Detrazione 50% e 65% per lavori e pagamenti effettuati in più anni

Quando si eseguono lavori che durano per più anni, le date di pagamento sono fondamentali per l'inserimento delle detrazioni nella dichiarazione dei redditi.
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Lavori eseguiti a cavallo di due o più anni


Spesso capita che lavori di ristrutturazione o di risparmio energetico per i quali si intende beneficiare delle detrazioni fiscali vengano eseguiti per una parte in un anno solare e per la parte restante nell'anno successivo.

Ad esempio, possono cominciare a ottobre e finire a febbraio.

Come ci si comporta in questi casi in merito alle detrazioni fiscali?

Lavori a cavallo di due anni detrazioniLavori a cavallo di due anni detrazioni - Getty Images

Per capirlo sarà utile fare discorsi separati per la detrazione sulle ristrutturazioni edilizie e per la detrazione sul risparmio energetico.


Detrazione per lavori e pagamenti a cavallo di due anni


Il riferimento principale ai fini della detrazione fiscale sulle ristrutturazioni edilizie è la data dei pagamenti. Escludiamo quindi la data di presentazione della pratica edilizia, la data di emissione delle fatture e concentriamoci quindi solo sui pagamenti.

Pagamenti detrazioni fiscali
Quando si esegue un lavoro a cavallo di due anni, si devono prendere in considerazione le date di tutti i pagamenti effettuati, come ad esempio i diritti pagati per la presentazione della pratica edilizia, gli oneri di urbanizzazione, le spese professionali (progettista, direttore lavori, termotecnico, coordinatore per la sicurezza, certificatore energetico, etc), le spese per l'esecuzione delle opere.

Si dovranno poi separare le spese effettuate nel primo anno dei lavori dalle spese dell'anno successivo. Le prime potranno essere portate in detrazione già a partire dalla prima dichiarazione dei redditi utile, mentre le seconde slitteranno alla dichiarazione dei redditi dell'anno successivo.

Facciamo un esempio:

Eseguo un intervento di manutenzione straordinaria del bagno, comprensivo di rifacimento dell'impianto sanitario ed elettrico. L'intervento può beneficiare della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie.

Ristrutturazione bagno detrazioni - foto Getty ImagesRistrutturazione bagno detrazioni - foto Getty Images

Una parte dei lavori viene pagata tra novembre e dicembre 2023, mentre la parte restante tra gennaio e febbraio 2024.

In questo caso le spese effettuate nel 2023 potranno essere inserite nella dichiarazione dei redditi ai fini della detrazione fiscale già a partire dalla dichiarazione che si presenterà nel 2024.
Invece le spese sostenute nel 2024 slitteranno alla dichiarazione dei redditi successiva del 2025.

Poiché la detrazione va ripartita in 10 rate annuali di pari importo, le prime spese saranno portate in detrazione tra il 2024 e il 2034, mente le seconde tra il 2025 e il 2035.


Detrazione risparmio energetico a cavallo di due anni


Con riferimento alla detrazione sul risparmio energetico (o ecobonus), le date dei pagamenti continuano a ricoprire un ruolo fondamentale, funzionando esattamente come prima descritto per la detrazione sulle ristrutturazioni edilizie.

Inoltre, per la detrazione sul risparmio energetico è importante un'altra data, quella di fine lavori, perché entro 90 giorni da questa data deve essere inviata la cosiddetta comunicazione ENEA (adempimento non previsto per la detrazione sulle ristrutturazioni edilizie).


Le date dei pagamenti sono importanti per capire in quale dichiarazione dei redditi cominciare a inserire le spese da detrarre, mentre la data di fine lavori è importate per un adempimento burocratico (comunicazione ENEA) sempre legato alla detrazione sul risparmio energetico.

