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I pannelli in GRC – Glass Reinforced Concrete – sono tra i prodotti più utilizzati all'estero da parte dei principali architetti di fama mondiale, nella realizzazione di alcune tra le più innovative opere di architettura degli ultimi 10 anni; in Italia, allo stato attuale, il mercato delle costruzioni sta cominciando a prendere atto dell'esistenza di questo materiale dalle ampie possibilità, sebbene le tecnologie consolidate di rivestimento abbiano, gioco-forza, ancora ben più ampie quote di mercato.
Il GRC è un impasto cementizio armato con fibre di vetro alcalino resistenti a cui si aggiungono pigmenti coloranti, ove richiesti, e copolimeri acrilici e, generalmente, e si intendono eseguiti con tecnologia Monoskin e/o Sandwich; i componenti sandwich sono costituiti da due pelli in GRC, in inglese appunto Skin, con inserito un materiale coibente leggero, caratterizzati da una superficie interna del pannello già finita (anche se al rustico), una ottima rigidezza in rapporto alla forma senza necessità di struttura irrigidente, inoltre sono usualmente più economici da produrre ed hanno un sistema di aggancio più standardizzato.
Di contro, hanno meno flessibilità di sagomatura e geometrie libere nonché peso maggiore dei pannelli ad uno strato, i cosiddetti Monoskin.
Nel caso dei pannelli Monoskin, essendo questi deputati alla sola funzione di rivestimento perimetrale ma non di isolamento termico dei fabbricati, l'elemento di facciata è costituito da una sola pelle, come dice appunto il nome, realizzabile con tecnologia costruttiva Sprymix o Premix, che ha uno spessore nominale mediamente basso, intorno ai 12-30 mm, sagomato secondo le specifiche di progetto, colorato con pigmenti in pasta e dotato di inserti di ancoraggio metallici, nonché, usualmente, di rinforzi perimetrali e nervature irrigidenti.
Se già i pannelli sandwich in GRC sono particolarmente leggeri, se rapportati ai classici pannelli sandwich prefabbricati in CLS, quelli Monoskin sono particolarmente leggeri e necessitano, perciò, di sistemi di attacco modesti e poco costosi, oltre a permettere la realizzazione di forme architettoniche complesse e particolarmente articolate.
Tra i produttori di pannelli in GRC c'è la GRC System Building Srl, che ha in catalogo due linee di prodotto, denominate Structura e Artis, con le quali è in grado di risolvere tutte le problematiche di natura realizzativa che possono sorgere in fase di studio progettuale; una delle particolarità produttive disponibili è la possibilità di realizzare i pannelli con il principio fotocatalitico TX Active, che effettua un processo di decomposizione delle sostanze organiche ed inorganiche che vengono a contatto con i pannelli, ottenendo il duplice beneficio di un miglioramento della qualità dell'aria nei pressi dei manufatti e di avere superfici di facciata autopulenti e a ridotta manutenzione.
La PIZ Srl, altra ditta produttrice, ha in catalogo l'omonimo sistema di pannellatura per il rivestimento di edifici civili ed industriali, il cui elemento base è un pannello costituito da un paramento in malta cementizia fibrorinforzata modificata accoppiata ad un lastra di materiale isolante, che viene posto in opera mediante fissaggio meccanico su guide in lega leggera. Il pannello Piz è disponibile in sette formati, due a base quadrata e cinque a base rettangolare, con lato orizzontale da min 450mm a max 1350 mm e lato verticale variabile da 450 a 600 mm.
I colori di produzione sono 40, con la possibilità di accoppiare quattro diversi trattamenti superficiali di finitura, nonché la specifica produttiva del pannello PIZ I.S., con l'utilizzo del biossido di titanio, impiegato come principio fotocatalitico, che grazie alla particolarità della superidrofilia indotta permette un rapido ed efficace lavaggio dei pannelli grazie al semplice passaggio della pioggia, accoppiata all'effetto di riduzione degli inquinanti organici.
Per maggiori informazioni consultate anche Gruppo Centro Nord
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