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Il superamento delle barriere architettoniche all'interno degli appartamenti in genere incontra delle difficoltà dettate dalle dimensioni eccessive e dalle opere necessarie per istallare un modello di ascensore tradizionale.
Per ovviare a questo problema sempre più frequente si può ricorrere a delle soluzioni che di recente stanno trovando ampia diffusione nel campo degli impianti elevatori.
Si tratta di soluzioni d'impianto pensate proprio per le civili abitazioni che superano questi vincoli d'installazione utilizzando le piattaforme elevatrici, permettendo in questo modo di superare con semplicità e in sicurezza anche piccoli dislivelli.
Un'azienda leader in questo settore è la Otis, con in modello di piattaforma elevatrice Homelift, che si distingue per sicurezza, flessibilità, minimi ingombri e consumi ridotti.
Otis Homelift è certificata in conformità alle direttive europee vigenti, e riesce a soddisfare anche le richieste degli utenti più esigenti.
Questo impianto, infatti, pensato per l'edilizia residenziale sia per edifici di nuova costruzione sia per fabbricati in ristrutturazione è considerato come la soluzione ideale per l'abbattimento di barriere architettoniche in casa e in tutti i luoghi di uso comune.
La piattaforma elevatrice vanta un'ampia gamma di varianti estetiche che consentono di personalizzare l'impianto in base ai singoli casi, contestualizzadolo in diversi ambienti, sia che si tratti di uno stile moderno, sia di uno stile un po' più classico.
Otis Homelift può essere installato all'interno di una struttura metallica portante, internamente oppure esternamente all'edificio.
Sfruttando in questo modo al meglio gli spazi disponibili senza ulteriori ingombri.
L'impianto con la piattaforma elevatrice è molto semplice e veloce da installare: l'azienda Otis al momento dell'acquisto metta e disposizione un team di addetti specializzati nel montaggio di questi impianti, che eseguiranno il lavoro in modo rapido e pulito, cercando di ridurre più possibile i disagi d'installazione .
Uno dei vantaggi principali di questo sistema è che non necessita di interventi murari: è sufficiente infatti una sola parete portante così che la piattaforma, con o senza struttura metallica, possa essere posizionata all'interno (ad esempio in vani scala) o all'esterno dell'edificio.
La struttura metallica ha la funzione aggiunta di protegge l'ascensore o la piattaforma dalle intemperie e può prevedere l'utilizzo di cristalli trasparenti o fumè oppure lamiere cieche, a seconda dei gusti del committente.
L'armadio centralina e il quadro di manovra sono facilmente posizionabili, poiché anch'essi poco ingombranti, l'importante è che siano protetti dalle intemperie e collocati in una zona di facile accesso, per consentire qualsiasi tipo di manovra di soccorso e qualsiasi intervento di manutenzione.
Contrariamente agli ascensori tradizionali non sono necessari scavi per la fossa, profonda solo 130 mm pertanto superabile con l'installazione di una pedana inclinata all'ingresso della piattaforma.
La scelta di questo modello di piattaforma elevatrice è consigliata soprattutto perché è un sistema sicuro per chi lo utilizza; infatti, l'impianto presenta una barriera a raggi infrarossi che protegge l'accesso del passeggero regolando il dispositivo di apertura e chiusura porte.
In assenza delle porte di cabina la sicurezza di questo impianto è sempre garantita dal pulsante manuale di stop, come nei classici ascensori.
In caso di black-out, invece, un apposito dispositivo consente il ritorno automatico al piano.
Questo tipo di piattaforma ad alimentazione elettrica comporta un notevole risparmio energetico rispetto agli ascensori tradizionali. Infatti l'intero impianto può essere collegato alla presa di corrente come un normale elettrodomestico, poiché dotato di una rete elettrica a 230v monofase e una potenza di soli 1,5 kW.
Un'altra azienda specializzata nella realizzazione di piattaforme elevatrici utilizzate per superare piccoli dislivelli è la Vimec Srl che propone diversi modelli di piattaforme molto versatili per dimensioni e materiali e adatti a qualsiasi esigenza.
Il tipo S11 rappresenta la soluzione ideale per assicurare l'accessibilità a strutture private (banche, ristoranti, negozi, uffici), strutture pubbliche (scuole, istituti), abitazioni e residenze.
Questo impianto piccolo e funzionale si adatta perfettamente alle esigenze di fruibilità ed estetiche richieste da ogni tipologia di cliente; l'ingombro delle fossa è minimale (0-165 mm), quindi l'installazione è davvero su misura delle strutture preesistenti.
