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Quando si installa un nuovo serramento esterno, l’attenzione si concentra spesso sulle prestazioni del vetro, sulle caratteristiche del profilo o sulla qualità delle guarnizioni.
Tuttavia, uno dei punti più delicati è il giunto di collegamento tra finestra e muratura, un vero nodo tecnico dell’involucro edilizio.
È proprio qui che si verificano più frequentemente infiltrazioni d’aria, passaggi di umidità, correnti fredde e ponti termici, elementi che compromettono comfort ed efficienza energetica.
Nuovi serramenti ed infissi - Canva
Per migliorare questo nodo e garantire una posa conforme alle norme, sono stati sviluppati i nastri autoespandenti: dispositivi che sigillano il perimetro dell’infisso in modo continuo e duraturo.
Queste guarnizioni sono oggi tra gli strumenti più efficaci per ottenere prestazioni elevate e rappresentano un riferimento nella riqualificazione energetica.
I nastri autoespandenti sono strisce in schiuma poliuretanica ad alta densità impregnate con resine idrorepellenti.
Forniti in rotoli compressi, appaiono sottili e rigidi ma, dopo l’applicazione sul telaio o sul controtelaio, si espandono gradualmente occupando il giunto tra serramento e muratura.
L’espansione riempie fessure, imperfezioni e discontinuità del vano, compensando quelle irregolarità che rendono inefficaci schiume e sigillanti tradizionali.
Il risultato è un giunto elastico e stabile, completamente adattato alla geometria reale.
L’efficacia di questi prodotti è certificata da classi di resistenza all’aria, al vento e alla pioggia battente.
I modelli di fascia alta superano i 600 Pascal, cioè piogge intense spinte da vento forte. Questo li rende ideali per zone esposte o edifici ad alta efficienza.
Un ulteriore punto di forza è la permeabilità al vapore, che sigilla il giunto senza intrappolare l’umidità, prevenendo muffe e condense.
La sigillatura dei serramenti viene ancora spesso affidata a schiume poliuretaniche e silicone: soluzioni efficaci sul breve termine ma limitate nel lungo periodo.
La schiuma isola termicamente ma, se lasciata a vista, si degrada rapidamente; il silicone tende a retrarsi o screpolarsi in presenza di dilatazioni e movimenti della muratura.
Schiuma sigillante per serramenti - Canva
I nastri autoespandenti mantengono elasticità nel tempo, continuando a lavorare anche in caso di assestamenti o variazioni dimensionali dovute a sbalzi termici.
Inoltre rendono la posa più pulita: non colano, non sporcano e non richiedono rifiniture estetiche.
La lavorazione risulta rapida e ripetibile, fattore prezioso quando si installano molti serramenti.
Per interventi di riqualificazione energetica, dove la qualità della posa è decisiva, i nastri autoespandenti sono oggi la soluzione più affidabile.
La corretta applicazione è semplice ma richiede attenzione:
I nastri autoespandenti possono coprire ciascuno di questi livelli, a seconda della tipologia.
Anche prodotti efficaci possono perdere prestazioni se utilizzati male.
Lo sbaglio più frequente è scegliere un nastro sottodimensionato
Se non espande completamente, la sigillatura non funziona.
Altro errore, applicazione su superfici sporche, umide o friabili, che impediscono una buona adesione.
Lavorare su superficie sporca - Canva
Infine, trascurare il raccordo esterno; in alcuni casi è necessario integrare nastri traspiranti o sigillature complementari per proteggere i bordi più esposti.
Affidarsi a posatori qualificati, formati sulle linee guida UNI 11673, riduce drasticamente questi rischi.
La prestazione dei nastri autoespandenti non è basata su dichiarazioni commerciali ma su test normati.
I produttori devono certificare cicli di espansione e compressione, resistenza ai raggi UV, comportamento dopo esposizione a gelo-disgelo e stabilità dimensionale.
I modelli per uso esterno sono spesso classificati BG1 o BG2 secondo le normative DIN tedesche.
I primi resistono a pioggia battente superiore a 600 Pa, irraggiamento solare e variazioni termiche molto ampie; i secondi sono destinati a giunti meno esposti.
Queste classificazioni permettono di scegliere il prodotto adatto non solo al giunto, ma al contesto: facciate ventilate, esposizioni a nord, zone costiere o edifici in quota.
Un nastro di qualità consente quindi non solo una posa corretta, ma anche un ciclo di vita prevedibile e misurabile.
Dal punto di vista economico, i nastri autoespandenti sono convenienti: il costo medio varia tra 3 e 6 € al metro lineare.
Anche considerando i metri necessari per un serramento completo, la spesa resta contenuta e giustificata dalle prestazioni.
Sigillare correttamente significa migliorare il comfort termico, ridurre le infiltrazioni d’aria, prevenire condensa e rendere più efficace l’intervento di sostituzione dei serramenti.
Questo si traduce in minori dispersioni e in maggiore efficienza di riscaldamento e climatizzazione.
I nastri autoespandenti sono vantaggiosi nelle riqualificazioni con cappotto esterno, dove continuità e tenuta tra isolamento e serramento sono fondamentali.
Sono ideali in zone ventose o soggette a pioggia battente, in edifici ad alta quota, in contesti storici e in edifici a basso consumo certificati.
In generale, ogni volta che si installa un serramento e si desidera una posa realmente performante, i nastri autoespandenti rappresentano la scelta migliore.
È proprio qui che si verificano più frequentemente infiltrazioni d’aria, passaggi di umidità, correnti fredde e ponti termici, elementi che compromettono comfort ed efficienza energetica.
Queste guarnizioni sono oggi tra gli strumenti più efficaci per ottenere prestazioni elevate e rappresentano un riferimento nella riqualificazione energetica.
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