Un materiale antico e naturale che si presta, attraverso l'uso della luce, a rendere suggestivi e unici i rivestimenti, i pavimenti e gli elementi decorativi degli spazi interni.
L'onice, varietà di quarzo in masse compatte microcristalline con notevole qualità di durezza, concretizza, nei diversi impieghi dell'architettura contemporanea, la massima espressione della dissoluzione della materia attraverso la luce.
Un esempio illustre della sua applicazione in ambienti interni si trova nelle camere al secondo piano dell'Hotel Puerta America di Madrid, laboratorio di sperimentazione progettuale per diciannove tra i migliori architetti e ingegneri del mondo; qui Norman Foster crea un perfetto santuario urbano scomponendo materiali come il vetro traslucido e l'onice stesso, tagliati in lastre sottilissime, attraverso un gioco di forme geometriche pure attraversate dalla luce, che diventano di volta in volta pareti o superfici orizzontali adibite a scrivania o piano lavabo.
L'architetto giapponese Kengo Kuma riveste invece le facciate del suo edificio per uffici e negozi della Moet Hennessy Louis Vuitton Group con lastre di onice verde del Pakistan, accoppiato a lastre di vetro stratificato, ottenendo l'effetto di sbriciolare la materia e di frammentarla.
Al di là di questi due esempi eccellenti e ai fini dell'impiego dell'onice nella ristrutturazione degli spazi interni è utile compiere un breve excursus sulle caratteristiche del materiale e sulle tecniche di utilizzo.
La RIFE snc, azienda di San Donà di Piave (VE), ci fornisce alcune utili indicazioni in proposito.
La lastra di onice, declinata nelle sue varie tonalità di colore, che vanno dai caldi giallo miele e alabastro, agli intensi rosso vulcano e marrone e ai brillanti verde smeraldo e blu, viene tagliata in lastre molto sottili e applicata a diversi supporti a seconda della sua destinazione d'uso, mantenendo in ogni caso caratteristiche di leggerezza, resistenza e traslucidità.
Lo spessore della lastra varia dai 3-4 mm per la realizzazione di elementi di arredo, quali ripiani di mobili o elementi verticali di piccole dimensioni, agli 8 mm necessari per realizzare, con l'ausilio del vetro stratificato, un pavimento retroilluminato.
Nell'ampia gamma di colorazioni, la In Pietra di Guido Asnaghi e la Stonest, azienda della provincia di Carrara, propongono un onice multicolore molto venato, retroilluminabile, da destinare alla creazione di elementi di piccole dimensioni piuttosto che a superfici estese.
L'azienda Luce di Carrara propone infine un divertente sistema di illuminazione a parete, costituito da dischi di onice in varie gradazioni di colore, montati su un supporto opalino e dotati di un particolare sistema di ancoraggio, componibili liberamente a creare straordinari effetti scenografici.
Per maggiori informazioni è possibile consultare i siti:
www.rifemarmo.com
www.stonest.net