Il nuovo testo sugli impianti termici prodotto dall'INAIL ex ISPESL interessa anche i pannelli solari termici.
La nuova raccolta R non poteva trascurare gli impianti a pannelli solari termici, che si stanno diffondendo rapidamente negli ultimi anni, per la riduzione della spesa energetica degli edifici per lo sfruttamento delle risorse di energia naturali e rinnovabili.
Le disposizioni della nuova raccolta R si riferiscono a tutti gli impianti a pannelli solari, per la produzione di acqua calda sanitaria e/o energia termica degli impianti di riscaldamento, con superficie di apertura non inferiore ai 50 metri quadrati e in ogni caso con potenzialità nominale utile complessiva superiore ai 35 kW.
Non sono oggetto di interesse di tali disposizioni della nuova raccolta R gli impianti con fluidi termo vettori, in pressione al primario dell'impianto, con temperatura inferiore ai 110°C in condizioni di funzionamento o stagnazione; non sono inoltre considerati in tali disposizioni gli impianti a pannelli solari ed i relativi dispositivi di sicurezza, certificati CE, che rientrano nell'ambito delle direttive europee 97/23/CEE-PED; similmente le disposizioni in questione non riguardano tutti gli impianti a pannelli solari termici regolati dalle norme vigenti per le attrezzature a pressione.
Nella nuova raccolta R a monte delle disposizioni per i pannelli solari termici, si trovano tutte le definizioni degli elementi e dei termini e della terminologia degli impianti a pannelli solari: per radiazione diretta si intende la radiazione solare che incide direttamente sui pannelli o collettori solari, quella che incide indirettamente è descritta come radiazione indiretta; ad essa si aggiunge la radiazione diffusa e l'unione delle tre definisce la radiazione o irraggiamento globale.
I collettori solari, comunemente detti pannelli sono classificati in tre tipi fondamentali: quelli piani vetrati, quelli non vetrati e quelli a tubi sottovuoto.
Il generatore solare è costituito da uno o più collettori ed è responsabile della captazione delle radiazioni solari e della trasmissione della loro energia, sottoforma di energia termica, al fluido termovettore, acqua e glicole.
In relazione al fluido termovettore si evidenzia che negli impianti per la produzione di acqua calda sanitaria, secondo il D.Lgs. 52/97 è vietato l'uso di sostanze pericolose.
In funzione della località geografica di riferimento e dell'efficienza dei collettori definita dal progettista, si definisce la potenza nominale del generatore solare come la massima energia termica prodotta per unità di tempo, espressa in kW, riferita all'irraggiamento solare globale cui è soggetto il generatore.
La temperatura di stagnazione è la massima temperatura raggiunta dal fluido termovettore nel collettore solare, quando in assenza di prelievo di energia termica degli utilizzatori dell'impianto, l'energia termica captata è pari a quella dispersa; la temperatura di stagnazione deve essere indicata, dai costruttori, sulla scheda tecnica dei collettori.
Per circuito solare si intende l'insieme di tutti i componenti, pannelli, tubi e dispositivi, necessari alla captazione della radiazione solare; tali componenti, inoltre, permettono la conversione della radiazione solare in energia termica.
La temperatura massima ammissibile del circuito solare è la massima temperatura raggiungibile del fluido termovettore secondo la progettazione; tale temperatura, come da progettazione deve essere sopportabile da tutti i dispositivi e componenti dell'impianto.
L'impianto solare identifica l'insieme di tutto quanto descritto, il circuito solare ed il generatore.