Questo sito utilizza cookie tecnici per annunci non profilati sulla tua esperienza di navigazione e cookie di terze parti per mostrarti invece annunci personalizzati in linea con le tue preferenze di navigazione. Per conoscere quali annunci di terze parti sono visibili sulle nostre pagine leggi l'informativa. Per negare il consenso dei soli cookie relativi alla profilazione clicca qui. Puoi invece acconsentire all'utilizzo dei cookie personalizzati accettando questa informativa. |
ACCETTA |
|
Le pavimentazioni esterne di percorsi pedonali hanno la funzione pratica di dare una copertura calpestabile in zone altrimenti difficilmente percorribili senza adeguate precauzioni o calzature particolari.
Hanno anche una funzione estetica di indicatori di percorso per cui non è sufficiente pulire la zona in questione e ricoprirla poi di materiali qualunque purché economici, drenanti e dalla posa facile.
I materiali più adatti allo scopo sono quelli naturali, primi fra tutti piastrelle e blocchi di tufo, mattoni in tufo per sottolineare lateralmente i percorsi e le aiuole, e altri elementi, sempre a base di pietra di tufo, materiale che si trova facilmente in tutte le zone e con varie colorazioni caratterizzanti la provenienza.
La scelta dell'uno o dell'altro prodotto va fatta considerando sia l'impatto estetico che si vuole ottenere in base al contesto architettonico, sia la storia dei materiali utilizzati nella zona per dare continuità, magari innovando in tecnologia ma senza stravolgere.
Consideriamo anche che alcuni di questi percorsi intercettano piazze, piazzali, piccole aree di incrocio con altri percorsi o aree di verde, per cui si tratta, alla fine, di vere e proprie progettazioni con tanto di valutazione e studio dei materiali.
Questo tipo di pavimentazioni, quando fatta con piastrelle o blocchi di tufo, è realizzata con posa a mano, anche perché spesso si utilizzano elementi irregolari.
Inoltre succede a volte che questi percorsi nati come pedonali debbano essere anche percorribili da automobili.
Ecco il motivo per cui la loro posa deve essere garantita a regola d'arte da personale altamente qualificato così come la fattura stessa e la composizione degli elementi da assemblare devono essere a prova di sollecitazioni multiple e di vario genere.
I materiali più adatti per pavimentare questi percorsi sono senz'altro quelli naturali e abbiamo già indicato il tufo come materiale principe, in tante varianti a seconda della destinazione d'uso della pavimentazione e della situazione del sottofondo esistente.
Sì perché il sottofondo potrebbe non essere mai stato trattato e quindi bisogna analizzare il tipo di terreno a disposizione, oppure già trattato e composto da materiali di varia natura che si possono sfruttare se idonei o demolire se inadatti allo scopo.
In ogni caso bisogna valutare bene lo spessore di risulta da ricavarne, in base allo spessore degli elementi della pavimentazione da alloggiarvi.
La pavimentazione in battuto di tufo, in alternativa a quella in blocchi di tufo, è un tipo di pavimentazione naturale permeabile, con l'indubbio vantaggio di drenare tutti i liquidi e soprattutto le acque meteoriche impedendo allagamenti e fenomeni di accumulo superficiale che possano in qualche modo causare incidenti.
Come tutti gli interventi in edilizia, la sua realizzazione non va improvvisata ma bisogna affidarsi a maestranze qualificate che assicurino lavori di assemblaggio e posa a regola d'arte e materiali garantiti. Non basta l'affermazione che siano materiali di origine naturale.
Nel caso del tufo, lo si può definire un materiale idoneo ad essere utilizzato sia come componente unica sotto forma di blocchi di tufo, mattoni di tufo o elementi irregolari per muri e aiuole di tufo, sia come componente base dell'impasto per realizzare la malta nel battuto di tufo.
Secondo le linee guida del C.R.&R.C., Centro Restauro Recupero Campano, la definizione del Battuto ZL è quella di una malta predosata a base di due componenti:
- Zeolite (componente Z) in curva granulometrica da 0 a 8 mm
- Calce idraulica pozzolanica (componente L) risultante dalla reazione tra zeoliti e calce aerea, in una combinazione tale che il processo mantenga un'alta reattività nel tempo, con l'aggiunta di additivi nobilitanti per ottimizzare le prestazioni del prodotto finale.
Sono proprio queste caratteristiche che rendono il battuto di tufo idoneo a svariati impieghi: dai massetti pedonabili alle aree carrabili, per realizzare piazze, viali, passi montani e percorsi ecologici.
Battuto ZL si applica perfettamente su supporti quali calcestruzzo, pietre calcaree e lapilli o granulati vari, sempre mantenendo le caratteristiche ottimali di adesione e stabilità.
Impiegato per aree pedonabili e/o carrabili, il battuto di tufo ZL segue un preciso protocollo applicativo che parte dalla preparazione del sottofondo che deve avere quale requisito indispensabile l'alta permeabilità.
Gli stabilizzanti impiegati saranno quindi drenanti a natura calcarea o con lapilli, per un composto totale compattato e per uno spessore di almeno 30 cm. Nel caso di zone carrabili va inserita una rete di armatura in fibra di vetro AR mentre le campiture di 10/15 mq sono delimitate da conci di tufo come giunti.
La miscelazione dei materiali per il battuto di tufo ZL avviene in sito e secondo le proporzioni dettate dall'azienda. Il composto finale viene steso per spessori come da progetto esecutivo, in genere 10 cm.
