La Pietra di Barge, detta anche Bargiolina o Quarzite di Barge, per la ricchezza di quarzo in essa present
e, prende il nome dalla località di Barge, tra Cuneo e Torino, dove si estrae dalle cave del Monte Bracco.
L'uso della Pietra di Barge, che appartiene alla famiglia della Pietra di Luserna, risale al Medioevo e nel Rinascimento venne molto apprezzata anche da Leonardo da Vinci.
Architetti di chiara fama l'hanno impiegata, ieri come oggi, per realizzare grandi opere. Basti citarne solo alcune: la basilica di Superga, il duomo di Pinerolo, la chiesa del Sestriere, il teatro di Dublino, l'aeroporto di Zurigo, la metropolitana di Montreal, l'aeroporto e la stazione centrale di Bruxell, i grandi magazzini Neimann a Miami, la Shell Tower di Londra.
Ceramica Panaria si è ispirata alla Pietra di Barge per realizzare Bioarch, una collezione in gres porcellanato colorato in massa, che riproduce la naturalezza ed i pregi estetici di questo materiale per pavimenti e rivestimenti interni ed esterni.
Il nome della collezione non è frutto del caso.
Bio ricorda l'attenzione all'ambiente con cui l'azienda effettua tutto il ciclo di produzione e distribuzione del prodotto; arch sta per architettura, perché è un prodotto pensato per le architetture più importanti, sia in ambito residenziale, dove viene impiegato per ville e palazzi, che in ambito pubblico, dove viene usato per piazze, aeroporti, stazioni, centri sportivi, ecc.
I laboratori di Ceramica Panaria sono riusciti a riprodurre perfettamente la Pietra di Barge attraverso l'impiego di una tecnologia digitale che consente di ottenere una grande varietà di effetti grafici, colori e disegni, che contribuiscono a rendere la naturalezza del prodotto.
Utilizzando la tecnica tradizionale per la decorazione delle piastrelle ceramiche, sarebbe necessario l'impiego di almeno 50-60 rotocolor in fila per ottenere un effetto soltanto simile, ma non applicabile su superfici strutturate come quelle di Bioarch.
Infatti le strutture sono riprodotte in maniera sorprendentemente fedele alla realtà. In alcune piastrelle è possibile vedere gli stessi effetti della pietra naturale lavorata a spacco, come la superficie grumosa o l'effetto lamellare della pietra. Anche i bordi, tutti diversi tra loro, riprendono il senso della pietra naturale: sono infatti, sagomati, tagliati ad angolo retto o sbeccati accidentalmente come avviene con la trancia
tura.
Bioarch è proposta in due differenti colorazioni di base che recuperano quelle naturali. In natura è presente soprattutto la tonalità grigia della Pietra di Barge, mentre quella gialla ne costituisce appena il 15-20% perché è presente solo nella parte superiore della bancata e quindi è molto più rara e preziosa.
Barge Gialla riprende tonalità di colorazioni varie che vanno dal bianco, al beige all'arancio, con effetti di luccichio percepibili in controluce, puntinature a volte presenti, tratti rettilinei rivolti nel senso del taglio o in quello opposto.
Barge Grigia ha effetti grafici differenti da Barge Gialla e colorazioni olivastre che vanno dai toni più freddi a quelli più caldi sporcati di beige e di marrone.
La produzione di Bioarch è al 100% eco-compatibile ed avviene in stabilimenti certificati ISO 14001 ed EMAS.
Il prodotto non rilascia VOC (composti organici volatili) in ambiente esterno.
Le emissioni gassose in atmosfera per la fase produttiva sono dieci volte inferiori a quelle stabilite dai limiti già severi della legislazione italiana.
Nessuna risorsa naturale viene sprecata: gli scarti cotti vengono recuperati al 100% per essere impiegati come materiale inerte per sottofondi stradali ed edilizi; gli scarti crudi vengono riutilizzati al 100% nel ciclo di lavorazione; le acque di lavorazione vengono riutilizzate al 100% con riduzione dei consumi del 60%; per gli imballaggi vengono impiegati materiali riciclabili al 100%.
Il calore derivante dai fumi dei forni viene recuperato, portando ad una diminuzione del 25% dei consumi di gas metano per la fase di preparazione dell'impasto.
I pallet utilizzati sono privi di corteccia e conformi allo standard internazionale che garantisce la salvaguardia delle foreste da cui il legname viene importato.
