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Sicuramente l'atto della concimazione coi fondi del caffè risulta benefico per le piante. Ma, a quanto sembra, ciò non vale per tutte.
Se si pensa che i fondi del caffè sono materiale organico, e in quanto tale hanno gli stessi pregi di un concime di questo tipo, essi apportano benefici quali una maggiore aerazione e morbidezza del terreno.
Oltre a ciò, fanno sì da trattenere l'umidità ma senza che la cosa vada a scapito del drenaggio del terreno stesso. Non è un caso che in molti casi sostituiscano il letame.
C'è da dire che, oltre ad azioni equiparabili a quelle di altri concimi organici, i fondi di caffè detengono anche una loro specificità. Cominciamo con l'enucleare le medesime, per poi arrivare a una distinzione nell'uso dei fondi del caffè.
I fondi di caffè, collocati freschi a concimazione del terreno, fanno anche sì da incrementare il livello d'acidità del terreno, il che torna molto utile per tutta una serie di coltivazioni.
I fondi di caffè e le loro proprietà
Se i fondi vengono lasciati a riposo, oppure messi nel compost prima del loro utilizzo, non avranno tale proprietà. Basterà regolarsi di conseguenza in relazione alle piante da trattare.
A prescindere dal momento in cui sono utilizzati poi, detengono anche un elevato quantitativo di azoto. Questo stimola il terreno verso la formazione di proteine, le quali sono a loro volta fautrici della formazione di foglie e fusto della pianta.
Senza l'azoto, per intenderci, la pianta cresce debole e malsana, con le foglie che periscono dopo poco tempo. Oltre a ciò, i fondi di caffè emanano un odore intenso e per niente gradito dai parassiti, che se ne terranno bene alla larga.
Oltre che come concime, ricollegandosi all'ultimo punto, i fondi possono essere sparsi attorno alle insalate per impedire la venuta di lumache che ne mangerebbero le foglie.
Vi sono certamente coltivazioni che, come anticipato in apertura, traggono dei notevoli benefici dall'applicazione, anche specifica, dei fondi di caffè.
In primis ne trarranno benefici le piante acidofile.
I fondi di caffè vanno bene per piante che gradiscono l'acidità del terreno
Stando a quanto già menzionato, il livello d'acidità grazie ai fondi si incrementa, poiché per la loro proprietà specifica in questione il livello del pH si abbassa.
L'azione si rivela ottima per gli ortaggi acidofili, che preferiscono quindi terreni maggiormente acidi, così come per altre piante acidofile.
Citiamo, su quest'ultimo punto, il basilico, pianta acidofila molto presente nei giardini e negli orti. Un altro caso da considerare è quando si tiene in giardino un cespuglio di frutti di bosco. Anche in tal caso l'utilizzo di fondi di caffè per il terreno sarà ben gradito.
Si parla di more, mirtilli, lamponi. Vi sono poi altre coltivazioni del tipo più comune per gli orti, quali il prezzemolo, e poi patate, carote, melanzane, fra gli ortaggi.
Effetti positivi anche sulle coltivazioni di cetrioli, zucche, zucchine, rape e rabarbaro.
Poi, per gli alberi, ne traggono giovamento l'abete, l'acero e la betulla.
Fra le erbe aromatiche, oltre al menzionato basilico, anche prezzemolo, aglio e pepe.
Anche delle coltivazioni floreali ne trarranno particolari benefici.
Vi troviamo in tale selezione i gigli, le azalee, le magnolie, le ortensie, le mimose.
I fondi di caffè sono consigliati, tra i fiori, anche per le magnolie
I fiori qui citati si avvalgono di terreni abbastanza acidi e pertanto l'uso (nelle giuste proporzioni) di fondi di caffè è consigliato.
Si ricorda poi che per godere appieno di tali benefici apportati dai fondi di caffè, le piante in questione desiderano acqua decalcificata.
Si può usare un prodotto decalcificante nell'acqua, oppure lasciar riposare l'acqua del rubinetto per 24 ore di fila. In alternativa, si può raccogliere l'acqua piovana ed utilizzarla allo scopo.
In generale, i fondi del caffè esercitano un'ottima applicazione per ogni tipo d'ortaggio a foglia. In particolare, il loro contenuto d'azoto, come già menzionato, è coadiuvante dello sviluppo delle foglie, e anche di tutte le parti verdi, oltre al fusto.
L'uso è consigliato per concimare le insalate
Si badi bene però che un inserimento eccessivo del prodotto, con conseguente apporto eccessivo d'azoto, avrebbe come effetto una proliferazione eccessiva di foglie a fronte di un ridotto sviluppo della parte fruttifera.
Per i pomodori l'uso di fondi è generalmente consentito, ma lo stesso dovrà essere apportato in quantità limitate. Ciò vale anche per le carote e altre coltivazioni tra quelle citate con la parte fruttifera. Vi è poi un'annotazione per il pomodoro.
Per uno studio da ultimo subentrato dell'Università di Melbourne in Australia, i fondi di caffè sarebbero addirittura da evitare, come vedremo più avanti.
Per contro, per la stessa prerogativa, i fondi di caffè sono ottimi anche in abbondanza per le insalate e per quegli ortaggi di cui si mangiano le foglie.
I fondi di caffè sono da evitare generalmente per altre piante delle medesime categorie qui trattate che non siano state citate. Un esempio lampante è per i fiori.
Le specie trattate prediligono i terreni con acidità elevata, ma altri non la gradiscono, e pertanto l'impiego dei fondi sarebbe deleterio.
I broccoli sono un esempio di coltivazione che non vuole fondi di caffè
Tra gli ortaggi, in particolare per broccoli e ravanelli la concimazione con tale sistema sarebbe da evitare, come evidenzia lo studio dell'Università di Melbourne.
Come già anticipato, poi, per il medesimo studio anche i pomodori non dovrebbero essere così concimati, anche se in determinati casi lo si faceva limitatamente, sarebbe meglio evitare del tutto.
Tra i fiori, in particolare i girasoli, sempre alla luce dello stesso studio, ne trarrebbero conseguenze nefaste.
Oltre alle piante che non gradiscono l'acidità del terreno, bisogna evitare assolutamente l'uso dei fondi di caffè per quelle piante che abbiano a disposizione un terreno già abbastanza acido.
Per le piante in questione sarebbero comunque favorevoli gli effetti dell'azoto per la concimazione, e quindi ricollegandoci a quanto riportato in precedenza, in questi casi si potrebbe anche usare, ma con delle accortezze.
Per essere adoperati i fondi non devono risultare freschi, quindi vanno lasciati a riposo, oppure passati prima nel compost, per poi venire impiegati a distanza di tempo.
In questo modo il terreno non innalza significativamente il grado di acidità, ma anche in quei casi l'uso dovrà essere limitato. Se la pianta non lo gradisce affatto, si dovrà evitare.
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