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Da dati relativi a indagini svolte in Europa ed in Italia emerge che il fenomeno degli infortuni domestici è largamente diffuso e interessa soggetti di tutte le fasce d'età. Tale situazione, tuttavia, data la difficoltà di rilevare con precisione dati dettagliati, resta spesso nascosta e non la si prende sufficientemente in considerazione.
Secondo i dati diffusi dall'Istituto Superiore di Sanità, gli infortuni in ambito domestico costituiscono una delle prime cause di morte e di invalidità, soprattutto tra i bambini e gli adolescenti ma anche per le donne e le persone anziane.
Secondo l'Istituto Nazionale di Statistica, l'infortunio di tipo domestico è un incidente che compromette le condizioni di salute di una persona, in via temporanea o definitiva, a causa di lesioni di vario tipo e che avviene indipendentemente dalla volontà umana.
Complici la disattenzione e la fretta, a causa della scarsa conoscenza delle situazioni di pericolo, spesso si adottano comportamenti che possono avere conseguenze piuttosto sgradevoli provocando lesioni di entità più o meno grave: piccole ferite da taglio, cadute dalle scale o su fondi scivolosi, urti contro mobili e oggetti di vario genere, ustioni da contatto con oggetti caldi.
L'unico modo per limitare questo tipo di incidenti è quello di favorire le attività di prevenzione attraverso, ad esempio, campagne di informazione e di educazione verso le categorie più esposte agli infortuni.
La maggior parte degli infortuni domestici, come accennato, è dovuta alla distrazione e a comportamenti impropri degli infortunati.
Le situazioni di rischio che si presentano più di frequente riguardano la movimentazione di carichi non adeguatamente predisposti, il contatto con oggetti ad alta temperatura (pentole, padelle, ecc.), l'utilizzo di oggetti taglienti senza le dovute cautele nonché l'utilizzo di strumenti e attrezzature in maniera scorretta o impropria.
Di fronte a quella che si può definire una vera e propria epidemia silenziosa, si può fare molto in termini di prevenzione del pericolo e di educazione della popolazione a comportamenti che riducano al minimo il rischio che si possano verificare incidenti tra le mura domestiche.
Le cadute rappresentano l'incidente che si manifesta con maggiore frequenza soprattutto tra i bambini e i ragazzi che tendono ad arrampicarsi dove non dovrebbero. Le scale, tuttavia, sono il luogo dove prestare maggiore attenzione per evitare le cadute.
- È bene procedere con cautela se si scende per le scale scalzi o con calzature aperte o che non hanno una buona aderenza al suolo.
- Evitare di percorrere le scale portando oggetti ingombranti che impediscono di vedere i gradini.
- Ricordarsi di lasciare sempre i gradini sgomberi da qualsiasi tipo di ostacolo, provvedere ad una sufficiente illuminazione delle scale ed utilizzare sempre i corrimano per appoggiarsi.
- Le scale a pioli possono essere estremamente pericolose, specialmente se si compiono movimenti che possano sbilanciarle. È preferibile sceglierne con gradini antisdrucciolo e utilizzarle, magari, facendosi aiutare da qualcuno.
- Molto pericolose, se non mortali, possono risultare le cadute da balconi o finestre. Evitare, quindi, di sporgersi troppo e di tenere sedie o mobili che consentano, soprattutto ai più piccoli, di arrampicarsi su ringhiere o davanzali. Nel caso di termosifoni posti sotto le finestre può essere utile proteggerli con delle griglie che impediscano l'arrampicamento.
- Le cadute più comuni sono quelle sui pavimenti. Utilizzare troppa cera, che rende scivolose le pavimentazioni, oppure tappeti e zerbini non perfettamente aderenti a terra contribuisce in maniera significativa ad innalzare il rischio di cadere.
- Se in casa vivono bambini piccoli, non lasciarli mai da soli su superfici elevate come i fasciatoi e, se sono presenti scale, è buona norma predisporre cancelletti di sicurezza in cima e in fondo.
In casa ci si può tagliare, non solo utilizzando lame o oggetti taglienti in genere, ma anche con i vetri delle porte interne delle finestre e dei balconi qualora si rompano.
- Porte a vetro e finestre lasciate inaspettatamente chiuse o aperte possono costituire ostacoli, contro cui si può sbattere, molto pericolosi .
- Per lo stesso motivo, non bisogna mai camminare al buio per casa.
- Usare sempre molta cautela nell'utilizzo di coltelli, forbici, lame di frullatori e apriscatole.
È esperienza comune che gli urti negli ambienti domestici, benché, generalmente, meno pericolosi, siano molto frequenti. Gli urti, per solito, avvengono contro porte, finestre, elementi architettonici o anche altre persone.
- Anche per gli urti, porte e finestre, lasciate inaspettatamente chiuse o aperte, costituiscono ostacoli contro cui si può sbattere molto pericolosi. In ogni caso è bene cercare di non aprire mai porte e finestre di scatto.
- Per gli stessi motivi, non bisogna mai camminare al buio per casa, avendo cura di illuminare bene le zone di passaggio come i corridoi, e cercare di evitare di lasciare oggetti in giro.
- Se in casa ci sono colonne isolate e spigoli vivi è consigliabile evidenziarle con dei paraspigoli, magari in legno, di colore contrastante.
- Nelle stanze dei bambini le sponde delle culle o dei lettini devono essere di altezza sufficientemente elevata.
In bagno e in cucina può capitare di dover maneggiare oggetti caldi e quindi si corre il rischio di scottarsi più o meno gravemente.
- È buona norma che la temperatura dell'acqua calda sanitaria non superi mai i 50° soprattutto se in casa sono presenti bambini.
- In cucina è opportuno cercare di utilizzare maggiormente i fornelli più interni e, quando non è possibile, girare il manico delle pentole verso l'interno per evitare di rovesciare inavvertitamente la pentola e per renderla meno raggiungibile dai bambini.
- Se in casa ci sono bambini, evitare di lasciare accendini o fiammiferi incustoditi.
- Utilizzare sempre le presine o i guanti da forno se si maneggiano contenitori e pentole caldi.
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