Salvo il Piano Casa Puglia grazie al DL Semplificazioni

Sbloccato il Piano Casa Puglia e annullato quanto disposto dalla sentenza della Corte Costituzionale. Vediamo quali sono le novità con il DL Semplificazioni.
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Piano Casa Puglia e Decreto Semplificazioni


Novità per quel che riguarda il Piano Casa Puglia. A seguito delle nuove misure contenute nel DL Semplificazioni in ambito di demolizioni e ricostruzioni viene meno il blocco degli interventi di riqualificazione edilizia in Puglia conseguente alla decisione della Corte Costituzionale con la sentenza del 24/04/2020 n. 70.

Piano Casa Puglia
Viene dunque recepita nella normativa nazionale la proposta avanzata dal PD in merito al Piano Casa Puglia che ha consentito di superare quanto disposto dalla Corte Costituzionale.

Quest'ultima infatti, con un recente provvedimento, aveva bloccato molteplici interventi edilizi finalizzati alla rigenerazione urbana. Grazie anche al sostegno ricevuto dal Presidente nazionale dell'Anci, il Governo ha inserito la misura proposta dal PD nel DL Semplificazioni, con effetti positivi sul settore edile, professionisti tecnici e Comuni. Oltre che per soddisfare interessi politici, una modifica della situazione è stata auspicata da associazioni di categoria e professionali.

Sarà dunque possibile dare avvio definitivo ad un settore che ha già subito una profonda crisi a causa dell'emergenza sanitaria da Coronavirus. Il recupero del patrimonio edilizio, unitamente alla riqualificazione urbanistica, sono gli obiettivi principali da perseguire.

Si vuole rimediare agli effetti negativi connessi alle misure inserite nel Decreto Sblocca Cantieri che avevano comportato uno stop a molti interventi di recupero edilizio, sia dal punto di vista del miglioramento antisismico che dell'efficientamento energetico.


Piano Casa Puglia: di cosa si tratta


Il Piano Casa Puglia, prorogato fino al 31 dicembre 2020, consente di presentare domande di ampliamento volumetrico di immobili, in caso di intervento di ricostruzione edilizia.

Piano Casa Puglia 2020

Gli aumenti volumetrici consentiti dal Piano sono i seguenti: per singola abitazione fino al 20% per un massimo di 300 metri cubi. La percentuale sale al 35% in caso di demolizione e ricostruzione, purché vengano rispettati criteri di edilizia sostenibile. Si arriva al 45% qualora, una volta avvenuta la demolizione, vengano effettuate la delocalizzazione dell'edificio e la rigenerazione urbana del sito in cui era stata eretta.

Il Piano Casa Puglia 2020 riconosce maggiore volumetria per gli interventi di riqualificazione del patrimonio edile poiché si promuovono ampliamenti volumetrici al posto della realizzazione di nuove costruzioni con conseguente consumo di nuove porzioni di suolo.


La decisione della Corte Costituzionale


Cosa ha cambiato la sentenza della Corte Costituzionale? Quali erano le posizioni dei Giudici? Con sentenza 70/2020 la Corte Costituzionale, interpretando una norma contenuta nel Decreto Sblocca Cantieri, ha affermato l'inefficacia del Piano Casa Puglia.

La Corte Costituzionale considera il Piano Casa pugliese illegittimo nella parte in cui permette le attività di ricostruzione con delocalizzazione. Le norme che disciplinano la demolizione e ricostruzione permettendo la riedificazione in una diversa area di sedime determina una violazione delle disposizioni del Decreto Sblocca Cantieri.

Per i Giudici della Corte Costituzionale non si può prescindere dalla coincidenza dell'area di sedime, dell'altezza e del volume dell'immobile ricostruito rispetto a quello venuto meno.

Riqualificazione edile
I Giudici hanno bocciato il Piano Casa Puglia proprio perché consente la demolizione e ricostruzione anche non rispettando l'area di sedime, obbligo di coincidenza introdotto con il Decreto Sblocca Cantieri.

Il risultato del provvedimento è stato il blocco di lavori edili già iniziati con conseguente crisi del settore, già messo a dura prova dall'emergenza sanitaria per il Covid-19.
Sono stati bloccati lavori giunti quasi a completamento con ingenti danni economici.
Fermi infatti molti cantieri soprattutto nei centri storici e nelle località lungo la costa pugliese.


Cosa accade con il DL Semplificazioni?


Con le nuove disposizioni messe a punto dal Governo e inserite nel DL Semplificazioni assisteremo alla ripresa di tutti i progetti di riqualificazione che erano stati fermati.

Con la nuova normativa la situazione è dunque cambiata e si punta a ridare nuova linfa ad un settore che offre molti posti di lavoro e che non può essere compromesso.

Il DL Semplificazioni apporta modifiche al TU Edilizia modificando i requisiti di volume, sagoma e sedime. Se dunque il Decreto Sblocca Cantieri aveva di fatto demolito il Piano Casa Pugliese, il DL Semplificazioni lo rimette in vigore.

Nuova spinta alla legalità, al lavoro, all'eco edilizia con minor utilizzo di suolo, alla riqualificazione edilizia e rigenerazione urbana.

DL Semplificazioni
Gli aumenti volumetrici eventualmente riconosciuti per l'intervento possono essere realizzati anche con ampliamenti fuori sagoma e con il superamento dell'altezza massima dell'edificio demolito, sempre nel rispetto delle distanze legittimamente preesistenti.

Per eseguire interventi di ristrutturazione sono possibili interventi di demolizione e ricostruzione di immobili esistenti anche con diversa sagoma, sedime e differenti caratteristiche planovolumetriche, il tutto per favorire l'adeguamento alle norme antisismiche e migliorare l'efficientamento energetico.
Uffici tecnici e professionisti abilitati oggi potranno sciogliere molti dubbi in merito all'interpretazione di una normativa che aveva creato fino ad oggi non pochi problemi.

L'effetto delle nuove misure contenute nel DL Semplificazioni è che aumenterà il novero di interventi riconducibili a lavori di ristrutturazione anziché a nuove costruzioni. Semplificate inoltre le procedure con conseguente riduzione degli obblighi a carico di cittadini, imprese e professionisti.


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Piano casa Puglia
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