Nuovo libretto caldaia

Il Decreto Milleproroghe di recente approvato ha fatto slittare il termine ultimo per l'adeguamento dei libretti di impianto, fissandolo al 31 dicembre 2015.
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Impianti termici: dal 2016 obbligatorio il nuovo libretto caldaia


Nuovo libretto caldaiaLo scorso ottobre, mentre l'Italia era meteorologicamente divisa in due da un clima al Sud ancora estivo, mentre al Nord offriva già le prime avvisaglie di inverno, la legge italiana andava avanti con la regolare programmazione stagionale.

Così con il 15 ottobre, primo giorno utile per la possibile accensione dei riscaldamenti negli edifici pubblici e privati, entra anche in vigore la nuova normativa sul controllo degli impianti termici.
Una revisione fortemente voluta dal Governo per portare avanti una politica di riduzione dell'inquinamento che sia realmente efficace.

È infatti noto quanto incisivo sia, nel conteggio complessivo degli inquinanti, l'apporto degli impianti termici presenti nelle nostre case.

La nuova normativa è contenuta nel Decreto del 20 giugno 2014, che fissa il 15 ottobre come termine improrogabile per l'adozione del nuovo libretto di impianto e degli appositi moduli per il controllo dell'efficienza energetica, mentre la normativa iniziale, il DM 10 febbraio 2014, fissava il 1 giugno come data da cui partire per apportare le modifiche.

Le cose sono ulteriormente cambiate con il Decreto Milleproroghe, approvato a fine febbraio in Parlamento: la nuova legge ha fatto slittare ulteriormente il termine per l'adeguamento dei libretti, fissandolo al 31 dicembre 2015.


Cosa cambia con il nuovo libretto caldaia?


In sostanza dal giorno 1 gennaio 2016 gli impianti termici, sia nuovi che già installati, dovranno obbligatoriamente avere il nuovo libretto di climatizzazione.

Inoltre gli apparecchi di climatizzazione invernale con una potenza utile nominale superiore ai 10 Kw e quelli estivi superiori a 12 Kw dovranno essere provvisti di un Rapporto di efficienza energetica nel momento in cui vengono realizzati degli interventi di manutenzione e controllo.

Non sono più solo le caldaie ad essere coinvolte, dunque, bensì tutti i sistemi di climatizzazione, che dovranno quindi essere certificati rispetto al proprio stato di salute.

Nuovo libretto caldaia


Il nuovo libretto caldaia


Si tratta di un modello unico uguale per tutti gli impianti termici, senza differenza in base alla potenza o alle caratteristiche.
Tale libretto sarà lo stesso anche per gli impianti ad energia rinnovabile, come pannelli di solare e pompe di calore.


Questo documento sostituirà completamente gli altri modelli, ed è composto da singole schede che possono essere assemblate in base al tipo di apparecchio.
Tuttavia per edifici con diversi tipi di impianti di climatizzazione, saranno necessari dei libretti distinti, uno per ogni impianto.


Come va compilato il Nuovo libretto caldaia?


Per i vecchi impianti la compilazione del libretto dovrà essere fatta dal responsabile dell'impianto stesso o da un eventuale terzo responsabile (come previsto dal decreto 22 novembre del 2012).
Per gli impianti nuovi la compilazione dovrà essere invece fatta dall'impresa installatrice, all'atto della messa in opera dell'impianto.
Controllo di efficienza energeticaParlando di abitazioni private, è responsabile dell'impianto l'occupante dell'abitazione, ossia il proprietario oppure l'inquilino:
saranno loro a dover contattare il manutentore, facendo attenzione che esso sia in possesso dei necessari requisiti di legge.
La compilazione del modello potrà essere cartacea o digitale.

Nelle Regioni e Province autonome, in caso di differenti normative, si potranno inserire delle schede aggiuntive.


Quanto costa il Nuovo libretto per gli impianti termici?


