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Stiamo iniziando una ristrutturazione e non abbiamo proprio voglia di demolire tutta la pavimentazione per rinnovarla?
Un'alternativa valida sono i pavimenti in resina, un tempo associati solo ad ambiti commerciali e industriali per la loro resistenza meccanica e chimica e ad ambienti sanitari perché igienici, ma che nel tempo si sono fatti largo anche tra le soluzioni impiegate in ambito residenziale per i numerosi vantaggi offerti e di cui parleremo nel seguito.
É una soluzione applicabile anche con il fai da te, perché relativamente semplice, ma sicuramente per avere risultati ottimali è sempre bene affidarsi a professionisti del settore, che ci aiuteranno a portare alla massima espressione tecnica ed estetica le resine.
I vantaggi offerti da questa tecnologia sono molteplici. Innanzitutto, si possono applicare direttamente sul supporto che abbiamo in casa, che sia un massetto nuovo o un pavimento esistente nei vari materiali possibili, legno, cotto, cartongesso, ceramica o altro.
In secondo luogo, si evitano demolizioni e smaltimenti dei materiali di risulta, riducendo in questo modo i costi.
Un altro vantaggio che riduce i costi è che non si devono modificare le finiture, arredi, sanitari, infissi, dal momento che lo spessore finale della resina applicata è molto ridotto; esso, infatti, si aggira intorno ai 2-3 mm.
Le resine sono, inoltre, igieniche, resistenti all'acqua, adattabili a tutte le condizioni, assolutamente personalizzabile sia come materiali sia come colori e finiture, come vedremo in seguito, ma ancora, essendo prive di fughe e idrorepellenti, sono facilmente lavabili.
Importantissimo poi è considerare i fattori salute e ambiente.
Le resine, infatti, sono atossiche e ne esistono in commercio di ecologiche, costituite da materiali a basso impatto ambientale.
Un pavimento in resina, inoltre, ha tempi di posa molto rapidi, per cui essi offrono anche il vantaggio di vedere i risultati molto prima di un pavimento tradizionale.
Infine, non meno importante è sapere che la resina ha un ottimo comportamento termico, per cui trattiene il calore e ci consente anche un risparmio energetico.
Ci sono poi i difetti di un pavimento in resina.
In primis, se il pavimento non è stato posato adeguatamente o è stato posato su un sottofondo non ben preparato, esso può essere soggetto a crepe e fessure, ma la buona notizia è che i pavimenti in resina sono facilmente manutenibili, in quanto se si dovessero rovinare in alcuni punti, si potrebbe intervenire localmente senza doverli rifare tutti da capo.
Certamente non si interverrà su piccoli graffi, cui comunque il pavimento in resina è soggetto, soprattutto nel caso di finiture lucide, ma si può ovviare coprendo con tappeti o decidendo per una finitura diversa nelle zone soggette a maggiore calpestio.
Un ulteriore difetto del pavimento in resina è che esso tende a ingiallirsi col tempo, in quanto la resina ha una bassa resistenza ai raggi UV. Per questo inconveniente esistono dei prodotti ad hoc, che rallentano l'invecchiamento, e poi si potrebbe ovviare anche scegliendo una tonalità che in qualche modo contenga anche già in partenza la gamma cromatica del giallo.
Già si è detto che i pavimenti in resina sono stati tradizionalmente impiegati per usi commerciali e industriali. In ambito residenziale questa tecnologia è stata adottata relativamente di recente.
Gli ambienti della casa in cui può essere posato un pavimento in resina sono praticamente tutti.
Avendo un aspetto monolitico, in quanto privo di fughe, esteticamente è molto piacevole un pavimento in resina posato nei living o comunque negli open space, dove accompagna visivamente la sensazione di ampiezza.
Nelle cucine e nei bagni questa soluzione può essere apprezzata per la sua igienicità e facilità di pulizia e può essere adottata anche per i rivestimenti o per rifinire un piano di lavoro per la cucina e la zona lavandino nel bagno.
Un esempio è il sistema decorativo in resina Kromax Srl impiegato anche per personalizzare il top di una cucina.
In commercio ci sono varie tipologie di resine.
Tra queste possiamo elencare innanzitutto le resine epossidiche autolivellanti, che hanno la proprietà di livellarsi sul sottofondo e quindi di garantire un'ottima resistenza agli urti e all'usura.
