Mutuo liquidità

Tra le diverse tipologie di mutuo, esaminiamo in questo articolo quella detta mutuo liquidità, assimilabile ad un prestito personale.
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Tra le diverse tipologie di mutuo, esaminiamo in questo articolo quella detta mutuo liquidità, assimilabile ad un prestito personale, che corrisponde all'inglese unsecured loan.

Si tratta di una forma di mutuo che consente di poter disporre di una notevole somma di denaro, almeno 50.000 euro, senza doverne giustificare l'impiego.
Il mutuo viene richiesto di solito da chi si trova ad avere esigenze improvvise di liquidità, come affrontare spese sanitarie impreviste, da chi deve finanziare gli studi dei figli o l'acquisto di casa per loro, o vuole comprare un immobile all'estero ma preferisce affidarsi a banche italiane.

In base alle statistiche l'importo medio per cui si accende il mutuo liquidità è di 116.000 euro, la durata media di 20 anni, l'età media dei richiedenti intorno ai 40 anni e si ha una preferenza di scelta del tasso variabile, rispetto a quello fisso.

Questa tipologia di mutuo è molto difficile da ottenere perché è ritenuta molto rischiosa per la banca e quindi richiede una certa affidabilità patrimoniale e maggiori garanzie rispetto ad un mutuo tradizionale e richiede anche un'istruttoria più rigorosa.

A garanzia del finanziamento viene posto un bene sempre affidabile come è la casa, che non deve essere gravata da precedenti ipoteche e della quale comunque si può continuare ad usufruire durante il contratto di mutuo.
Inoltre è necessario, in genere, che il richiedente abbia un'età inferiore ai 75 anni e non abbia protesti o pignoramenti.
Le rate, di solito costanti, possono essere pagate anche mediante contratto di conto corrente di altra banca.

Un altro elemento di cui bisogna tener conto per questo tipo di mutuo è lo spread, cioè la componente aggiuntiva del tasso applicato rispetto a quello di riferimento, che solitamente per i mutui normali si aggira intorno allo 0,80%, mentre per i mutui liquidità può arrivare fino al 2%.

La convenienza, invece, apprezzata soprattutto in periodo di crisi, dipende dal fatto che il mutuo liquidità è meno oneroso rispetto ad un prestito personale perché presenta dei tassi di interesse più bassi.

La concessione del mutuo è legata anche alla professione del richiedente. Infatti, per il lavoratore dipendente il finanziamento può arrivare anche al 70% del valore dell'immobile ipotecato, mentre per i liberi professionisti non si va oltre il 50%.
Tra le garanzie richieste ci sono di solito la busta paga associata ad un lavoro stabile, oppure il Modello Unico con un reddito medio tipico di un professionista regolarmente iscritto all'albo.
Questo perché, come detto, è una forma piuttosto rischiosa per le banche, visto che il 90% delle insolvenze per i mutui, riguarda quelli di liquidità.

Il mutuo liquidità può presentare anche delle differenze dal punto di vista fiscale. Infatti, non essendo dichiarata nessuna particolare finalità per la richiesta, gli istituiti di credito possono applicare aliquote fiscali diverse.

È consigliabile sempre, prima di scegliere un mutuo di questo tipo, confrontare diversi preventivi richiesti ai vari istituti di credito, o confrontando direttamente on line le offerte attraverso i siti che consentono questo servizio.

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  • Gianfranco
    Gianfranco
    Giovedì 14 Marzo 2013, alle ore 13:01
    È possibile ottenere un mutuo di 40 anni per 100.000 euro senza avere una casa?
    Ho solo la busta paga e sono un impiegato ministeriale.
    rispondi al commento
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