Mancato pagamento IMU: conseguenze per Bonus ristrutturazioni e Superbonus

Quali sono i documenti da conservare per poter beneficiare del Bonus ristrutturazioni e del Superbonus 110? La ricevuta di pagamento Imu in quali casi è richiesta?
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Pagamento Imu e bonus casa


Per poter beneficiare del Bonus ristrutturazioni, la detrazione fiscale pari al 50% delle spese sostenute per interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio, è necessario fornire la documentazione che attesti l'avvenuto pagamento dell'Imu sull'immobile oggetto dei lavori.

pagamento Imu e Superbonus 110%
Ci chiediamo se lo stesso adempimento sia necessario per ottenere il riconoscimento del Superbonus 110% introdotto dal Decreto Rilancio per il miglioramento dell'effecienza energetica degli immobili.

In questo articolo esamineremo quella che è la documentazione indispensabile da conservare per poter accedere ai suddetti benefici fiscali.


Niente bonus ristrutturazioni se l'Imu non è stata pagata


Nessun Bonus ristrutturazioni verrà riconosciuto in caso di lavori di riqualificazione del patrimonio edilizio se non si è in regola con il versamento dell'Imu, l'imposta municipale unica che si deve pagare in due rate annuali.

Imu e bonus ristrutturazioni
Sulla base di quanto riportato dall'Agenzia delle Entrata nella Guida al Bonus ristrutturazioni ultimo aggiornamento disponibile, per poter portare in detrazione il 50% delle spese sostenute nel corso del periodo di imposta precedente, occorre conservare determinati documenti attestanti il rispetto dei requisiti richiesti.

In sede di controllo della dichiarazione dei redditi, tali documenti dovranno essere esibiti all'Amministrazione finanziaria. Vediamoli insieme.


I documenti da conservare per accedere al Bonus ristrutturazioni


Al fine di ottenere il riconoscimento del Bonus ristrutturazioni è necessario conservare i documenti indicati nel Provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate del 2 novembre 2011.

Superbonus 110% e documenti da conservare
Per quanto concerne il pagamento dei lavori, dovranno essere conservati:

  • la ricevuta del bonifico bancario o postale. Attenzione a non intestare la ricevuta del bonifico a persona diversa da quella che richiederà la detrazione fiscale, onde evitare la perdita del beneficio;

  • le fatture e le ricevute relative alle spese sostenute per l'esecuzione dei lavori.

Altri documenti da conservare sono:

  • la domanda di accatastamento, qualora l'immobile non risulti ancora censito;

  • la ricevuta dell'avvenuto pagamento dell'IMU qualora si tratti di un immobile per il quale è dovuta. Si ricorda che il pagamento può avvenire mediante il modello F24, online o tramite intermediari finanziari;

  • la delibera assembleare con la quale viene votata l'esecuzione dei lavori, unitamente alla tabella millesimale di ripartizione delle spese per i relativi interventi;

  • il consenso alla realizzazione dei lavori prestato dal possessore dell'immobile, nel caso in cui a sostenere le spese per l'intervento sia il detentore dell'immobile, se diverso dal familiare convivente;

  • i titoli abilitativi necessari per l'esecuzione dei lavori in base alla legislazione vigente a seconda dei lavori effettuati, come concessioni e autorizzazioni, ecc. Nel caso in cui l'abilitazione amministrativa non sia richiesta, sarà necessario produrre una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà nella quale si dovrà riportare la data di inizio dei lavori e attestare che i lavori eseguiti rientrino tra quelli agevolabili.

Infine, per evitare di incorrere nella perdita della detrazione fiscale e nel conseguente recupero delle somme rimborsate, è necessario, ove richiesto, effettuare la comunicazione dei lavori all'ASL competente.

I documenti per i lavori in condominio


Qual è la documentazione necessaria nel caso in cui i lavori siano effettuati sulle parti comuni di stabile condominiale?

Il contribuente, al posto della documentazione menzionata dovrà procurarsi una certificazione rilasciata dall'amministratore di condominio, in cui lo stesso debba indicare la somma da portare in detrazione e attestare l'adempimento degli obblighi su di lui gravanti per la fruizione del bonus fiscale.


In conclusione


Dall'esame sopra effettuato in merito alla documentazione che l'Agenzia delle Entrate ha riportato nella Guida fiscale, per quanto concerne il Bonus ristrutturazioni, la conservazione delle ricevute di pagamento dell'IMU, qualora sia dovuta, figura tra gli obblighi cui adempiere affinché il contribuente possa aver diritto alla detrazione del 50%.

Di conseguenza la mancata disponibilità degli stessi, per omesso versamento del saldo o dell'acconto, possono implicare la decadenza dal beneficio.


Mancato pagamento dell'IMU: si perde il diritto al Superbonus 110%?


In base ai chiarimenti effettuati dall'Agenzia delle Entrate, con la circolare 20/E del 2020, anche per accedere al Superbonus 110% sono necessari gli adempimenti ordinariamente previsti per il bonus relativo agli interventi di recupero del patrimonio edilizio.

Per quanto concerne la documentazione da conservare, per il riconoscimento della maxi detrazione, il contribuente deve conservare:

  • le fatture o le ricevute fiscali comprovanti le spese effettivamente sostenute per la realizzazione degli interventi e la ricevuta del bonifico bancario, ovvero del bonifico postale, attraverso il quale è stato effettuato il pagamento;

  • la dichiarazione del proprietario di consenso all'esecuzione dei lavori se gli stessi sono effettuati dal detentore (inquilino o comodatario) dell'immobile;

  • copia della delibera assembleare e della tabella millesimale di ripartizione delle spese nel caso in cui gli interventi sono effettuati su parti comuni degli edifici.


Tale documentazione può essere sostituita dalla certificazione rilasciata dall'amministratore del condominio.


Le asseverazioni dei requisiti tecnici e della congruità delle spese


È necessario, altresì, conservare una copia dell'asseverazione trasmessa all'ENEA per gli interventi di efficientamento energetico, nonché, per gli interventi antisismici, da parte di un tecnico professionista abilitato.

Nel caso in cui il contribuente abbia optato per la cessione del credito o per lo sconto in fattura, è altresì necessario il rilascio del visto di conformità dal parte del commercialista o consulente del lavoro.


Imu: differenze tra superbonus e bonus ristrutturazioni


Sulla base delle indicazioni dell'Agenzia delle Entrate, ai fini della fruizione del Superbonus 110%, non è richiesta l'esibizione della ricevuta di pagamento dell'Imu dovuta sull'immobile oggetto dei lavori agevolati.

La detrazione è prevista a prescindere dal fatto che il contribuente abbia o meno delle pendenze con il fisco.

Se dunque ai fini del bonus ristrutturazione la ricevuta di pagamento dell'Imu costituisce la prova dell'esistenza dell'immobile sul quale verranno effettuati i lavori, non alla stessa conclusione si deve giungere in tema di Superbonus 110%.

A confermare quanto sopra la circolare 30/E del 2020 nella quale la ricevuta del pagamento Imu continua a non essere menzionata in caso di Superbonus 110%.

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Alert Commenti
  • Raffaella
    Raffaella
    Mercoledì 4 Maggio 2022, alle ore 11:44
    È possibile mettersi in regola con il versamento dell'imu anche dopo la richiesta del superbonus?
    rispondi al commento
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