Una recente indagine rivela che oltre un terzo di coloro che sottoscrivono un mutuo sono single ed hanno un'eta' media di 35 anni.
Una indagine effettuata dal sito Mutui.it, che ha avuto un certo risalto sui media nazionali, ha rivelato che oltre un terzo di coloro che sottoscrivono un mutuo sono single.
L'acquisto di una casa è certo un momento fondamentale della vita, ma non sempre riesce a coincidere con il raggiungimento di una stabilità affettiva. Tuttavia questi dati evidenziano che per decidere di acquistare una casa, non è necessario essere in due ed avere un compagno che offra un supporto finanziario.
In particolare dall'indagine emerge che di questa categoria sociale di persone che si sobbarcano da soli l'onere della stipula di un mutuo per l'acquisto di una casa sono non solo nubili e celibi, ma anche divorziati e separati.
I dati dipingono il profilo medio di un utente che ha 35 anni, richiede un finanziamento per 134.000 euro, è disposto ad impegnarsi per un tempo di 25 anni e preferisce il tasso variabile a quello fisso.
Gli importi maggiori, secondo l'indagine, sono quelli richiesti nel Lazio, seguiti dal Trentino Alto Adige e dalla Toscana. I più bassi sono invece in Calabria, Umbria e Basilicata.
Analizzando più specificamente le richieste fatte da chi acquista la prima casa, che è circa l'80% del campione analizzato, si evince che, a parità di importo medio finanziato, le cifre richieste sono inferiori rispetto a quelle richieste da coloro che si dichiarano sposati o conviventi.
Infatti nel caso di coppie il valore medio del muto richiesto sale a 160.000 euro, a testimonianza che per acquistare un immobile di un certo valore bisogna essere in due, oltre al fatto che, quando le banche si trovano in un caso dove la percentuale di rischio è più alta, come nel caso dei single, tendono a far scendere l'importo del mutuo.
Tuttavia quando si è soli aumenta la propensione al rischio, tanto che il tasso richiesto più frequentemente è quello variabile, mentre per chi ha famiglia ci si orienta molto più spesso su quello fisso.
Altro aspetto interessante è la percentuale finanziata rispetto al valore dell'immobile che, nel caso del single, diminuisce, a testimoniare una maggiore disponibilità di liquidità da parte di questo tipo di utenti.
In città come Roma e Napoli si assiste ad una discesa fino al 61% della percentuale finanziata, il che può indicare tanto la presenza di un aiuto esterno, da parte delle famiglie, tanto l'esistenza di un reddito medio inferiore per i giovani di quelle città.