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Una delle prime perplessità che la committenza pone quando riceve la proposta di costruire una casa di legno è relativa proprio alla sua resistenza al fuoco.
Le case in legno bruciano?
Sì, la risposta è affermativa. Le case in legno bruciano, né più e né meno di un'abitazione realizzata con materiali e tecnologie tradizionali.
Ci sono, però, delle differenze e se le prendiamo in considerazione ci renderemo conto che il comportamento al fuoco del legno è addirittura migliore rispetto a quello degli altri materiali.
Parliamo innanzitutto di resistenza al fuoco. Si tratta di una proprietà delle strutture riferita alla loro capacità di mantenere determinate caratteristiche e prestazioni che ne garantiscono la sicurezza anche quando stanno bruciando. Quindi, l'edificio o una parte di esso brucia sì, ma resiste per un tempo prefissato.
La resistenza al fuoco viene indicata con la sigla REI, dove R sta per Resistenza, E sta per Ermeticità e I sta per Isolamento. Tale proprietà viene calcolata in minuti primi che trascorrono dall'inizio dell'incendio fino al collasso.
Dire, ad esempio, che una porta è REI 60 significa dire che essa resiste al fuoco per 60 minuti, consentendo quindi l'evacuazione.
Per i materiali parliamo di reazione al fuoco, che viene valutata secondo una scala da 0 a 5. Per capire meglio basti pensare che i materiali incombustibili hanno un valore di reazione al fuoco pari a zero.
Una struttura collassa quando decadono le caratteristiche fisiche e meccaniche degli elementi che la costituiscono.
In una struttura in acciaio dopo soli 5 minuti di esposizione al fuoco viene raggiunta una temperatura di 500°C che la fa collassare nel giro di poco tempo e anche improvvisamente, pur essendo l'acciaio praticamente incombustibile, cioè dotato di una classe di reazione al fuoco pari a zero.
Questo determina un grande pericolo per gli occupanti.
Un ulteriore aspetto negativo delle strutture in acciaio dal punto di vista della resistenza al fuoco è che questo materiale, a seguito di un incendio, perde in modo irreversibile le sue proprietà statiche, per cui a volte anche costruzioni non danneggiate in modo visibilmente grave devono essere demolite.
Analogamente a quelle in acciaio, per le strutture in cemento armato, nonostante la classe di reazione del calcestruzzo sia pari a zero, poiché in questo caso c'è la combinazione di questo materiale con l'acciaio, il comportamento rispetto al fuoco è sicuramente migliore di quello di una struttura completamente in acciaio, ma in ogni caso l'esposizione di lunga durata ad alte temperature sono un rischio per le costruzioni.
La resistenza di questo tipo di strutture in buona sostanza dipende dallo spessore di rivestimento dell'armatura metallica.
Per quanto riguarda il legno, possiamo innanzitutto affermare che a darci una certa sicurezza c'è il fatto che esso ha un comportamento al fuoco prevedibile.
Il legno, in caso di incendio, brucia molto lentamente e a una velocità costante. Mentre ciò avviene la parte superficiale viene danneggiata ma quella interna, invece, conserva le sue caratteristiche fisiche e meccaniche.
Quando vengono raggiunti i 240°C si attiva, infatti, la carbonatazione del legno che trasforma la parte esterna in un vero e proprio guscio protettivo, avendo in sé una capacità conduttiva molto bassa.
La velocità di carbonizzazione del legno è 0,7 mm al minuto, per cui si capisce bene che se la sezione della struttura lignea viene progettata in modo adeguato e secondo normativa, anche in caso di incendio, prima che si riduca in modo preoccupante e perda le sue funzioni portanti ce ne vuole.
Inoltre, anche il contenuto d'acqua presente naturalmente nel legno dona una certa resistenza agli strati più interni della struttura.
Un esempio: una casa in legno costruita con strutture a pennelli in X-Lam può avere una classe R 60, cioè resistere al fuoco per un'ora, consentendo l'evacuazione degli ambienti, la messa in sicurezza degli abitanti e un rapido primo intervento per salvare il più possibile la struttura stessa.
BIOCASANATURA realizza case di legno prefabbricate con pannelli X-lam testati e certificati anche per la loro resistenza al fuoco.
Alle considerazioni fatte fin qui si aggiunge che il legno ha una bassa conducibilità termica, per cui protegge dalla propagazione dell'incendio anche le connessioni metalliche eventualmente presenti e le linee impiantistiche.
La bassa conducibilità termica non è da trascurare se si pensa che grazie a essa l'incendio viene anche circoscritto e si trasmette più lentamente a elementi come tendaggi, tappeti, arredi e simili.
Un altro aspetto da non sottovalutare è poi che nelle case prefabbricate in legno questo materiale è spesso associato ad altri tipi di materiali che vanno a formare le tompagnature e i sistemi di isolamento.
Nella maggior parte dei casi si tratta di materiali spesso di origine organica che accrescono ancora di più la resistenza al fuoco dell'intera struttura così costruita.
Infine, le caratteristiche ignifughe dei materiali che chiudono il sandwich entro cui le strutture lignee sono ingabbiate, rendono ancora più sicure le case in legno prefabbricate.
KAGER-ITALIA è un'azienda italiana che costruisce case in legno la cui resistenza al fuoco è stata certificata da Holz Forschung Austria, la quale ha messo a dura prova tutti gli elementi portanti della tecnologia KAGER, dimostrando che tali strutture resistono ad incendi senza il rischio di collasso.
Le case in legno hanno rispetto al fuoco, dunque, vari vantaggi:
Infine, cosa importante a cui bisogna prestare attenzione è che la struttura delle case di legno abbia delle sezioni adeguate, il che non sempre accade perché spesso si tende a realizzare costruzioni con pareti sempre più sottili, pregiudicando la resistenza al fuoco delle stesse.
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