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Estirpare piante infestanti è un'operazione fondamentale per la salute del proprio giardino.
Con infestanti si intendono quelle erbacce che, entrando in competizione con le altre piante del giardino o del balcone, le danneggiano sottraendo sia spazio che nutrienti.
In ambienti urbani però si intendono anche quelle piante che tendono a crescere in ogni anfratto, come marciapiedi o interstizi nei balconi, provocando due problemi; il primo è il danno strutturale che nel tempo provocheranno, con un conseguente aspetto di degrado degli ambienti mentre l'altro è quello che spesso queste erbacce, provocano problemi di natura allergica.
Solitamente queste piante infestanti appartengono alle erbacee ma non ne esiste un vero e proprio elenco visto che sono numerosissime.
Ad esempio anche i rovi sono, in taluni casi, considerati delle piante infestanti al pari di alberi come le acacie.
Per fortuna esistono vari metodi per liberarsene: diserbanti chimici, diserbanti naturali fai da te o, in casi particolarmente gravi, chiamando degli esperti del settore.
I tipi di piante infestanti più comuni nel prato del giardino, sul balcone e nell'orto sono le dicotiledoni e le graminacee.
Le dicotiledoni più conosciute sono il tarassaco, la piantaggine e il trifoglio mentre le graminacee infestanti (perenni o annuali) sono la Poa annua, l'ortica o il Cynodon dactylon.
Come detto però non mancano anche altri tipi di piante, come ad esempio l'acacia (Robinia pseudoacacia), una pianta alloctona che tenderà ad espandersi in maniera estremamente rapida.
A dire il vero, non tutte le infestanti sono così dannose.
Alcune di esse come la pratolina, che possiede dei bei fiori, in certi contesti potrebbe anche essere tenuta. Per citare poi altre piante commestibili oltre all'ortica (ottima per i risotti) ci sono anche il tarassaco (dente di leone o Taraxacum officinale) e la piantaggine.
Le soluzioni in questo senso non mancano di certo e, praticamente tutte, sono presenti in ogni casa:
Come si vedrà, alcuni dei metodi elencati in seguito agiscono modificando il pH del terreno.
Viene da sé che, utilizzarli sul terreno dell'orto non è fattibile perché andrebbe ad inficiare la crescita di tutte le piante che in seguito si metteranno a dimora.
Questi metodi andranno usati solo per eliminare le piante che crescono su strade e marciapiedi.
Il sale brucia letteralmente le piante perché cambia il pH del terreno e uccide le piante privandole del loro contenuto di acqua.
Ha però due inconvenienti. Perde rapidamente la sua efficacia in caso di pioggia e deve essere messo con molta precisione per non uccidere anche le altre piante vicine.
Lo zucchero, sistemato come il sale intorno alla base della pianta per circa 2 cm di spessore, avrà lo stesso identico effetto.
Estremamente utile per debellare le erbacce è l'aceto perché contiene l'acido acetico, che uccide le foglie delle piante e anch'esso agisce sul pH del suolo.
Bisognerà solo vaporizzarlo direttamente e con estrema precisione solo sulle erbe infestanti.
L'alcool ha la capacità invece di disidratare la pianta, esattamente come succede nel corpo umano quando si beve qualche bicchiere di troppo. In pratica si andranno ad uccidere le erbacce tramite una colossale sbronza.
Il bicarbonato ucciderà le piante aumentando la salinità del terreno.
L'acqua bollente invece uccide tutte le piante che bagna (fare quindi molta attenzione quando la si usa). Risulta molto efficace per uccidere le erbacce annuali e per le erbe infestanti perenni che hanno un apparato radicale piccolo.
Il succo di limone infine, grazie all'acido citrico presente in esso brucia le foglie delle erbe infestanti. Da il meglio di se utilizzato insieme ad aceto, acqua e succo di limone bollente.
Il metodo migliore per rimuovere le piante infestanti erbacee rimane senza dubbio la rimozione manuale del rizoma.
Risulta in alcuni casi anche l'unico modo come ad esempio nella situazione della foto sotto dove, utilizzando diserbanti, si andrebbero ad uccidere anche molte piante di grano limitrofe.
Basterà munirsi di forbici o falce, nel caso di infestazioni più ampie e tagliare tutti i fusti. Rastrellare tutto ove possibile e poi, con l'aiuto di guanti, soprattutto se si ha a che fare con l'ortica, rimuovere accuratamente l'apparato radicale.
C'è da dire che, in generale, questo metodo di rimozione delle erbacce infestanti risulta sempre il più accurato, perché è più mirato e non rischia di uccidere altre piante ma soprattutto, non modifica il pH del terreno.
Purtroppo risulta al contempo anche il metodo decisamente più lento tra quelli sopra elencati
Capitolo a parte per i rovi che, com'è facilmente intuibile, provocheranno non pochi grattacapi per via delle loro spine.
Si può procedere con un diserbante naturale fai da te prima di utilizzare qualcosa di chimico o la rimozione manuale.
Gli ingredienti per il diserbante per rovi sono:
Questa soluzione è un po' un concentrato di quello che è stato elencato nei paragrafi precedenti. I rovi in effetti sono piante infestanti veramente molto coriacee.
Se anche questa soluzione però non dovesse andare a buon fine, purtroppo bisognerà rimuovere la pianta infestante manualmente. Il periodo migliore per procedere è in inverno.
Guanti per potare i rovi della Acdyion
Bisognerà munirsi di guanti da potatura in pelle come quelli della Acdyion in vendita su Amazon e vestiti molto pesanti e spessi per evitare di ferirsi.
Dopo aver diradato il rovo con delle cesoie per potatura (semplificheranno il lavoro quelle a batteria della Bosch) bisognerà togliere tutte le radici con l'aiuto di una zappa.
Chi ha avuto a che fare con questo albero (anche chi sta scrivendo l'articolo ha penato parecchio n.d.r.) sa quanti grattacapi un'acacia infestante può dare.
L'impianto radicale fa di questa, la pianta infestante per eccellenza. Anche se segata alla base le sue radici continueranno a generale nuove piccole acacie in quantità ed in maniera esponenziale.
Anche con prodotti per farla seccare (soprattutto fai da te naturali) spesso non ci sarà nulla da fare e l'unica soluzione, rimarrà la rimozione meccanica.
Il vero problema risiede nel fatto che le radici si espandono sia in profondità che in larghezza quindi, soprattutto per esemplari adulti, l'unico modo è chiamare un esperto munito di strumenti adatti come ad esempio una ruspa.
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