Un esempio di resina autolivellante è Floortex Glass di Kromax, in cui si possono inglobare anche stampe e oggetti di diverso tipo.
Ci sono poi le soluzioni in metacrilato, che offrono il vantaggio di una posa ultrarapida e di essere molto resistenti chimicamente. A ciò si aggiunge che il metacrilato è un materiale plastico a basso impatto ambientale, i cui scarti vengono reimmessi nella filiera produttiva in quanto raccolti da ditte specializzate e trasformati in altri prodotti.
Si tratta, comunque di un materiale impiegato soprattutto in ambito commerciale e industriale.
Un esempio di questi pavimenti in metacrilato sono quelli prodotti da Kemper System Italia Srl
Linee molto valide sono quelle di Litokol che ha creato un nuovo brand, Spazio Continuo, con il quale l'azienda si lancia nel settore delle pavimentazioni continue, con quattro suddivisioni:
Segnaliamo Spazio metallo, caratterizzato da una finitura metallizzata opaca che dona luminosità ed eleganza agli ambienti.
Ancora, interessanti sono le soluzioni proposte da Errelab Srl
Molto particolari sono le collezioni Pietra Continua e Cemento Seta.
Pietra Continua è una resina dura ad effetto pietra, per la quale è la stesura artigiana a creare ogni volta una finitura diversa, in modo che ogni stesura è unica e irripetibile.
Cemento Seta, invece, riprende la disomogeneità cromatica del cemento, cui si aggiunge l'energia e la luminosità regalate dall'additivo Glitter.
Sempre ERRELAB propone una soluzione per gli esterni. É Spatolato Outdoor, per patii, balconi, terrazzi, camminamenti, marciapiedi e bordo piscina.
Un'altra azienda che proponiamo, ma di sicuro non meno importante è KERAKOLL che ha la sua collezione di resine. In particolare c'è Cementoflex, un pavimento continuo a tre strati, con texture cemento vibrato, che vanta tra le sue proprietà quella di essere ecocompatibile e a bassa proliferazione batterica, basso contenuto di VOC e adatto anche per il riscaldamento a pavimento.
Ci sono, infine, le linee ecologiche ed ecocompatibili.
Tra queste annoveriamo innanzitutto le resine ecologiche di Kromax.
C'è poi Arte Viva con le sue resine biocompatibili.
Un prodotto molto semplice da applicare e valido è anche Biopav di Prochima Srl un prodotto ecologico per la bioarchitettura, VOC free.
Per quanto riguarda la messa in opera, fermo restando che ogni azienda propone dei prodotti con delle caratteristiche peculiari che necessitano di attenzioni differenti, in linea di massima si può dire quanto segue.
Innanzitutto bisogna fare attenzione all'ambiente in cui si posa la resina, perché un fattore molto importante è l'umidità, da non sottovalutare mai, in quanto causa delle crepe e degli altri segni di ammaloramento.
Essa può derivare tra l'altro anche da una scarsa stagionatura del sottofondo, se questo è di nuova realizzazione. L'umidità residua nel caso di una resina non permeabile al vapore non deve superare il 4%, mentre nel caso di una resina permeabile si può arrivare anche al 7%.
Bisogna dunque preparare il fondo, livellandolo e rendendolo regolare, facendosi aiutare anche dall'uso di prodotti rasanti e autolivellanti. Si stende uno strato di primer, costituito da una resina epossidica che rende la superficie più porosa e pronta per accogliere gli strati successivi.
Si aspettano 48 ore, si carteggia e si pulisce la superficie dalla polvere residua.
Successivamente, viene steso uno strato di resina poliuretanica, che dona alla superficie brillantezza, colore e resistenza strutturale e ai graffi.
Infine, viene posto un film protettivo, trasparente o colorato a secondo delle esigenze e degli effetti che si vogliono ottenere.
I costi di un pavimento in resina variano a seconda della tipologia di materiale scelta e di come si vuole posarlo, ossia se fare affidamento su se stessi o affidarsi ad un professionista del settore.
In alcuni casi, considerando l'intera economia dei lavori da effettuare – demolizioni, smaltimenti, modifiche delle finiture interne e quant'altro – scegliere un pavimento in resina è una soluzione molto più economica rispetto al rifacimento dell'intera pavimentazione. Stessa cosa vale anche se si parla di rivestimenti.
In linea di massima un pavimento in resina può costare in media dai 70 ai 120 euro al mq, cui vanno aggiunti i costi della manodopera specializzata.
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