Metodologie per il calcolo degli onorari in base al tipo di lavoro affidato al professionista.
Quanto potrebbe chiedere per un lavoro un architetto o un ingegnere?
Il D.L. Bersani del 2006 ha abrogato le normative inerenti le tariffe obbligatorie fisse o minime per alcune categorie professionali, ivi compresi architetti e ingegneri.
La normativa precedentemente in vigore è divenuta, così, una sorta di guida indicativa. I professionisti sono liberi di applicare sconti e i clienti hanno la possibilità di negoziare sulla parcella.
Esistono vari modi per la determinazione di un onorario, che spesso dipendono dal tipo di lavoro richiesto al progettista.
Nel caso di opere edilizie, spesso si effettua il calcolo dell'onorario a percentuale. Ci sono delle tabelle di riferimento che determinano la parcella in ragione dell'importo stimato delle opere, della classe e della categoria di intervento. Queste percentuali possono essere maggiorate nel caso in cui il professionista non sia incaricato della totalità dell'opera (ad esempio quando gli si affida solo la progettazione preliminare o solo la direzione lavori), in casi di urgenza o di particolare disagio.
Ci sono poi gli onorari a quantità, che si determinano in base all'unità di misura. Questo tipo di calcolo è abbastanza diffuso nel campo del design. Il compenso può essere quindi calcolato sul numero di pezzi prodotti o venduti.
Gli onorari a vacazione sono invece quelli determinati in ragione del tempo impiegato. Ci sono indicazioni sul compenso orario per il professionista (57,00 euro), per gli aiuti iscritti all'albo (29,00 euro) e per ogni altro aiuto di concetto. I lavori che possono rientrare in questo tipo di calcolo sono i rilievi, gli incontri con autorità, amministrazioni e confinanti, il tempo impiegato per eventuali viaggi, gli studi preliminari, il progetto dell'arredo e altro ancora.
Ci sono infine gli onorari a discrezione. In questa categoria rientrano tutte quelle prestazioni non quantificabili con le precedenti modalità. Pensiamo ad esempio alle consulenze o all'interpretazione di leggi e regolamenti.
Come indicazione di carattere generale, quando si effettuano opere di ristrutturazione o di nuova costruzione, è probabile che l'incarico professionale venga determinato in parte a percentuale ed in parte a vacazione. Infatti, alcuni lavori, come i rilievi, gli studi preliminari e i rapporti con la pubblica amministrazione per l'ottenimento dei permessi, non sono compresi nell'onorario a percentuale e vanno quindi calcolati separatamente.
È bene ribadire che queste modalità di calcolo sono un'utile indicazione per il professionista, ma sono del tutto libere e gli importi negoziabili.
Consiglio di parlare con chiarezza al vostro progettista prima di affidargli il compito. Un professionista serio saprà illustrarvi dettagliatamente le modalità con cui è solito determinare la parcella, effettuando un preventivo in base ai lavori che intendete fare. Ricordate anche di non giocare al massimo ribasso, perché un tecnico preciso che segue i lavori passo passo sarà sempre per voi un grande investimento.