Il materiale premiscelato viene gettato all'interno delle campiture mediante vibrofinitrice e successivamente costipato con macchinari idonei a seconda della natura del battuto, comunque assicurando una densità finale pari ad almeno il 90% o 95% rispetto a quella massima di laboratorio.
Un altro punto di riferimento per la produzione e messa in opera di battuti di tufo o lapillo e cocciopesto è l'azienda Zeocalce, da anni in collaborazione con l'agenzia Lancellotti Restauro per realizzare interventi di restauro di varia natura.
Da questo sodalizio vi propongo alcune immagini ad illustrare il procedimento per la realizzazione di percorsi in battuto di tufo in interessanti contesti storici come la Reggia Borbonica di Portici l'area archeologica di Cuma.
Un altro esempio di applicazione del battuto di tufo è la realizzazione di marciapiedi drenanti. Anche di queste opere vi propongo delle immagini dal repertorio dell'agenzia riferite all'uso del battuto di tufo di Zeocalce, armato con Zeoarmatura per realizzare i cosiddetti marciapiedi della pioggia (cit.lancellottirestauro.com).
Le pavimentazioni carrabili in tufo possono facilmente essere realizzate anche con blocchi di tufo sagomati grossolanamente come delle piastrelle.
Sono quelle che troviamo comunemente nelle pavimentazioni per esterno delle abitazioni, nei giardini e nei piazzali, e si realizzano senza base in cemento.
I blocchi di tufo per queste pavimentazioni, realizzabili anche in fai da te, sono in vari colori, i più comuni sono il marrone, il giallo, il grigio e il nero.
Disponibili per l'acquisto online direttamente dal produttore, le piastrelle in tufo di Tufo Etrusco S.r.l. sono adatte per zone carrabili, aree attrezzate e piazzali. I colori naturali rendono l'inserimento facile, dal punto di vista estetico, in qualsiasi contesto.
In lastrame pedonale di tufo in vari colori si possono realizzare pavimentazioni pedonali per giardini pubblici e privati, le forme irregolari lo rendono perfetto per contesti rustici di ville padronali o percorsi di giardini in centri storici. In vendita online al costo di 135 € per un pallet da 16 mq.
Sempre da realizzare in fai da te il vialetto in tufo composto da piastrelle diamantate in tufo giallo-grigio e cordoli a toro in tufo giallo. Si tratta di una soluzione semplice da realizzare per accessi privati, funzionali allo scopo ed esteticamente accattivanti.
Il vialetto in tufo è acquistabile online al costo di 260 € per un pallet da 8 metri lineari di vialetto largo 122 cm compreso il cordolo.
|
||
REGISTRATI COME UTENTE 343.469 Utenti Registrati |
Notizie che trattano Pavimentazioni in battuto di tufo che potrebbero interessarti
|
Mattoncini tufo fai-da-teFai da te Muratura - Recuperare e riutilizzare elementi in tufo provenienti da edifici antichi ristrutturati può produrre interessanti nuovi elementi decorativi e di richiamo della memoria. |
Quali sono gli incentivi per la pavimentazione esterna?Detrazioni e agevolazioni fiscali - Che tipo di incentivi statali italiani possono essere richiesti nelle ipotesi di rinnovamento o di ristrutturazione della pavimentazione esterna di un immobile? |
Murature a rischioRistrutturare Casa - Come risanare vecchie murature con problemi di integrità strutturale. Risanare murature dopo il crollo. |
Edifici in tufo ed acciaioRistrutturare Casa - Le proroghe del Piano Casa, attraverso le leggi regionali, rendono possibili incrementi fino al 30% del volume degli edifici esistenti soggetti a ristrutturazione. |
Come realizzare aiuole in giardinoSistemazione esterna - Come realizzare aiuole in giardino: aiuole fiorite delimitate da mattoni in tufo o informali aiuole create con sassi e pietre, in perfetta coesione con la natura |
Acciaio e cemento armatoRistrutturare Casa - Da molti anni l'acciaio costituisce un'alternativa rapida ed economica al cemento armato, per la realizzazione di nuovi edifici o la loro ristrutturazione. |
Terrazzamenti in giardinoSistemazione esterna - Progettare un giardino non è una cosa difficile, se si ha a che fare con dei dislivelli allora è possibile utilizzare i terrazzamenti, sia come aiuole che come percorsi. |
Recupero di una vecchia pavimentazione esternaRistrutturare Casa - Una semplice procedura per recuperare una vecchia pavimentazione. |
Risanamento e protezione murature di tufoFacciate e pareti - Risanare e proteggere dal degrado murature di tufo intonacate e faccia a vista, attraverso l'impiego di procedure di consolidamento e protezione della muratura |
Buonasera a tutti,abbiamo una casa di campagna nell'alto Salento fatta quasi tutta con doppio tufo da 20 cm più intercapedine da 10 cm (totale spessore muro 20+10+20).Casa... |
Buongiorno a tutti, come da oggetto, vorrei mettere la staffa per la tv in cameretta, quinidi TV max 32", su un puro divisorio di circa 10cm in tufo.ci possono essere problemi di... |
Ciao a tutti,Ho intenzione di realizzare un pergolato (non so se questo sia il termine corretto) per ricoprire una veranda (villetta unifamiliare in zona agro). Sono già... |
Salve devo realizzare una pavimentazione esterna su un area ancora non pavimentata, sapete se ci sono detrazioni fiscali quali lo sconto in fattura 50%?Allo stesso tempo dovrei... |
Buonasera,il mio Vicino ha realizzato una pavimentazione in Cemento e Piastrelle nel suo Giardino.Sotto quella pavimentazione che sino a oggi non è mai esistita passano i... |