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La variante V3 della norma CEI 64-8 indica il numero minimo necessario di circuiti a servizio di un appartamento o di un edificio residenziale in funzione dei metri quadri e del livello di prestazioni (1,2,3) dell'impianto da concordare con l'utente.
Il circuito è una parte dell'impianto alimentato dagli stessi dispositivi di protezione e/o manovra posti nel centralino di riferimento, questo vale anche nel caso della presenza di più centralini, in appartamenti particolarmente grandi. Il livello minimo prestazione realizzabile per un impianto elettrico è il livello uno e due è il numero minimo di circuiti secondo la variante V3.
La distribuzione di circuiti minimi è in funzione dei livelli prestazionali e dei metri quadrati degli appartamenti, essa avviene secondo le seguenti indicazioni: per appartamenti con superficie calpestabile minore di 50 metri quadrati, il numero minimo di circuiti è 2 per il livello uno, 3 per il livello due e per il livello tre; per appartamenti con superficie calpestabile compresa tra 51 metri quadrati e 75, il numero minimo di circuiti è 3 sia per il livello uno che per il livello due e quattro per il livello tre; per appartamenti con superficie calpestabile compresa tra 76 metri quadrati e 125 metri quadrati, il numero minimo di circuiti è 4 per il livello uno e 5 sia per il livello due che per il livello tre; per appartamenti con superficie calpestabile maggiore di 126 metri quadrati il numero minimo di circuiti è 5 per il livello uno, 6 per il livello due e 7 per il livello tre.
Dalla suddetta assegnazione del numero di circuiti in funzione dei metri quadri e delle prestazioni, restano esclusi i circuiti dedicati come quelli necessari per la climatizzazione estiva/o invernale, per la caldaia, per lo scaldacqua e per apparecchiature simili oltre i circuiti a servizio di box, giardini e garage.
Nel rispetto di tali indicazioni restano al progettista e/o all'installatore, in quest'ultimo caso per potenze installate inferiori a 6kW, le scelte circa l'organizzazione, la suddivisione e la distribuzione dei circuiti. Tutti i circuiti devono essere univocamente identificabili a mezzo di cartellini e/o sintetiche descrizioni apposte sulle protezioni degli stessi circuiti negli appositi alloggi.
Particolare attenzione è stata rivolta dalla variante V3 della norma CEI 64-8 alla selettività, evidenziando che il dispositivo differenziale a protezione del montante, ossia immediatamente a valle del contatore, deve essere selettivo rispetto a tutti gli altri dispositivi differenziali posti a valle che nel più semplice degli impianti civili ne devono essere almeno due; ciò va nell'ottica di massimizzare le prestazioni degli impianti in termini della continuità di servizio offerta ai restanti circuiti, quando uno solo o alcuni circuiti dell'impianto hanno problemi di dispersione.
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