Tassi d'interesse mutui variabili e finanziamenti: il picco a dicembre 2023
Come previsto, la Bce ha applicato un ulteriore aumento sui tassi d'interesse per le rate dei mutui variabili.
Si tratta di un rialzo di 25 punti base. Il che significa che, calcolando il rincaro rispetto ai primi mesi del 2022, si potrebbe arrivare ad un aumento fino al 65%, con rate da 742 euro al mese.
Secondo i Futures sugli Euribor, il picco massimo dei tassi potrebbe avvenire alla fine di quest'anno e poi dovrebbe avere inizio un processo di stabilizzazione.
Gli aumenti dei tassi hanno quindi i mesi contati?
Se anche così fosse, la situazione sta diventando sempre più pesante per imprese e cittadini. Per alcuni si sono raggiunti livelli serissimi, a dir poco gravi.
Non è casuale il fatto che la domanda da parte delle imprese è scesa ai minimi. Dal canto loro, invece, le banche hanno irrigidito le condizioni per concedere finanziamenti. Se questo scenario da un alto può calmierare l'inflazione, dall'altro lato va a creare gravi danni al mercato immobiliare, con effetti recessivi sull'economia che si prospettano duraturi.
Aumento tassi d'interesse: simulazione pratica dell'aumento delle rate
Facile.it e Mutui.it offrono simulazioni pratiche per far capire come l'aumento dei tassi d'interesse si trasformi, in pratica, sull'importo delle rate di chi ha acceso un mutuo scegliendo l'opzione del tasso variabile.
Prendiamo come esempio un finanziamento a tasso variabile per un importo di 126.000 euro, della durata di 25 anni, sottoscritto nel gennaio 2022, quando il TAN (tasso annuo nominale), era dello 0,67%. All'inizio, la rata era di 456 euro al mese.
onsiderando il nuovo rialzo (luglio 2023) dello 0,25%, la rata mensile potrebbe alzarsi a 742 euro mensili.
Con un aggravio pari a 286 euro mensili rispetto ai primi mesi del 2022.
Come già accennato, sulla base delle previsioni di mercato, l'Euribor, a 3 mesi a dicembre, dovrebbe raggiungere l'apice, con un aumento del tasso medio del mutuo preso in esame del 5,20%, e quindi con una rata di 752 euro.
Tra settembre e dicembre, però, le previsioni parlano di un aumento dell'indice minimo. Inoltre, molto probababilmente, a inizio 2024, potrebbe verificarsi una inversione dell'andamento. Sempre secondo le previsioni, a giugno 2024, il tasso medio del mutuo dovrebbe abbassarsi al 5%.
I tassi aumentati pesano anche allo Stato. Gli interessi sul debito pubblico (2.817 miliardi di euro a maggio 2023), infatti, sono attorno ai 100 miliardi di euro, 40 miliardi in più rispetto al 2020.