Facciamo un esempio su come gestire dei lavori e pagamenti effettuati a cavallo di due anni:

Decido di isolare il tetto della mia abitazione, eseguo le opere fra dicembre 2023 e gennaio 2024, concludendo i lavori esattamente il 12 gennaio 2024. I pagamenti vengono eseguiti in parte nel 2023 e in parte nel 2024.
Detrazione risparmio energetico - foto Getty ImagesDetrazione risparmio energetico - foto Getty Images

Come precedentemente analizzato per la detrazione sulle ristrutturazioni, le spese effettuate nel 2023 possono essere inserite nella dichiarazione dei redditi ai fini delle detrazioni già a partire dalla dichiarazione da presentare nel 2024.
Invece le spese sostenute nel 2024 slitteranno alla dichiarazione dei redditi successiva.

Per quanto riguarda la comunicazione ENEA, bisogna prendere come riferimento la data di fine lavori. Quindi andrà inviata entro 90 giorni dalla fine lavori, ossia, sempre seguendo il nostro esempio, entro il 12 aprile 2024.


Comunicazione ENEA: come individuare il portale corretto


Tornando alla comunicazione ENEA, è importante sapere che ogni anno ENEA (l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) mette a disposizione un portale telematico specifico per l'invio delle pratiche finalizzate alla detrazione sul risparmio energetico.

La data di fine lavori ci permette di individuare quale portale utilizzare.
Per interventi di riqualificazione energetica con fine lavori avvenuta nel 2024 bisogna utilizzare il sito Finanziaria 2024 Enea.

Cosa succede se la percentuale di detrazione cambia a cavallo di due anni


In caso di intervento per il quale è stata modificata la percentuale di detrazione, bisogna sempre individuare le date dei pagamenti.

I pagamenti effettuati entro il 31 dicembre 2023 beneficiano di una percentuale di detrazione pari al 65%, mentre i pagamenti effettuati dal 1° gennaio 2024 beneficiano di una percentuale di detrazione pari al 50%.

Attenzione: restiamo sempre nell'ambito della detrazione sul risparmio energetico, ma applichiamo percentuali di detrazione diverse in base alle date dei pagamenti.

Nella comunicazione Enea, da effettuare entro 90 giorni dalla fine dei lavori di risparmio energetico, bisogna comunicare le spese sostenute per i lavori e le spese professionali; inoltre, c'è un campo apposito in cui va specificato l'importo detraibile.
Sulla base delle considerazioni appena esposte, non sarà difficile calcolare l'importo detraibile corretto.


Cosa accade se un intervento detraibile nel 2023 non lo è più nel 2024


Per quanto riguarda la detrazione sulle ristrutturazioni edilizie, gli interventi detraibili nel 2023 sono allo stesso modo detraibili anche nel 2024.

Non sorgono, quindi, particolari incertezze per il bonus ristrutturazioni.
Il problema si è posto negli anni passati con il "declassamento" di alcune tipologie di intervento che ne hanno limitato il beneficio fiscale avvenuto tra il 2017 ed il 2018.

Come si è risolta la questione in questi casi?

I pagamenti di caldaie a condensazione inferiori alla classe A effettuati entro il 2017 furono detratti regolarmente al 65% con l'ecobonus, in quanto alla data di pagamento l'intervento rientrava nei requisiti richiesti.

Per i pagamenti effettuati nel 2018, invece, non fu più possibile detrarre con l'ecobonus in quanto i requisiti non corrispondevano più a quelli richiesti dalla detrazione sul risparmio energetico.

Detrazioni caldaia - foto Getty ImagesDetrazioni caldaia - foto Getty Images

I pagamenti effettuati nel 2018 per l'intervento citato, pur non potendo più beneficiare dell'ecobonus in alcuna percentuale, poterono tuttavia beneficiare della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie del 50%, poiché in quest'ultima detrazione comprendeva e comprende tutt'ora qualsiasi intervento di miglioramento sull'impianto di riscaldamento, indipendentemente dalla classe di efficienza della caldaia installata.

