|
Anche la Regione Calabria allunga i termini per la presentazione delle domande di ampliamento o demolizione e ricostruzione, fino al 31 dicembre 2018.
La proroga è contenuta all'interno della Legge Regionale n. 46 del 27 dicembre 2016 denominata Modifiche alla Legge Regionale 11 agosto 2010 n. 21 Misure straordinarie a sostegno dell'attività edilizia finalizzata al miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale.
Unitamente a tale allungamento dei termini, la legge contiene anche alcune modifiche che andremo di seguito ad elencare.
Vediamo, quindi, quali sono i contenuti che rimangono invariati, le novità e le modifiche che tale legge introduce.
All'art.1 della L.R. 46/2016 vengono subito affrontate le modifiche alla L.R. 21/2010, che nel corso degli anni, ha subito altre integrazioni e cambiamenti: gli immobili a destinazione residenziale, aventi volumetria non eccedente i 1000 mc, possono essere ampliati nella misura del 15% e non più del 20%, come precedentemente ammesso, fino ad un massimo di 200 mc di volume e di 70 mq di superficie lorda per unità abitativa.
Oltre all'ampliamento sono ammesse anche le variazioni nel numero di unità immobiliari e i cambi di destinazione d'uso tra le categorie residenziale, turistico ricettiva e direzionale, attraverso i titoli abilitativi di cui al D.P.R. 380/2001.
Anche per gli edifici plurifamiliari è ammesso l'ampliamento, purchè rispetti le caratteristiche architettoniche dell'edificio.
Per quanto concerne gli immobili a destinazione non residenziale, l'ampliamento è consentito nella misura del 15%, fino ad un massimo di 200 mq di superficie netta.
Al comma 1 lettera b) sono poi elencati i singoli casi per cui sono previste variazioni o ulteriori premialità.
Gli edifici che possono essere oggetto di ampliamento sono: edifici e loro pertinenze in contiguità fisica (adiacenza, aderenza o sopraelevazione) con l'edificio interessato, edifici ubicati in aree urbanizzate, edifici ubicati in aree esterne agli ambiti dichiarati, in atti formali, a pericolosità idraulica e a frana elevata o molto elevata e a rischio di erosione costiera elevata.
Per la realizzazione degli interventi devono essere utilizzate tecniche costruttive che garantiscano prestazioni energetico-ambientali in linea con la Direttiva 2002/91/CE e il DPR 59/2009, e con il rispetto delle norme in materia di abbattimento delle barriere architettoniche, sugli impianti e sulla costruzione di edifici in zona sismica.
L'ampliamento deve trovarsi in coerenza stilistica ed architettonica con la struttura preesistente e non configurarsi come un corpo aggiunto successivamente.
Qualora l'edificio sia interessato da adeguamento sismico nella sua totalità, è prevista una premilaità del 15%, per un totale quindi di un bonus del 30%.
Invece, in caso di adozione di misure che incentivino la sostenibilità ambientale degli edifici, è prevista una premialità aggiuntiva del 10%, in funzione del livello di sostenibilità ambientale raggiunto in base al Protocollo ITACA Calabria e le cui modalità di concessione saranno definite nel regolamento di cui alla Legge Regionale 4 novembre 2011, n. 41 (Norme per l'abitare sostenibile).
Resta inderogabile il limite della superficie ammessa.
Per lavori di demolizione e ricostruzione il premio volumetrico scende dal 35% al 30%; gli interventi sono ammessi su edifici residenziali e non, sulle loro pertinenze anche a destinazione mista, purché non venga variata la percentuale della destinazione d'uso originaria.
Per questa tipologia di intervento è obbligatorio l'utilizzo di tecniche costruttive che garantiscono prestazioni energetico-ambientali, nel rispetto dei parametri stabiliti dalla normativa vigente, e in particolare in conformità alla Direttiva 2002/91/CE, al D.Lgs. 311/2006 ed al D.P.R. 59/2009.
L'edificio deve comunque raggiungere una classificazione energeticanon inferiore aB.
Tra tutte le prescrizioni da ottemperare, oltre all'abbattimento delle barriere architettoniche, la realizzazione delle opere di urbanizzazione, vi è anche la piantumazione di essenze arboree e vegetali in misura correlata alla superficie realizzata.
Ai fini dell'agibilità degli immobili deve essere presentata la certificazione di sostenibilità degli edifici.
Come nel caso degli ampliamenti è prevista una premialità del 10%, arrivando quindi ad un bonus del 40%, qualora sia certificato il raggiungimento di un elevato standard di sostenibilità ambientale.
La L.R. 46/2016 implementa, infine, un sistema informativo denominato Fascicolo del Fabbricato, per censire gli interventi di trasformazione edilizia sul territorio e lo stato degli edifici. Le sue caratteristiche saranno definite entro la fine di giugno 2017.
Per la presentazione della pratica in Comune è necessario avvalersi di un progettista abilitato, ossia architetto, ingegnere, geometra, che dovrà fare riferimento e asseveri la rispondenza del progetto alla normativa vigente e a un'eventuale delibera attuativa del Piano Casa da parte del Comune in cui è situato l'immobile da ampliare o da demolire e ricostruire.
Si dovrà presentare una Segnalazione Certificata di Inizio Attività, fatta eccezione per gli interventi di ampliamento su edifici plurifamiliari e condomini.
Il termine per la presentazione delle pratiche, come sopra dichiarato, è il 31 dicembre 2018.
A lavori ultimati, il direttore dei lavori presenterà una comunicazione di fine lavori, nella quale attesterà la conformità dell'intervento eseguito al progetto presentato, alle norme previste dal Piano Casa e all'utilizzo delle tecniche costruttive prescritte.
Se si tratta di prima casa o di edilizia convenzionata, è riconosciuta ai Comuni la facoltà di consentire una riduzione fino al massimo del 30% del contributo dovuto per oneri di urbanizzazione primaria e secondaria; qualora quindi si posseggono i requisiti è molto importante accertarsi della sussistenza di tale possibilità.
Si fa notare che il Piano Casa Calabria ha ottenuto una ulteriore proroga, come è successo per alcune delle Regioni italiane, al fine di ottenere una rigenerazione urbana del nostro tessuto edilizio e ad un miglioramento dal punto di vista sismico ed energetico degli edifici.
Le ulteriori premialità previste per questi tipi di interventi, infatti, puntano proprio alla riduzione dei rischi in caso di eventi tellurici e ad un risparmio energetico, nonché ad una riduzione delle emissioni in atmosfera.
|
||