniforme, senza stratificazioni.
L’emissione avviene tramite infrarossi a onde lunghe, una radiazione a bassa energia e non nociva, che non viene dispersa nel riscaldamento dell’aria, ma agisce direttamente sul corpo, generando una piacevole sensazione di benessere termico.
Si installa come una normale pittura e si adatta perfettamente a materiali edilizi comuni, dal cartongesso ai pannelli sandwich, offrendo massima versatilità applicativa.
I test, condotti da BuildTech sulla tecnologia sviluppata da BeDimensional e applicata su diversi supporti come cartongesso, pannelli sandwich in PVC e poliuretano, hanno confermato la stabilità elettrica del sistema, la coerenza tra potenza assorbita e temperatura ottenuta, e una risposta rapida alla variazione di corrente.
Microscopio AFM - Bedimensional
A pieno regime, la temperatura superficiale può superare i 110 °C con un consumo medio di soli 35 W/m², rendendo la tecnologia ideale per il riscaldamento degli edifici con bassi consumi.
La pittura al grafene è stata anche sottoposta a simulazioni su scala edilizia, per confrontarla direttamente con un sistema radiante a pavimento alimentato da pompa di calore.
I risultati hanno evidenziato una maggiore efficienza energetica del sistema al grafene, con consumi energetici inferiori su base annua, minori costi di esercizio e nessun intervento di manutenzione richiesto.
Oltre ai vantaggi energetici, la pittura al grafene migliora il comfort abitativo grazie al riscaldamento diretto delle superfici interne.
La sua versatilità ne consente l’utilizzo sia in nuove costruzioni che in progetti di ristrutturazione, in ambiti residenziali, commerciali e industriali.
È particolarmente adatta per ambienti critici come bagni, cucine o locali seminterrati, dove il riscaldamento diretto delle superfici interne aiuta a prevenire la formazione di condensa e muffe.
La tecnologia si presta anche ad applicazioni modulari, all’edilizia prefabbricata e alle costruzioni leggere a bassa inerzia.
L’assenza di componenti meccaniche e la facilità di posa, inoltre, riducono i costi e i tempi di installazione, offrendo nuove opportunità a produttori di vernici, materiali edili e sistemi HVAC, con un significativo miglioramento anche del comfort acustico negli ambienti.
Questo sistema, senza radiatori o unità visibili, offre ai progettisti una libertà estetica completa e ambienti più ordinati e funzionali.
Con questo progetto, BeDimensional conferma la sua capacità di trasferire il proprio know-how tecnico in applicazioni industriali concrete, abilitate dalla capacità produttiva su scala industriale dei propri cristalli bidimensionali.
La pittura al grafene rappresenta oggi un esempio tangibile di come i materiali 2D possano innovare profondamente settori chiave come l’edilizia, contribuendo alla realizzazione di immobili più efficienti, sostenibili e tecnologicamente avanzati.
Questa innovazione si allinea perfettamente agli obiettivi europei e nazionali di transizione energetica e riduzione delle emissioni, confermando l’impegno di BeDimensional nella strategia di decarbonizzazione e sviluppo industriale sostenibile.
Nata come spin-off nel 2016 dei Graphene Labs dell’Istituto Italiano di Tecnologia – IIT, BeDimensional si pone l’obiettivo di produrre cristalli bidimensionali a livelli industriali e a costi competitivi, rivoluzionando il settore manifatturiero grazie a materiali più efficienti, sostenibili e ad alte prestazioni.
BeDimensional ha recentemente annunciato un finanziamento “Venture Debt” di 20M di Euro da parte di BEI ed inaugurato il nuovo impianto di produzione di cristalli bidimensionali (BEFAB – BeDimensional Fabrication Plant), a Genova con l’intento di scalare la produzione da 3 ad oltre 30 tonnellate entro il 2028.
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