Per ulteriori dubbi rimando a consulenza personalizzata.

riproduzione riservata
Pagamenti a cavallo fra 55 e 65
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  • Giuseppe 4
    Giuseppe 4
    Sabato 22 Giugno 2024, alle ore 22:31
    Cosa succede alle detrazioni edilizie nel 2025 se i pagamenti di una ristrutturazione sono stati pagati parzialmente nel 2024, visto il cambiamento del massimale?
    Esempio: recupero dal 2024 30mila euro avendone spesi 60mila, ma devo ancora spenderne 40mila nel 2025 per terminare i lavori.
    Secondo le regole del 2025 il massimale dei 48mila è stato già raggiunto nel 2024 e non recupero più nulla, o il massimale (per gli stessi lavori) si azzera e viene ricalcolata la detrazione al 36% su questi 40mila?
    Grazie.
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Giuseppe 4
      Lunedì 24 Giugno 2024, alle ore 12:07
      Nel caso specifico ed in prosecuzione degli interventi preventivati, il tetto di spesa si calcola sull'ultima modifica di legge.
      Per cui avendo già realizzati 60mila euro di lavori e nuovo massimale in vigore è di 48mila euro, non potrà più beneficiare delle detrazioni fiscali eccedenti. 
      Resta nella facoltà del legislatore di fissare un termine perentorio entro il quale andranno completati i lavori iniziati l'anno precedente e prima dell'entrata in vigore del nuovo tetto di spesa.
      Cordiali saluti.
      rispondi al commento
  • Mariangela
    Mariangela
    Sabato 22 Giugno 2024, alle ore 14:14
    Queste detraziini sono ancora in vigore?
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Mariangela
      Sabato 22 Giugno 2024, alle ore 14:47
      Sì, le detrazioni del Bonus Ristrutturazioni del 50% e dell'Ecobonus del 65% sono tutt'ora in vigore fino al 31.12.2024.
      Cordiali saluti.
      rispondi al commento
  • Elisaboscolo
    Elisaboscolo
    Lunedì 4 Novembre 2019, alle ore 23:06
    Buonasera, ho iniziato i lavori di sostituzione infissi a giugno 2018 e sono terminati (insieme alla ristrutturazione) ad agosto 2019. Ho due domande: 1. Dal sito enea se inserisco la data fine lavori mi da errore in quanto deve essere entro il 31.12.2018.. cosa devo fare per fare la comunicazione entro i 90 giorni? 2. Nel caso non riesca a fare la dichiarazione enea entro il termine cosa succede? Come posso recuperare quanto pagato dal momento che i pagamenti sono stati fatti con causale bonifico risparmio energetico e non ristrutturazione edilizia? Grazie 
    rispondi al commento
  • Andrear1
    Andrear1
    Lunedì 10 Giugno 2019, alle ore 18:40
    Ho effetuato i lavori di sostituzione infissi a cavallo tra il 2017 e il 2018.
    Acconto finanziario a dicembre 2017 e inizio e fine lavori tra maggio e luglio 2018.
    Dovrei detrarre il 65% per il 2017 e il 50% per il 2018 (fattura di saldo).
    Problema date: la pratica Enea riporta correttamente gli importi nei rispettivi anni di versamento 2017 e 2018 ma le date di inizio e fine lavori indicano 05/2018 - 07/2018.
    Pratica inviata entro i 90gg da fine lavori.
    rispondi al commento
  • Matildede Vita
    Matildede Vita
    Sabato 13 Ottobre 2018, alle ore 10:58
    Buongiorno avrei bisogno di aiuto ...ho fatto una ristrutturazione importante.lavori iniziati nel 2012e Terminati lugllio 2018chiusura lavori agosto 2018pagamenti per risparmio energetico effettuati nel 2012/2013/2014. Comunicazione all’enea entro 90 giorni dalla chiusura lavori ... Bidogna usare il portale 2017?grazie geazie  
    rispondi al commento
  • Faby1
    Faby1
