Fondo di garanzia: proroga al 30 giugno per i giovani under 36
Con il via libera della Legge di conversione del Decreto Milleproroghe viene approvato lo slittamento al 30 giugno 2023 del termine per accedere al Fondo di garanzia statale fino al'80%, concesso ai giovani under 36 che abbiano acceso un mutuo prima casa.
Più tempo a disposizione per i giovani al di sotto dei 36 anni che, in caso di acquisto di prima casa vogliano beneficiare, in presenza dei necessari requisiti, del Fondo di garanzia.
Ma andiamo con ordine e vediamo innanzitutto quali sono i requisiti per beneficiare della garanzia offerta dallo Stato.
In primo luogo l'acquirente dell'immobile non deve aver compiuto 36 anni nell'anno in cui viene stipulato l'atto di compravendita.
Da rispettare inoltre un requisito legato al reddito, in quanto occorre un ISEE che non dovrà essere superiore a 40.000 euro annui.
Tornando alla novità introdotta dal Decreto Milleproproghe, vediamo che la scadenza che era già stata spostata dalla Legge di Bilancio al 30 marzo ora è stata prorogata di ulteriori 3 mesi.
Si evidenzia inoltre che la garanzia offerta dallo Stato sarà pari all'80%, qualora la somma richiesta nel contratto di mutuo sottoscritto con la banca superi l'80% del valore dell'immobile acquistato. La gestione del Fondo spetta alla Consap (concessionaria servizi assicurativi).
Tale beneficio si aggiunge alle normali agevolazioni prima casa che riducono o eliminano le imposte da versare in caso di acquisto di una prima casa.
Ricordiamo infine che il Fondo garanzia viene concesso, oltre che ai giovani under 36 anche alle giovani coppie, alle famiglie monogenitoriali, ai conduttori di case di proprietà degli IACP.
Tali categorie, dette prioritarie, potranno altresì accedere a mutui prima casa a condizioni agevolate, ovvero a tassi che si ritengono convenienti sul piano del mercato. Il mutuo ipotecario deve essere di importo non superiore ai 250.000 euro e il richiedente, alla data di presentazione della domanda del mutuo non deve essere proprietario di altri immobili ad uso abitativo, eccezion fatta per quelli acquistati in caso di successione mortis causa, anche in comunione con altri successori, e in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli.