|
Per pannelli solari termici sottovuoto si intende una tipologia di collettori pensata per garantire acqua calda sanitaria in modo efficiente anche quando le condizioni climatiche non sono ideali.
Dettaglio di pannelli solari termici sottovuoto - Foto Getty Images
Rispetto ai sistemi piani tradizionali, questi impianti sfruttano tubi in vetro nei quali viene creato il vuoto, così da ridurre al minimo le dispersioni e mantenere temperature elevate anche durante l'inverno o nelle giornate poco soleggiate.
È proprio questa caratteristica a renderli particolarmente adatti alle abitazioni in zone montane o in quelle che richiedono un apporto continuo di acqua calda durante tutto l'anno.
La loro diffusione crescente è legata alla capacità di assicurare performance stabili, affidabilità e una resa termica superiore rispetto ai collettori convenzionali.
Il principio che rende così efficiente questa tecnologia è la presenza di tubi di vetro a doppia parete al cui interno viene creato il vuoto.
Questa camera isolante riduce quasi a zero le dispersioni termiche per conduzione e convezione, limitando gli scambi con l'esterno e aumentando la capacità del pannello di trattenere il calore.
All'interno dei tubi si trova un fluido termovettore, che assorbe l'energia solare e la trasferisce al circuito idraulico collegato al serbatoio di accumulo.
La presenza del vuoto permette al sistema di mantenere temperature elevate anche quando l'aria è particolarmente fredda, assicurando una continuità di funzionamento che i collettori tradizionali, nelle stesse condizioni, faticano a garantire.
Il confronto tra collettori piani e pannelli solari sottovuoto mette in evidenza approcci diversi alla produzione di acqua calda e permette di capire quale tecnologia sia più adatta alle esigenze dell'abitazione.
Pannelli solari sottovuoto su lastrico solare - Foto Getty Images
I collettori piani rappresentano la soluzione più diffusa e semplice, caratterizzata da costi contenuti, buona robustezza e ridotta necessità di manutenzione.
Sono particolarmente efficaci nei climi temperati e in contesti in cui l'uso del solare termico è prevalentemente stagionale.
I pannelli sottovuoto, invece, offrono un rendimento superiore nei mesi invernali e nelle giornate nuvolose, mantenendo alte prestazioni anche con livelli di radiazione solare ridotti.
Possono inoltre raggiungere temperature più elevate, risultando adatti non solo alla produzione di acqua calda sanitaria ma anche a integrazione di riscaldamento o processi che richiedono temperature di esercizio più importanti.
In pratica, per chi vive in zone fredde o necessita di un impianto performante tutto l'anno trova nei pannelli sottovuoto una soluzione più efficiente, seppur con un investimento iniziale maggiore.
Oltre alla migliore resa in condizioni climatiche difficili, i pannelli sottovuoto presentano diversi punti di forza che ne giustificano la crescente diffusione.
Pannello solare termico sottovuoto - Foto Getty Images
Il primo riguarda la capacità di produrre acqua calda anche con cieli coperti o temperature esterne molto basse, contribuendo alla stabilità dell'impianto in ogni stagione.
Non è raro, infatti, che questi sistemi raggiungano temperature dell'acqua fino a 90 °C, garantendo un'ampia autonomia di utilizzo.
Il vuoto interno ai tubi apporta anche un vantaggio in termini di durabilità, poiché funge da barriera protettiva contro agenti esterni e variazioni di temperatura.
Questo si traduce in un ciclo di vita più lungo rispetto ai collettori tradizionali, accompagnato da un miglior rapporto tra energia prodotta e costi di gestione.
A tutto ciò si aggiunge un fattore di risparmio.
Maggiore efficienza significa minore dipendenza da altre fonti di produzione di acqua calda, con un effetto positivo e stabile sulle spese energetiche nel lungo periodo.
Nonostante i numerosi vantaggi, i pannelli sottovuoto presentano anche alcuni aspetti da valutare con attenzione prima dell'acquisto.
Il più rilevante è sicuramente il costo iniziale, generalmente più alto rispetto ai collettori piani e, in alcuni casi, anche doppio.
Pannello solare termico sottovuoto - Foto Getty Images
Dal punto di vista meccanico, i tubi di vetro devono essere maneggiati con cura e possono risultare più vulnerabili agli urti o a eventi atmosferici estremi come le grandinate.
La manutenzione ordinaria rimane comunque semplice.
È sufficiente verificare periodicamente lo stato del fluido termovettore, controllare la tenuta dei giunti e sostituire il liquido secondo le indicazioni del produttore.
Il prezzo di un impianto con pannelli sottovuoto parte da circa 800–1.000 euro al m² installato, ai quali si devono aggiungere il serbatoio di accumulo, la componentistica e la manodopera.
Pannello solare su edificio - Foto Getty Images
Un impianto completo destinato a un'abitazione può arrivare a costare tra 3.000 e 6.000 euro, variando in base alla superficie captante, alla qualità dei tubi sottovuoto e al sistema di accumulo scelto.
Le agevolazioni fiscali disponibili in Italia permettono però di ridurre sensibilmente l'investimento iniziale.
Il Bonus Casa 50% e le detrazioni dedicate al risparmio energetico consentono di ammortizzare più rapidamente la spesa, rendendo l'adozione di questi sistemi non solo sostenibile ma anche economicamente vantaggiosa nel medio periodo.
Questa tecnologia rappresenta la soluzione ideale per chi necessita di un impianto efficiente durante tutto l'anno e vive in zone caratterizzate da inverni lunghi o temperature rigide.
Sebbene il costo iniziale sia più alto rispetto ai collettori piani, il rendimento superiore nei mesi freddi, la capacità di produrre acqua calda in condizioni difficili e la lunga durata nel tempo rendono i pannelli sottovuoto una scelta affidabile e conveniente.
|
|
|
|
||||
Testata Giornalistica online registrata al Tribunale di Napoli n.19 del 30-03-2005 | ||||
|
Copyright 2025 © MADEX Editore S.r.l. |
||||