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I pavimenti in microcemento sono una soluzione innovativa per ottenere superfici moderne, continue e resistenti senza dover affrontare demolizioni.
Cucina con pavimento in microcemento - Foto Sora
Con uno spessore di pochi millimetri, possono essere applicati su piastrelle, massetti o marmo già esistenti, adattandosi sia a case private sia ad ambienti commerciali.
I punti di forza principali sono l’assenza di fughe, la facilità di pulizia, l’impermeabilità e la resistenza all’usura quotidiana, caratteristiche che li rendono ideali in cucine, bagni e zone ad alto passaggio.
Esistono però anche alcuni aspetti negativi da considerare: il supporto deve essere stabile, la protezione va rinnovata periodicamente e il costo al metro quadrato è più alto rispetto a rivestimenti economici.
Grazie alla varietà di tipologie e finiture disponibili, il microcemento offre ampie possibilità di personalizzazione estetica.
Uno dei motivi per cui il microcemento viene apprezzato è la combinazione di vantaggi pratici ed estetici che offre.
Bagno con pavimento in microcemento - Foto Sora
La superficie continua elimina completamente le fughe, rendendo gli ambienti più omogenei e semplici da pulire, qualità particolarmente apprezzata in spazi come cucine e bagni.
Il ridotto spessore del materiale, appena pochi millimetri, permette di rinnovare i pavimenti senza dover intervenire su porte o infissi già presenti.
A questo si aggiunge la sua elevata capacità di adesione, che consente di applicarlo su supporti molto diversi tra loro, dal gres al legno fino al cartongesso.
Se trattato con una corretta sigillatura, il microcemento diventa impermeabile e quindi adatto anche a superfici esposte all’acqua, come docce, piani cucina e rivestimenti verticali.
Infine, si distingue per la resistenza all’usura quotidiana: non teme graffi, urti, sbalzi termici né l’azione dei comuni detergenti domestici.
Nonostante i numerosi vantaggi, il microcemento presenta anche alcuni aspetti da valutare prima di sceglierlo.
Salotto con pavimento in microcemento - Foto Sora
Trattandosi di un materiale molto sottile, è fondamentale che il supporto su cui viene applicato sia stabile: eventuali movimenti o crepe del fondo possono riflettersi sulla superficie finale.
Quanto alla resistenza, il microcemento come detto, sopporta bene l’usura quotidiana e i piccoli graffi superficiali, tipici di un normale utilizzo domestico, tuttavia, non è immune da danni più seri: urti violenti, graffi profondi o il trascinamento di mobili senza protezioni possono segnare la superficie, soprattutto se la sigillatura non viene eseguita o mantenuta correttamente.
Un altro limite riguarda la manutenzione: la protezione va rinnovata periodicamente, in genere ogni 2–3 anni nelle zone più sollecitate.
Infine, i costi non sempre sono contenuti, poiché il prezzo al metro quadrato può risultare superiore rispetto a rivestimenti economici come laminato o piastrelle di fascia bassa.
Grazie alla sua grande versatilità, il microcemento può essere applicato in contesti molto diversi, trasformando ambienti interni ed esterni con un’unica soluzione continua.
Scala in microcemento - Foto Sora
Nei pavimenti e rivestimenti interni è particolarmente apprezzato in soggiorni, cucine e bagni, dove dona un aspetto moderno e uniforme. All’esterno trova spazio su terrazze e balconi, resistendo bene agli agenti atmosferici.
Non mancano applicazioni più creative, come scale, pareti, camini o mobili su misura, che con la finitura spatolata acquistano un carattere unico.
Anche negli ambienti più funzionali, come docce walk-in, lavabi e top cucina, il microcemento rappresenta un’alternativa elegante e contemporanea alle classiche piastrelle.
Non esiste un solo tipo di microcemento.
I più comuni sono:
Questa gamma di soluzioni consente di scegliere il prodotto più adatto in base al contesto, combinando funzionalità e resa estetica.
La posa del microcemento deve essere eseguita da personale specializzato.
Le fasi principali sono:
Il ciclo completo dura mediamente 4–5 giorni, a seconda delle condizioni ambientali e della superficie da trattare.
La manutenzione del microcemento è semplice ma richiede alcune attenzioni per mantenerne inalterata la resa estetica nel tempo.
Posa di un pavimento in microcemento - Foto Sora
Per la pulizia quotidiana è sufficiente utilizzare detergenti neutri e non abrasivi, che rimuovono lo sporco senza compromettere la superficie.
Sono invece da evitare cere e prodotti lucidanti, poiché potrebbero creare aloni o alterare l’aspetto naturale del rivestimento.
Un aspetto importante riguarda la protezione sigillante: in ambienti molto frequentati o sottoposti a usura intensa, è consigliabile rinnovarla ogni due o tre anni.
Con queste piccole precauzioni, il microcemento mantiene a lungo le sue caratteristiche di resistenza ed eleganza.
La tabella seguente mette a confronto il microcemento con le piastrelle, evidenziandone le principali differenze:
Caratteristica | Microcemento | Piastrelle |
Aspetto estetito | Continuo, moderno | Modulato, Tradizionale |
Finiture | Infinite personalizzazioni | Standard predefiniti |
Spessore | 2 -3 mm | 8 - 10 mm |
Manutenzione | Facile, senza fughe | Fughe soggette a sporco |
Costo al m2 | medio alto | Variabile, medio |
Applicazione | Su supporto esistente | Richiede demolizione |
Come si nota, il microcemento si distingue per la finitura continua e moderna, ideale per chi cerca uno stile contemporaneo e senza fughe, mentre le piastrelle restano una scelta più classica e variabile nei costi.
La decisione finale dipende dalle esigenze specifiche di progetto e dal risultato estetico desiderato.
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