Nuova etichetta per decoder televisivi

In arrivo un nuovo tipo di etichetta che permetterà di riconoscere caratteristiche e prestazioni dei decoder per la ricezione del digitale terrestre in commercio.
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La televisione che ci ha accompagnato per circa un cinquantennio utilizzava un segnale detto analogico.
Il digitale terrestre, invece, in sigla DTT (Digital Terrestrial Television) o DVB-T (Digital Video Broadcasting - Terrestrial), utilizza un tipo di segnale digitale, analogo a quello dei personal computer, di Internet o della telefonia mobile.

Questo tipo di televisione è in corso di introduzione nel nostro Paese, che è stato tra i primi in Europa ad adottarlo, per cui la vecchia tv andrà definitivamente in pensione in tutte le Regioni il 31 dicembre 2012 e diventerà solo un ricordo.

Com'è noto, per ricevere le trasmissioni attraverso il segnale del digitale terrestre è necessario che i televisori siano dotati di un apposito decoder, diventato il vero simbolo di questo passaggio epocale. I nuovi televisori immessi sul mercato possiedono già un decoder integrato nell'apparecchio, mentre quelli presenti in molte case già da qualche anno, necessitano di collegarsi ad un apparecchio esterno per decifrare il segnale.
Tutti coloro che possiedono quindi un vecchio apparecchio dovranno dotarsi dell'apposito decoder per ricevere il segnale del digitale terrestre.

Visto che si può dire che quasi in tutte le case sarà necessario fare questo acquisto, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha deciso, in un recente tavolo tecnico, convocato per la prima volta da quando è iniziato lo switch off, che per favorire i consumatori nella scelta del miglior decoder, tali prodotti saranno contrassegnati con un marchio che riporterà un numero da 1 a 6.



La classificazione è stata assegnata, per quanto riguarda gli aspetti tecnici, alla fondazione Bordoni e sarà gestita dall'Agcom, attraverso un tavolo tecnico permanente di cui faranno parte produttori, consumatori, catene di vendita e distributori di contenuti.
La fondazione Ugo Bordoni è un ente che svolge attività di ricerca e di consulenza nei settori delle Tecnologie delle Comunicazioni e dell'Informazione e che dal febbraio 2011 gestisce anche il registro delle opposizioni al telemarketing selvaggio.

L'etichetta sarà uno strumento importante per i consumatori, che potranno così effettuare un acquisto più consapevole.

In effetti già oggi esiste un tipo di etichettatura, costituita da tre bollini identificativi, di colore gold, blu e grigio, ma la classificazione è effettuata dalla Dgtvi, cioè l'associazione che raggruppa gli operatori del settore e nella quale già la fondazione Bordoni svolgeva lo stesso compito.

La nuova etichetta dovrà contenere tutte le caratteristiche del decoder e ne dovranno essere dotati tutti gli apparecchi, anche quelli interni, definiti universali, cioè in grado di ricevere il segnale televisivo da qualsiasi piattaforma, terrestre, satellitare o IPTV (Internet Protocol Television). Quest'ultimo è un sistema per ricevere trasmissioni televisive attraverso una connessione Internet.

La classificazione sarà di tipo dinamico, perché verrà aggiornata nel corso del tempo in base all'evoluzione tecnologica del prodotto.

Con la Delibera n. 255/11/Cons l'Agcom ha proposto uno schema di classificazione dei decoder presenti in commercio su tutto il territorio nazionale. In questo modo sono state individuate le sei classi di appartenenza in cui dovranno essere classificati gli apparecchi, che vanno dalla classe 1 (che comprende decoder più completi e tecnologicamente più avanzati) alla classe 6 (decoder con caratteristiche minime ed essenziali).

I costruttori e i distributori potranno utilizzare il logo dell''Autorità, insieme con il numero che individua la classe di appartenenza dell'apparecchio, ed apporli sull'involucro che li contiene o sugli scaffali in cui sono esposti al pubblico.
L'etichetta, simile a quella che contraddistingue altri elettrodomestici, conterrà anche alcune avvertenze di utilizzo.

L'iter per l'assegnazione dell'etichetta era partito tre anni fa a seguito delle iniziative di alcune associazioni di tutela dei consumatori.
Infatti Pietro Giordano, segretario generale di Adiconsum, ha dichiarato che questa novità è anche frutto della battaglia che la sua associazione sta portando avanti da anni (sin dal 2006), per il mancato rispetto della normativa sul decoder unico e che sicuramente la nuova etichetta porterà indubbi vantaggi ai consumatori.

La gestione della classificazione che non sarà più fatta dagli stessi operatori della televisione, ma che passerà in mano ad un organismo indipendente come l'Agcom, garantirà infatti una maggiore imparzialità di giudizio.

L'Agcom sta anche mettendo a punto un database con i dati di tutti i decoder, che sarà poi reso disponibile on line sul proprio sito, in modo che i consumatori potranno facilmente individuare il modello di decoder, sia quello interno alla tv che quello fornito in comodato d'uso dai fornitori, che intendono acquistare e conoscerne le caratteristiche, individuando il migliore per prestazioni e capacità di ricezione multipiattaforma.

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