    Martedì 2 Ottobre 2018, alle ore 14:16
    Ho eseguito dei lavori di manutenzione straordinaria presso il mio appartamento, con SCIA e inizio lavori fatti a marzo 2018, chiusura cantiere luglio 2018.
    Sto installando una termostufa in questi giorni, ho diritto ad usufruire delle detrazioni fiscali per risparmio energetico al 65%? E all'iva al 10%?
    rispondi al commento
  • Nikarobin
    Nikarobin
    Venerdì 18 Maggio 2018, alle ore 16:11
    Buongiorno, ho installato sulla mia casa una schermatura solare ho pagato a dicembre 2017 il 90% del totale e il restante saldo a marzo. Compilando il modulo ENEA del 2018 mi calcola da solo la mia detrazione ma tutto l'importo mi viene calcolato al 50% mentre io appunto una buona parte l'ho pagata nel 2017 appunto per usufuire della detrazione al 65%non so come procedere, grazie a chi mi risponderà
    rispondi al commento
    • Sara.m.
      Sara.m. Nikarobin
      Lunedì 18 Giugno 2018, alle ore 11:17
      Nella comunicazione enea dovrebbe trovare un campo in cui specificare le spese sostenute nel 2017 e quelle sostenute nel 2018
      rispondi al commento
    • Giulio Calleri
      Giulio Calleri Nikarobin
      Giovedì 6 Dicembre 2018, alle ore 23:06
      Ho lo stesso problema come hai risolto?
      rispondi al commento
  • Ma1983
    Ma1983
    Giovedì 17 Maggio 2018, alle ore 16:47
    Ho fatto dei lavori per sostituzione infissi con pagamenti risparmo energetico al 65%(ANNO 2017) e al 50% (ANNO 2018), nel momento che sono andato a fare la detrazione dei redditi 730 la Sig.ra mi ha chiesto la certificazione ENEA che è di obbligo per avere la detrazione.
    Ho sentito la ditta per avere questo certificato e mi hanno risposto che non c'è n'era bisogno perché i lavori sono terminati nel 2018, perciò potevo comunque detrarre le spese dell'anno 2017 (senza il certificato ENEA).
    Mi chiedo ha ragione la Sig.ra del CAAF?
    O la ditta che mi dice che non serve per detrarre le spese 2017?
    rispondi al commento
    • Sara.m.
      Sara.m. Ma1983
      Lunedì 18 Giugno 2018, alle ore 11:18
      Ha ragione la signora del CAAF.
      rispondi al commento
  • Anto4
    Anto4
    Giovedì 10 Maggio 2018, alle ore 00:47
    In fase di ristrutturazione ho pagato tutti i saldi dei lavori entro il 31dicembre 2017 per usufruire della detrazione al 50% per ristrutturazione 65% per efficientamento energetico, su consiglio di ditte e architetto,  non avendo certezza che le agevolazioni sarebbero poi state riconfermare nel 2018.
    Alcuni di questi lavori sono poi stati fatti nel 2018 come risulta dalle varie comunicazioni fatte alla ASL  e dalla chiusura della CILA che verrà fatta nei prossimi giorni.
    Mi è stato detto che questo potrebbe darmi problemi per la detrazione nel 730  perché non ci sarebbe corrispondenza tra date di pagamento e esecuzione dei lavori.
    Chiedo se secondo voi questo è plausibile, o mi sono state date informazioni errate?
    rispondi al commento
    • Sara.m.
      Sara.m. Anto4
      Lunedì 18 Giugno 2018, alle ore 11:22
      Informazioni errate. L'agenzia entrate non ha mai imposto restrizioni tra date dei pagamenti e data di fine lavori. E' ovvio che a buonsenso non debbano intercorrere anni, ma se i pagamenti sono avvenuti tutti entro il 2017 e i lavori sono terminati nel 2018, peraltro con buone giustificazioni (anticipo pagamenti per timore di un mancato rinnovo delle detrazioni), la sua condizione non è affatto a rischio in merito alle detrazioni.
      rispondi al commento
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