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Vuoi ristrutturare casa ma non disponi delle risorse economiche necessarie per mettere a punto gli interventi di manutenzione straordinaria che sarebbero necessari per migliorare la qualità della tua abitazione.
La buona notizia è che potrai fruire di una serie di agevolazioni, prima fra tutte la possibilità di ottenere un finanziamento da un istituto di credito al fine di ottenere la liquidità che ti serve per pagare i lavori.
Potrai dunque chiedere un mutuo ristrutturazione ma, come vedremo tra poco, le opportunità non finiscono qui.
Una volta richiesto il mutuo sarà possibile portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi gli interessi passivi che vengono corrisposti alla banca quale corrispettivo del finanziamento.
In ultimo, e non per importanza, potrai godere di vantaggi fiscali riconosciuti dallo Stato a chi realizza interventi di ristrutturazione.
Stiamo parlando del Bonus ristrutturazioni o dell'Ecobonus, qualora gli interventi siano anche finalizzati alla riqualificazione energetica dell'immobile.
Senza dimenticare il Superbonus 110%, che consente di rientrare pienamente delle spese sostenute. Da ricordare, inoltre che per tali tipologie di lavori sono previsti, in alternativa alla detrazione fiscale, la cessione del credito o lo sconto in fattura.
Accertata la presenza dei requisiti richiesti, gli istituti di credito possono concedere mutui ristrutturazione diversi dal mutuo ipotecario che solitamente viene erogato per l'acquisto di una casa.
Siamo di fronte a un finanziamento che copre fino all'80% del valore di mercato dell'immobile così come determinato alla fine dei lavori.
Il calcolo della cifra che viene erogata non si effettua in base al valore dell'immobile al momento di partenza ma tenendo conto del suo valore ad avvenuta ristrutturazione.
Anche per questo tipo di mutuo, le banche propongono varie soluzioni.
Il mutuo ristrutturazione può essere concesso dalla banca a tasso fisso, variabile o misto.
La durata prevista per la restituzione della somma può variare da istituto a istituto e va dai 5 ai 30 anni.
Per l'erogazione del prestito da parte della banca il richiedente ha due possibilità:
Come per il mutuo acquisto prima casa è necessario presentare la documentazione anagrafica, reddituale e immobiliare. In aggiunta, sono necessari tutti i documenti comprovanti i lavori da eseguire.
Per poter richiedere un mutuo ristrutturazione è necessario produrre determinati documenti che variano in funzione della tipologia di lavoro che viene effettuato.
Vi sono tre casistiche diverse, a seconda cioè che il mutuo venga richiesto per eseguire opere di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria o interventi più complessi di ristrutturazione.
In caso di lavoro di manutenzione ordinaria è sufficiente produrre il solo preventivo di spesa redatto da un professionista abilitato o dalla stessa ditta che esegue i lavori.
In caso di lavoro di manutenzione straordinaria si deve presentare il preventivo dell'impresa unitamente al progetto redatto da un professionista, oltre ai titoli autorizzativi per lo svolgimento dei lavori richiesti al Comune di appartenenza dell'immobile.
Se vengono eseguite ristrutturazioni con grandi opere strutturali è altresì necessario il permesso di costruzione nonché il pagamento di un contributo al Comune.
Infine, occorre esibire l'ultima busta paga del richiedente insieme al contratto di lavoro che potrà essere a tempo indeterminato o determinato. In tal caso la scadenza dello stesso dovrà cadere entro il periodo di durata del mutuo.
Un aspetto molto importante che rende anche opportuna la richiesta di un mutuo ristrutturazione dell'abitazione principale è la previsione di agevolazioni fiscali.
In primo luogo abbiamo un'agevolazione che consiste in una detrazione dall'Irpef degli interessi passivi corrisposti alla banca erogatrice, unitamente agli oneri accessori.
Nello specifico, è possibile portare in detrazione il 19% degli interessi passivi pagati mediante la dichiarazione dei redditi. L'importo massimo sul quale sarà possibile calcolare la detrazione fiscale è pari a 2.582, 25 euro.
Si ricorda che per abitazione principale si intende quella nella quale il contribuente e i suoi familiari hanno stabilito la dimora abituale. A tal fine si fa riferimento a quanto risultante nei registri anagrafici o all'autocertificazione rilasciata dal contribuente che può altresì attestare che la dimora abituale è stata fissata in luogo diverso da quanto riportato presso gli uffici dell'anagrafe.
Per il mutuo finalizzato alla ristrutturazione la detrazione è riconosciuta a condizione che:
Qualora si realizzino dei lavori di ristrutturazione la concessione di un mutuo da parte della banca per poter finanziare l'intervento messo a punto non è l'unico vantaggio.
Accanto alla detrazione fiscale degli interessi passivi corrisposti all'istituto di credito abbiamo agevolazioni fiscali sulla spesa sostenuta dal contribuente.
Come già anticipato si potrà beneficiare di molti bonus edilizi: citiamo il bonus ristrutturazioni pari al 50% per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio.
Per interventi volti alla riqualificazione energetica la detrazione fiscale può arrivare al 65%. Abbiamo inoltre il Superbonus 110% oppure il Sismabonus nel caso in cui vengano anche posti in essere interventi antisismici.
Da ricordare inoltre che per i lavori di ristrutturazione sugli immobili adibiti ad abitazione principale si applica l'IVA agevolata pari al 10%.
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