Il prezzo medio di un controllo che rispetti la nuova normativa si aggira intorno ai 200 euro, contro i circa 100 dei controlli tradizionali.
Il pagamento sarà ovviamente a carico di chi risiede nell'abitazione, proprietario o inquilino che sia.
Naturalmente chi è in affitto dovrà sostenere soltanto le spese ordinarie, mentre eventuali interventi di natura straordinaria dovranno essere a carico del proprietario.


Quali sono le sanzioni?


Chi non ottemperasse all'obbligo di legge, incorrerà nelle sanzioni previste dal D.Lgs. n. 192/2005 in aggiunta alle eventuali disposizioni previste dalla disciplina normativa.
Dunque per i cittadini la sanzione prevista va da 500 a 6.000 euro;
multa anche per l'installatore che comunica in maniera errata o incompleta l'esito del controllo:
si parla di un importo che può variare dai 1.000 ai 6.000 euro.


Frequenza dei controlli sulle caldaie


Controllo di efficienza energetica

Saranno le singole regioni a stabilire la periodicità dei controlli sugli impianti, come è accaduto sinora.
Normalmente potrebbe variare dai due ai quattro anni.
Lo stato di salute dell'impianto, una volta terminato il controllo, verrà inviato agli enti preposti direttamente dal manutentore.
Le verifiche, che prima venivano fatte a campione, verranno effettuate innanzitutto su quegli impianti per i quali non è stato inviato il rapporto di manutenzione.

Rapporti di controllo di efficienza energetica


Il rapporto di controllo di efficienza energetica dovrà essere conforme ai nuovi modelli, che saranno divisi in base alla tipologia di generatore: gruppi termici, gruppi frigo, scambiatori e cogeneratori.
Anche in questo caso servirà un diverso rapporto per ogni generatore presente nell'impianto. Tuttavia per gli impianti alimentati ad energie rinnovabili tali rapporti non sono obbligatori.

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  • Riccardo
    Riccardo
    Venerdì 9 Settembre 2016, alle ore 10:33
    Dalla vs. pubblicazione risulta finalmente chiaro quale sia il costo medio del libretto d'impianto (€. 200) ma continuo ad avere difficoltà a capire quale possa essere il costo medio del controllo di efficienza energetica (o è già compreso nel costo della redazione del libretto?).
    Mi potreste dire qualcosa in merito anche al costo medio di redazione del registro F-Gas?
    Vi ringrazio molto e vi saluto cordialmente
    rispondi al commento
  • Mcherici
    Mcherici
    Sabato 21 Marzo 2015, alle ore 16:35
    Non mi risulta proprio che occorra 200 € per la compilazione del libretto, mi appare una esagerazione giornalistica.
    Sono nel settore e con la ns azienda prendiamo solo 5 € per la consegna e compilazione del libretto.
    Inoltre il libretto d'impianto può essere scaricato direttamente dal sito della Gazzetta Ufficiale e compilato dal proprietario o altro responsabile dell'impianto.
    Se poi il vs. manutentore insistesse per 200 € ...chiamateci
    rispondi al commento
    • Stefano
      Stefano Mcherici
      Venerdì 20 Maggio 2016, alle ore 22:11
      Ciao Giorgio, devo vendere casa, il notaio oltre a APE mi ha chiesto il libretto della caldaia anche per un anno, l'importante averlo.
      Possiedo una Beretta del 2011 se mi fa sapere qualcosa, sarei grato 3393480493
      rispondi al commento
    • Giovanni
      Giovanni Mcherici
      Giovedì 26 Maggio 2016, alle ore 21:40
      Buonasera, ho provato a cercare il libretto sul sito della gazzetta ufficiale senza riuscirci, potreste indicarci il percorso?
      Grazie mille, Giovanni
      rispondi al commento
    • Marco
      Marco Mcherici
      Venerdì 28 Ottobre 2016, alle ore 16:52
      Ciao Mchericici, il manutentore l'ultimo controllo alla caldaia lo ha fatto ad agosto ed è solo allora che ho saputo di questo nuovo libretto.
      Mi aveva detto che me lo avrebbe portato, ma ancora non lo ha fatto.
      Rischio qualcosa se non ho il libretto in casa?
      E avendo un impianto di aria condizionata, sono tenuto a fare il controllo anche a quello? (e in tal caso ogni quanto tempo?)

