Fusione IMU e TASI: le novità
È stato presentato un emendamento alla Legge di Bilancio 2019 con importanti cambiamenti dal punto di vista fiscale.
Per facilitare i contribuenti viene proposta l'eliminazione della TASI. In arrivo una nuova imposta municipale sugli immobili che accorperà la tassa sui servizi indivisibili del Comune. La fusione di IMU e TASI in un'unica tassa avrà l'effetto di semplificare ai contribuenti l'adempimento degli oneri fiscali.
Il testo unico dell'IMU si presenta composto da 13 articoli ed è l'oggetto di un emendamento sottoscritto dal Vice Presidente Alberto Gusmeroli della Commissione Finanze della Camera. Sull'argomento hanno espresso parere favorevole anche l'Anci (associazione nazionale comuni italiani) e il Ministro dell'Economia.

Con ogni probabilità potremo dunque salutare la TASI in via definitiva. Quali sono le novità?
La nuova imposta non prevede aumenti a scapito dei contribuenti. L'obiettivo non è apportare dei correttivi dal punto di vista economico ma semplificare gli adempimenti. Le imposte sugli immobili sono un peso non solo per i costi che comportano ma anche per i complessi aspetti burocratici e gestionali a esse connessi.
Come affermato dall'Anci oggi siamo in presenza di regole tributarie che hanno comportato la duplicità del prelievo da parte dei Comuni, con due tributi, IMU e TASI, aventi di fatto identici presupposti e basi imponibili. La riunificazione della tassazione mediante un'unica imposta determinerebbe risparmi gestionali e maggiore facilità per i cittadini.
Per quanto riguarda l'aliquota, segnaliamo che la nuova IMU sarà caratterizzata da un'aliquota massima pari all'11,4%.
In ogni caso, le aliquote saranno diversificate in funzione della tipologia di immobile considerato.
Nell'ottica della semplificazione, l'IMU unificata potrà essere versata mediante un bollettino precompilato.
Per avere la certezza di un cambiamento definitivo, occorrerà attendere il voto da parte della Camera.