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Le piastrelle vengono utilizzate da secoli per rivestire muri e superfici rendendole impermeabili, lavabili e di conseguenza più igieniche. I rivestimenti ceramici possono essere un elemento decorativo molto importante, ma uno dei motivi per i quali questo materiale è stato inventato è sicuramente l'aspetto igienico.
La cucina e il bagno sono luoghi in cui la pulizia gioca un ruolo fondamentale; se non esistessero le piastrelle difficilmente si potrebbe mantenere puliti i locali dove quotidianamente si cucina e ci si lava.
Un muro intonacato, se non trattato a regola d'arte con saponi o cere, si pensi al tadelakt tanto di moda ultimamente, assorbe facilmente l'acqua con la quale viene a contatto o sotto forma liquida o di vapore quindi non è adatto a luoghi che devono essere lavati con frequenza.
La soluzione è rivestire le superfici con piastrelle. Ma se si tratta di superfici curve?
Rivestire superfici curve e forme irregolari è sempre un'operazione complessa e principalmente i motivi sono due:
-Le piastrelle sono elementi modulari con dimensioni fisse.
-Le piastrelle sono realizzate per pressatura e il prodotto che si ottiene è sempre stato planare.
Per aggirare il problema e rivestire superfici curve e irregolari ci sono quindi due possibilità: la prima è di ridurre il formato delle piastrelle a tesserine piccolissime (i bizantini erano dei maestri nel rivestire absidi e volte), la seconda è evitare la modularità degli elementi ceramici rompendoli in pezzettini irregolari.
L'architetto catalano Antoni Gaudì contribuì in maniera decisiva a diffondere questa tecnica, chiamata Trencadìs, che si dice sia stata inventata proprio da lui.
Rivestire una cucina in muratura, un lavabo o un mobile per il bagno con una di queste tecniche comporta oggi una spesa importante, dovuta al costo della manodopera e al tempo che si impiega per realizzare un mosaico; fortunatamente c'è però un'alternativa.
Tra i materiali ceramici il grès porcellanato è quello sicuramente più resistente e inassorbente, capace di resistere a notevoli sollecitazioni meccaniche e all'attacco degli acidi.
Se si vuole impermeabilizzare un pavimento, una parete o un manufatto in muratura il grès è la soluzione migliore, tuttavia quando bisogna rivestire una superficie curva, come per esempio lo spigolo stondato di un mobile in muratura, le piastrelle in grès possono dare dei problemi.
Si pensi ai gradini di una scala, o al muro di contenimento di una vasca in muratura; in questi casi un profilo stondato e privo di spigoli comporta sicuramente una maggiore sicurezza.
La tecnica di curvatura del grès porcellanato è relativamente nuova e i forni necessari sono ancora molto cari per essere acquistati liberamente dalle imprese produttrici.
Per questo motivo al momento esistono imprese come la Levikurve che negli ultimi anni hanno investito enormi capitali per permettere alle principali leader del settore di aggiungere ai loro cataloghi pezzi speciali curvi.
La Levikurve è una delle poche realtà in grado di lavorare per conto terzi e curvare piastrelle finite; il principio è quello di scaldare la piastrella piana in maniera tale da raggiungere una temperatura tale da deformarla plasticamente, aiutandosi anche con dei tagli praticati sul retro.
Si ottengono in questo modo i paraspigoli curvi dell'impresa Arcua Tile 9.0, ideali per rivestire i gradini di una scala minimalista evitando pericolosi spigoli vivi tra alzata e pedata.
Il motto dell'impresa olandese Dtile, fondata dai designer Peter van der Jagt, Erik Jan Kwakkel e Arnout Visser è piastrelliamo il mondo e dalla varietà dei pezzi angolari curvi in grès porcellanato presenti a catalogo se ne capisce subito il motivo.
Le piastrelle della Dtile uniscono l'eleganza di uno stile minimale a una grande funzionalità.
Si pensi ad esempio ai laboratori alimentari, ai bagni pubblici, insomma a tutti quei luoghi ove l'esigenza di un'igiene costante e accurata costringe a utilizzare profili arrotondati e sgusce come raccordo tra pavimento e rivestimento.
Fino a oggi questi elementi necessari e richiesti esplicitamente dai regolamenti di igiene erano disponibili per lo più in plastica o PVC, a volte posticci ed esteticamente davvero poco gradevoli, ora invece è possibile raccordare superfici e rivestire una speciale cucina in muratura o un mobile senza essere costretti a interrompere il manto di rivestimento ceramico.
Unico limite di questo tipo di prodotto è la modularità che bisogna rispettare rigorosamente per non compromettere l'estetica finale, ma una volta progettati e realizzati correttamente i supporti, aiutandosi anche grazie con il software che l'ìimpresa mette a disposizione dei progettisti, si possono raggiungere dei risultati notevoli.
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