Ancora un rinvio per l'attesa approvazione del Piano Casa in Consiglio dei Ministri.
Coloro che intendono effettuare ampliamenti volumetrici delle proprie abitazioni fino al 20%, oppure demolire e ricostruire un edificio con premio di cubatura fino al 35% per l'utilizzo di tecnologie ecosostenibili, dovranno attendere il prossimo mese di agosto.
È quanto è emerso al termine del Consiglio dei Ministri del 15 maggio, in cui è ancora una volta slittato l'esame dei provvedimenti legislativi relativi al Piano Casa.
L'approvazione del decreto legge Misure urgenti in materia di edilizia, urbanistica ed opere pubbliche” e del disegno di legge Delega al Governo per l'aggiornamento della normativa urbanistico-edilizia e del paesaggio, è infatti stata rinviata perché non è stato raggiunto l'accordo tra Governo e Regioni.
Tuttavia, le Regioni stanno continuando il loro iter normativo e dovrebbero essere pronte per fine luglio, tanto che il Presidente Berlusconi ha annunciato, nella conferenza stampa tenutasi al termine del Consiglio dei Ministri, che il piano dovrebbe essere operativo a partire dal primo agosto.
Infatti la nostra Costituzione prevede che siano proprio gli Enti Locali i titolari delle competenze in materia urbanistica ed edilizia.
In base a quanto dichiarato dal presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, i punti di disaccordo tra il governo ed i rappresentanti delle Regioni sono stati essenzialmente due.
Il primo è stato la richiesta di deroghe alle assunzioni negli enti locali, visto che, a seguito dell'entrata in vigore delle nuove norme antisismiche, sarà necessaria la presenza di sufficiente personale per gestire i controlli richiesti.
Il secondo punto riguarda la richiesta di un credito d'imposta del 55% per i cittadini che provvedano a mettere in sicurezza, dal punto di vista antisismico, le proprie abitazioni.
Si tratta di un'agevolazione fiscale che, sull'esempio di quanto avvenuto per gli interventi di miglioramento dell'efficienza energetica, potrebbe innescare un circolo virtuoso, incentivando i cittadini a migliorare le condizioni statiche degli edifici esistenti.