      A quanto ammontano le spese? Tieni presente che in questa casa noi siamo in affitto.
      Grazie per la tua cortese risposta, se poi trovassi il link dove scaricare il libretto sarebbe cosa gradita. Ciao.
      rispondi al commento
  • Dc1972
    Dc1972
    Sabato 21 Marzo 2015, alle ore 08:22
    Il controllo periodico su sicurezza e caldaia è giusto, ma una spesa di 200 euro per nuova modulistica mi sembra solo un modo per fare spendere soldi alla gente. Capiremo un giorno che si crea nuovo lavoro mettendo le famiglie nelle condizioni di affrontare investimenti, ossia facendo politiche che aumentino il reddito delle famiglie e quindi la disponibilità a spendere per queste questioni, anzichè obbligare a adempimenti burocratici inutili?
    rispondi al commento
  • Paolobari
    Paolobari
    Venerdì 7 Novembre 2014, alle ore 15:33
    Qualcuno di Voi saprebbe confermarmi quanto segue?Ho un condizionatore d'aria da 12.000 btu ovvero, a meno di errori, pari a 3,51KW;1)sembrerebbe che, a prescindere dalla potenza, il nuovo libretto sia necessario, mi confermate?2) leggendo la normativa sembrerebbe che sia la compilazione del libretto che la manutenzione possa farla io stesso, mi confermate? Sono obbligatori i controlli avendo una potenza di 3,51KW?
    rispondi al commento
  • V.sergio
    V.sergio
    Lunedì 27 Ottobre 2014, alle ore 18:31
    Semplice, al di la di tutte le ipocrite asserzioni sulla sicurezza, per il governo è un modo per creare lavoro quindi nuova tassazione, anche se da questo lavoro è inefficiente e inproduttivo come le revisioni delle auto. Per rendere l'idea mi aspetto un decreto che ci imponga di verniciare le ringhiere ogni mese.... alla faccia delle semplificazioni!
    rispondi al commento
    • Stevasway
      Stevasway V.sergio
      Venerdì 20 Marzo 2015, alle ore 09:32
      Sergio concordo con te, questo paese pieno di ipocriti, lobbisti, politici incapaci e burocrati, farcito di normative inutili non sa far altro che rubare legalmente a casa dei poveri cittadini, in nome della sicurezza, delle regole e delle leggi.MI VERGOGNO DI ESSERE ITALIANO !!!
      rispondi al commento
    • Danielfortesque
      Danielfortesque V.sergio
      Venerdì 20 Marzo 2015, alle ore 10:41
      La crisi c'è, la gente non consuma, tassazione da lavoro, con la disoccupazione che c'è, è quello che è... ...il politico, per poter continuare a mantenere i propri tenori di vita, in qualche modo, i soldi ce li deve pure spillare, no? In pratica, autonomi, come "figli a carico".
      rispondi al commento
  • Ilnido
    Ilnido
    Giovedì 16 Ottobre 2014, alle ore 22:46
    Ma la verifica riguarda anche le caldaie usate solo per l'acqua sanitaria, cioè non collegate a termosifoni? Ma poi, cosa c'è da controllare sui condizionatori a pompa di calore? Mi fa specie pensare che il Governo ha prorogato all'ILVA l'applicazione delle norme europee contro l'inquinamento, mentre per i "piccoli" non c'è pietà Sicurezza? ma quando mai si sono avuti morti per una caldaia? sempre bombole o stufette a fiamma!!
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