L'efficienza ed il risparmio energetico come ormai noto a tutti, hanno lo scopo di ridurre il consumo di combustibili fossili e di abbattere le emissioni inquinanti.
L'efficienza e il risparmio energetico come ormai noto a tutti, hanno lo scopo di ridurre il consumo di combustibili fossili e di abbattere le emissioni di inquinanti nell'atmosfera. Il primo passo in tal senso è una progettazione efficiente degli edifici e degli impianti presenti in essi sia nei casi di nuove realizzazioni sia nei casi di ristrutturazioni.
Le prime leggi sul risparmio energetico nel nostro Paese possono essere considerate la numero 373 del 1976 e la nota legge numero 10 del 1991. Quest'ultima, emanata come: Norme in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia, nata per regolamentare il settore della termotecnica ottimizzando e riducendo il più possibile i consumi di energia, in realtà non ha fornito gli strumenti pratici necessari per poter effettuare ciò.
Tuttavia la legge 10/91 è stata, per molto tempo anche a livello europeo, un riferimento in questo soprattutto all'avanguardia dei suoi contenuti teorici, come la divisione del territorio in aree geografiche con determinati periodi di esercizio e dati climatici quali le temperature medie mensili, le velocità dei venti e i coefficienti di esposizione. I due decreti che ne avrebbero dovuto regolamentare l'attuazione sono stati il DPR 412 del 1993 e il DPR 551 del 1999.
Nella realtà, nel nostro Paese si è iniziato a fare qualcosa di pratico per la riduzione della spesa energetica solo dalla metà del primo decennio del nuovo millennio e con una nuova serie di norme prese a riferimento.
La seconda ondata di norme sul risparmio energetico parte dal 1997, anno famoso per l'emissione del cosiddetto Protocollo di Kyoto.
Molto brevemente con il suddetto protocollo che ha avuto una eco mondiale, gli Stati partecipanti si impegnarono a ridurre le emissioni di biossido di carbonio per una maggiore salvaguardia dell'ambiente. La ricezione del Protocollo di Kyoto in Europa si è avuta con il Decreto Comunitario 2002/91/CE che imponeva l'obbligo ai Paesi membri di sviluppare e adottare metodologie per il calcolo dei consumi energetici degli edifici, gli ultimi aggiornamenti delle metodologie attuative nel nostro Paese si sono avute qualche estate fa.
A livello nazionale il Decreto Comunitario 2002/91/CE è stato recepito attraverso il Decreto Legislativo 192 del 19 agosto 2005: Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia, corretto ed integrato dal Decreto Legislativo 311 del 29 dicembre 2006: Disposizioni correttive ed integrative al Decreto Legislativo 192 del 19 agosto 2005.
Il 3 marzo 2008 è stato pubblicato il Decreto Legislativo 115, che aveva fra gli obiettivi quello di sopperire all'assenza dei decreti attuativi Decreto Legislativo 192, prescrivendo l'obbligo di riferirsi alla Specifica tecnica UNI/TS 11300 Parti 1 e 2 per il calcolo del fabbisogno energetico degli edifici e mandando in deroga precedenti Norme UNI.
Il 2 aprile 2009 è stato pubblicato il Decreto del Presidente della Republica 59, decreto attuativo del Decreto Legislativo 192 e del Decreto Legislativo 311. Nel mese di Giugno dello stesso anno il Decreto del Presidente della Republica 59/09 è stato completato dalle Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici.
La prima direttiva Europea sul risparmio energetico degli edifici è stata l'EPBD (Energy Performance of Buildings Directive) del 2002 (direttiva 2002/91/CE). Nel 2010 è uscita la nuova edizione di tale direttiva, la 2010/31/UE, che ne ha di fatto avviato la rielaborazione.
Legislazione europea
DIRETTIVA 2010/31/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 19 maggio 2010 sulla prestazione energetica nell'edilizia (rifusione).
DIRETTIVA 2009/28/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 23 aprile 2009 sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE.
DIRETTIVA 2006/32/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 5 aprile 2006 concernente l'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici e recante abrogazione della direttiva 93/76/CEE del Consiglio.
DIRETTIVA 2002/91/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 16 dicembre 2002 sul rendimento energetico nell'edilizia