Disponibile dal 19 ottobre la nuova versione del software Docfa, per l'accatastamento dei fabbricati.
A seguito di lavori di costruzione o ristrutturazione di un edificio è necessario presentare all'Agenzia del Territorio (il Catasto di una volta) una denuncia di nuova costruzione o variazione, compito che viene assolto, per conto del proprietario, da un professionista abilitato: ingegnere, architetto, geometra, dottore agronomo, perito industriale, edile e agrotecnico.
Già ormai da diversi anni i professionisti svolgono questa procedura in maniera informatizzata, con l'ausilio del software Docfa (Documenti Catasto Fabbricati).
Dal 19 ottobre è disponibile, sul sito dell'Agenzia, la nuova release del programma, la Versione DOCFA 4.00.3 del 01/02/2016, approvata con un provvedimento del Direttore del 15 ottobre 2009.
La nuova procedura sarà obbligatoria a partire dal 31 marzo 2010, ma, fino a quella data, tutti gli atti di aggiornamento amministrativo relativi a nuove unità immobiliari urbane, le variazioni della consistenza o della destinazione d'uso, potranno essere fatti tanto con questa nuova versione che con quella precedente, Docfa 3.0.
La nuova versione del programma, pur conservando le sue tradizionali peculiarità, lo migliora in termini di accesso alla banca dati catastale e per quanto riguarda la sicurezza.
Il suo scopo è quello di consentire l'invio telematico della documentazione, attraverso il sistema Sister.
Tra le novità di Docfa 4 c'è da registrare il nuovo formato attraverso cui i file saranno inviati per via telematica.
I documenti saranno in formato pdf, sia per la parte alfanumerica che per la parte inerente le schede planimetriche.
Vanno quindi in pensione i tradizionali formati vettoriali dxf o dwg con i quali venivano salvati gli allegati planimetrici. La scelta è dettata da ragioni pratiche, dovute alla necessità di alleggerire il peso dei files grafici allegati da trasmettere telematicamente.
Sono stati, inoltre, introdotti nuovi stradari, nel formato certificato thesaurus, e quindi di grande qualità rispetto a quelli usati in passato, che consentiranno una più agevole adozione da parte degli utenti, siano essi soggetti della pubblica amministrazione o privati.
Novità ci saranno anche per il metodo che il professionista potrà adoperare per l'attribuzione della rendita catastale presunta.
Laddove la prassi catastale lo preveda, quindi, sarà possibile utilizzare il procedimento di stima col metodo diretto, cioè attraverso l'analisi della redditività ritraibile dall'immobile, facendo riferimento all'ultimo biennio.