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Le piastrelle ceramiche sono la soluzione più utilizzata per il rivestimento delle pareti interne, soprattutto per gli ambienti di servizio, quali bagni, cucina e lavanderia, anche se in alcuni progetti, al fine di proteggere le pareti o di decorarle con più estro, si può scegliere di piastrellare le pareti di altri ambienti con funzione diversa.
L'operazione della piastrellatura in sé non si presenta complessa ma, se non realizzata a regola d'arte, seguendo alcuni accorgimenti, si rischia di incorrere poi in problemi di infiltrazioni, oltre che estetici, se le piastrelle parete non sono state posate correttamente.
Innanzitutto, come per ogni cosa, a maggior ragione per questa, è necessario dotarsi delle giuste attrezzature, senza le quali le fasi di realizzazione diventano complicate se non impossibili da portare a termine.
Dunque, è essenziale avere a disposizione la seguente attrezzatura:
Una volta che ci siamo attrezzati, possiamo procedere a descrivere punto per punto le fasi da seguire nella piastrellatura. In primo luogo, è importante avere la base giusta per poi poter piastrellare. Sarebbe meglio trovarsi su un muro appena intonacato e rasato a gesso.
Se ci si trova di fronte a un muro già rivestito con altro materiale, tipo carta da parati o legno, è necessario rimuovere tale rivestimento per evitare che l'umidità venga trattenuta e crei problemi di rigonfiamenti e distacco delle piastrelle.
Qualora, invece, sulla parete da rivestire ci fosse già un altro rivestimento ceramico, è possibile operare anche direttamente su questo supporto, mediante l'impiego di colle a base siliconica.
In questo caso, per non prendere spessore, si possono utilizzare piastrelle molto sottili, come Kerlite di Cotto D'Este, che ha uno spessore minimo (da 3,5 mm a 6,5 mm), con una forte resistenza, grazie a un esclusivo rinforzo in fibra di vetro.
Un altro esempio sono le collezioni slim di Marazzi, con spessori di 6 o 7 mm: tra queste ci sono Essenziale, in total white, e Oficina7, con vari decori e colori.
La difficoltà di realizzazione di un rivestimento pareti interne è anche nella dimensione della piastrella. In genere i grandi formati, ovvero quelli che vanno per la maggiore negli ultimi tempi, sono più difficili da posare, proprio per la loro grande dimensione. Tuttavia, con un po' di manualità si riescono comunque a posare correttamente.
Un esempio di grande formato è Eternity di Panaria Ceramica, in quattro colori e dodici decori, che parte da 30x60 cm e arriva al formato di 60x120 cm.
Anche i mosaici hanno una difficoltà maggiore, in quanto questi vengono forniti con mini-tessere premontate su tela e potrebbero creare qualche grattacapo ai meno esperti.
Diva di Appiani è un esempio di questo tipo di piastrelle; sono tesserine di mosaico in gres porcellanato con effetto super lucido.
La prima fase da seguire nella piastrellatura è la preparazione del supporto, che dovrà essere piano, solido e pulito. Per garantire queste caratteristiche si andranno a utilizzare spugne, scopino e/o aspirapolvere.
Se la parete è rasata a gesso, per garantire una buona aderenza è necessario stendere un fondo di idropittura.
La posa delle piastrelle, che è la fase successiva, non va improvvisata ma pensata prima, in modo da non avere sprechi di materiale e di tempo, così da riuscire a raggiungere risultati ottimali.
La questione più delicata in questo caso è stabilire da dove partire con detta posa.
In genere è bene scegliere il punto centrale della lunghezza della parete da rivestire, in modo da non ritrovarsi con una piastrella tagliata a metà su un lato. Da questo punto centrale si deciderà poi se procedere con due piastrelle affiancate o dalla mezzeria di una singola piastrella.
Quando invece si deve realizzare il rivestimento di una parete d'angolo è meglio partire dal lato opposto all'angolo con una mattonella intera.
Progettata la posa, si parte poi con il fissare dei punti di riferimento, con l'ausilio di livella, matita e riga, o meglio ancora una lenza traccia righe, che ci aiutano a tracciare delle linee dritte di riferimento.
Si procederà poi con l'appoggiare le piastrelle nel punto di partenza e aggiungendo i distanziatori per stabilire la dimensione delle fughe, si segneranno linee orizzontali e verticali.
Quindi, con la spatola dentata si stenderà uno spesso strato di colla, si appoggerà la piastrella sulla linea orizzontale, tenendola a 45°, per poi allinearla alla linea verticale e pressarla per farla aderire alla colla, grazie all'impiego di una mazzetta in gomma.
La colla andrà stesa tenendo conto della lunghezza atta a coprire due o tre piastrelle.
Se le piastrelle misurano più di 30 cm, bisogna stendere la colla anche sul retro di queste.
Successivamente, si verificherà l'allineamento utilizzando la livella a bolla d'aria.
Inizialmente si procederà solo con le piastrelle intere, lasciando per ultime quelle tagliate.
Man mano che si procede con la posa sarà necessario tagliare alcune piastrelle.
Per fare ciò, queste dovranno innanzitutto essere misurate con precisione, appoggiandole sull'ultima della fila precedente, col rovescio verso noi e segnando poi con un pennarello i punti di taglio. La piastrella verrà poi girata per unire i punti.
Successivamente si procederà col taglio, ponendo il righello sulla linea tracciata e realizzando un leggero taglio con il tagliapiastrelle a punta di diamante. Dopo ciò, si eserciterà una leggera pressione sui lati dell'incisione e la piastrella si dividerà in due.
Per tagli dritti o angolari si può utilizzare un tagliapiastrelle elettrico.
Nel caso di tagli angolari, dopo aver segnato con la matita la linea del taglio e inciso lo stesso, si procederà con una smerigliatrice o una tenaglia.
Per strisce sottili si utilizzerà una tenaglia che servirà a staccare pezzo per pezzo e si levigheranno poi le estremità.
Il materiale avanzato è meglio conservarlo finchè non si è finito almeno, perché potrebbe servire.
In ogni caso, quando si acquistano le piastrelle, proprio in considerazione dei tagli da effettuare, si dovrà considerare sempre un 10% di materiale in più rispetto a quello computato.
Terminata la posa, si dovrà aspettare la completa asciugatura, per poi procedere con l'eliminazione dei distanziatori e con la stesura dello stucco.
Questo verrà steso con l'aiuto di una spatola flessibile e poi ripassato con un frattone in gomma o spugna, per recuperare l'eccedenza senza segnare lo stucco.
Verrà poi passata una bacchetta di legno a punta arrotondata per avere eventualmente una fuga concava.
La fuga può essere bianca o colorata, utilizzando prodotti come le Fughe Colorate Mapei, riempitive e sigillanti, con una palette di colori molto ben fornita e variegata.
Ad asciugatura completa si procederà con una lucidatura con panno morbido.
Infine, per le piastrelle accostate ai punti acqua è bene sigillare con del silicone.
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CiaoCosa posso essere queste fessurazioni di queste piastrelle del muro del box doccia? Da cosa possono essere state provocate?Grazie mille... |
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