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In Sicilia chi intende ampliare casa o ricostruirla può approfittare fino al 31 dicembre 2018 del Piano Casa, la Legge Regionale che permette di ottenere bonus volumetrici in deroga alle norme urbanistiche vigenti.
L'articolo 70 della Legge Regionale n.3 del 17 marzo 2016 – Disposizioni programmatiche e correttive per l'anno 2016, Legge di Stabilità Regionale – ha infatti prorogato al 31 dicembre 2018 il termine per il Piano Casa Sicilia, che precedentemente era stato fissato al 31 dicembre 2016 dalla Legge Regionale 7 maggio 2015 n.9.
La data del 31 dicembre 2018 va intesa come termine ultimo per presentare presso gli uffici comunali i progetti che intendono avvalersi del Piano Casa Sicilia.
Per il 2017 e il 2018 restano in vigore tutte le condizioni precedentemente valide.
Eccone un riassunto.
La legge con cui è stato istituto il Piano Casa Sicilia è la Legge Regionale n. 6 del 23 marzo 2010 – Norme per il sostegno dell'attività edilizia e la riqualificazione del patrimonio edilizio.
La norma consente l'ampliamento o la demolizione e ricostruzione di edifici in deroga alle norme urbanistiche e ai regolamenti edilizi vigenti, a eccezione delle distanze minime tra fabbricati e delle altezze massime, che invece devono essere sempre rispettate.
Il Piano Casa Sicilia opere in cinque ambiti diversi:
1) Ampliamento di edifici residenziali, con bonus volumetrico fino al 20%.
2) Demolizione e ricostruzione di edifici residenziali, con ampliamento fino al 25% o al 35% utilizzando fonti di energia rinnovabile.
3) Ampliamento di edifici non residenziali, con bonus volumetrico fino al 15%.
4) Demolizione e ricostruzione di edifici non residenziali, con ampliamento fino al 25% o al 35% utilizzando fonti di energia rinnovabile.
5) Misure a favore del verde pubblico e parcheggi, per la realizzazione di posti auto interrati in cambio di aree attrezzate a verde pubblico da cedere al Comune.
Analizziamo nel dettaglio i punti 1) e 2), relativi agli immobili residenziali.
La Legge Regionale consente l'ampliamento di edifici esistenti e ultimati entro il 31 dicembre 2009 di tipologia unifamiliare, bifamiliare o comunque di volumetria non superiore a 1000 mc.
È fondamentale che l'immobile sia iscritto al Catasto e che sia stato costruito sulla base di un regolare titolo abilitativo.
Sono esclusi immobili che hanno usufruito del condono edilizio, salvo quelli oggetti di accertamento di conformità. Inoltre, è necessaria la regolarità dei pagamenti di TARSU, TIA, ICI e IMU, ove dovute.
L'aumento di cubatura per ogni unità immobiliare è ammesso fino al 20% del volume esistente, tenendo conto di un aumento massimo di 200 mc per l'intero corpo di fabbrica.
L'intervento può essere eseguito in deroga alle previsioni degli strumenti urbanistici comunali, purché nel rispetto delle distanze minime e in conformità alla normativa antisismica.
Il Piano Casa Sicilia prevede la possibilità di demolire e ricostruire edifici residenziali ultimati entro il 31 dicembre 2009 ammettendo in fase di riedificazione ampliamenti fino al 25% del volume, con l'obbligo di utilizzare tecniche costruttive proprie della bioedilizia.
Il bonus è incrementato di un ulteriore 10% (per un aumento complessivo del 35%) nel caso in cui siano adottati sistemi che utilizzino fonti di energia rinnovabili in grado di consentire l'autonomia energetica degli edifici.
Come per gli interventi di ampliamento volumetrico, anche in questo caso gli edifici devono essere stati realizzati originariamente sulla base di un regolare titolo abilitativo, essere iscritti al catasto ed essere in regola con il pagamento di TARSU, TIA, ICI e IMU, se dovute.
Gli interventi di integrale demolizione e ricostruzione sono consentiti anche su area di sedime diversa ricadente all'interno della stessa area di proprietà, a patto che il nuovo edificio non venga costruito su aree per attrezzature o gravate da vincoli di inedificabilità.
La superficie originariamente occupata dal fabbricato demolito deve essere sistemata a verde privato o prevedere parcheggi nel rispetto di eventuali vincoli esistenti, con apposizione di vincolo di inedificabilità.
In ogni caso è essenziale l'impiego di materiale e tecniche che garantiscano la permeabilità del terreno.
L'autorizzazione agli interventi è subordinata alla presentazione di una DIA (Denuncia di Inizio Attività) o al rilascio di un Permesso di Costruire.
All'istanza deve essere obbligatoriamente allegata copia del titolo abilitativo originario dell'immobile, in modo che l'ufficio tecnico possa verificare che siano rispettate tutte le condizioni richieste dal Piano Casa.
Come indicato inizialmente, l'istanza per l'autorizzazione edilizia deve essere presentata entro il 31 dicembre 2018.
Per gli ampliamenti di edifici residenziali gli oneri concessori sono commisurati al solo ampliamento e ridotti del 20%. La riduzione è pari al 30% nel caso di edifici o unità immobiliari destinati a prima abitazione. Per le famiglie il cui nucleo alla data del 31 dicembre 2009 è composto da più di cinque persone e per quelle che abbiano una o più persone a carico con disabilità gli oneri concessori sono ridotti del 50%.
Per la demolizione e ricostruzione di edifici residenziali gli oneri concessori sono ridotti del 50%. Se gli edifici sono adibiti a prima abitazione di giovani coppie di età non superiore a 35 anni entro 5 anni dalla data di matrimonio, gli oneri concessori subiscono un'ulteriore riduzione del 50%.
Sia per gli ampliamenti che per le demolizioni/ricostruzioni, l'adozione di sistemi di isolamento e dissipazione sismica comporta una riduzione pari al 20% degli oneri concessori, che si aggiunge a quella già prevista.
Purtroppo il Piano Casa Sicilia non è sempre applicabile.
Tra gli ambiti esclusi ci sono ad esempio i centri storici, le zone di tutela naturalistica, le zone A, B, D dei parchi regionali, le zone costiere, le aree inedificabili, le aree demaniali, le aree a rischio idrogeologico.
Inoltre, è importante segnalare che la Legge Regionale consente agli enti locali di fissare ulteriori limiti a determinate aree o tipologie di edifici.
Pertanto, prima di progettare ampliamenti o interventi di demolizione e ricostruzione, diventa utile verificare, recandosi all'ufficio tecnico del Comune di riferimento e con l'aiuto di un tecnico di fiducia, in quale ambito ricade l'immobile e se esistono particolari norme comunali da rispettare legate al Piano Casa. A tal proposito il Comune potrebbe aver emanato delibere specifiche.
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