S11 è disponibile con cinque tipi di corsa:
- dislivello fino a 1.100 mm;
- dislivello fino a 1.600 mm;
- dislivello fino a 2.100 mm;
- dislivello fino a 2.600 mm;
- dislivello fino a 2.990 mm.
Le protezioni di bordo sono realizzate in acciaio verniciato, le protezione lato colonna sono costituite da un pannello cieco e la protezione lato esterno e cancello a bordo sono costituiti da pannelli in policarbonato fumé.
Il modello S10 di Vimec, invece, è una piattaforma ad alimentazione elettrica, in grado si superare dislivelli fino a 3 m, adatta per ingombri ridotti, per interni ed esterni, si caratterizza per rapidità di installazione e soluzioni personalizzate.
La facilità d'installazione e la sicurezza d'uso rendono S10 un impianto idoneo per la libertà di accesso a ogni tipo di edificio, garantendo a chi si muove su carrozzina la piena autonomia.
Questa soluzione può essere installata sia in casa, per favorire l'accessibilità agli ambienti domestici o anche solo la mobilità della persona disabile su sedia a rotelle, sia nel condominio in cui spesso si trova una scala con tre/quattro gradini prima dell'accesso al piano terra dell'edificio condominiale. Questo piccolo dislivello può essere risolto con l'installazione di una piattaforma elevatrice di questo tipo.
Il motore con l'inverter rende l'utilizzo particolarmente confortevole con il sistema soft start/stop (partenza e arresto dolci).
La struttura del modello S11 è realizzata in acciaio inox, e vanta un design curato nel minimo dettaglio e strumenti di sicurezza attiva e passiva all'avanguardia.
S10 è disponibile con cinque tipi di corsa:
- dislivello fino a 1.000 mm;
- dislivello fino a 1.600 mm;
- dislivello fino a 2.000 mm;
- dislivello fino a 2.100 mm;
- dislivello fino a 2.600 mm;
- dislivello fino a 2.990 mm.
Il modello, sempre della Vimec, indicata come STEPPY è una piattaforma elevatrice idraulica a pantografo per l'accessibilità sia domestica sia in strutture pubbliche, versatile semplice e sicura.
Questa tipologia di piattaforma è in grado di superare un dislivello fino a due metri, garantendo massima stabilità della pedana e comfort sia nella fase di salita che di discesa, poiché dotata di un sistema ammortizzato. STEPPY è forse il modello più versatile, tra quelli prodotti da Vimec, poiché è dotato di ben 22 differenti configurazioni della pedana.
La piattaforma garantisce sicurezza all'utente e anche all'ambiente circostante.
È dotata di avanzati sistemi di sicurezza attiva e passiva tra cui: sistema paracadute, autolivellamento, discesa di emergenza, dispositivo anti-blackout.
Inoltre, è stato curato ogni dettaglio della sicurezza attiva, come il pavimento in alluminio naturale antisdrucciolo zigrinato.
Tutti piccoli accorgimenti che sono importantissimi ai fini della sicurezza dell'utilizzatore.
Lo stato italiano prevede agevolazioni fiscali e contributi per l'eliminazione delle barriere architettoniche, sia in edifici ad uso comune che in edifici ad uso residenziali.
Le agevolazioni fiscali introdotte dal Decreto Sviluppo per la ristrutturazione della casa e per l'abbattimento di barriere architettoniche (scale, gradini, marciapiedi, e dislivelli in genere) hanno introdotto sia l'aumento della detrazione ai fini Irpef dal 36% al 50% della spesa sostenuta che l'incremento del tetto di spesa, che passa da 48.000 a 96.000 euro.
Grazie a queste misure è possibile risparmiare fino a metà della spesa.
Questa agevolazione è valida fino al 31 dicembre 2016 e farà fede la data del bonifico di pagamento dell'impianto. La detrazione al 50% è disponibile per chi risiede in un immobile di proprietà oppure in affitto.
Anche il condominio, con delibera di acquisto in assemblea, partecipa a questa agevolazione. La detrazione del 40% sarà ripartita in base ai millesimi dei singoli condòmini che hanno partecipato alla spesa. In più, la detrazione del 50% è cumulabile con i contributi concessi dalla Legge 13/1989 sull'abbattimento barriere architettoniche e con la detrazione del 19% prevista dal DPR 917/1986.
Inoltre, le singole regioni possono prevedere forme aggiuntive o alternative di agevolazioni. i.v.a. agevolata al 4%. detrazione iRPef del 19% sule spese sostenute per l'installazione di tali impianti.
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