|
Uno degli emendamenti della Legge di Bilancio 2024, attualmente in fase di valutazione da parte del Governo, riguarda l'accesso al mutuo per le famiglie meno abbienti.
Lo scopo di questa misura è quello di eliminare i paletti che attualmente impediscono a molti nuclei familiari di accedere a questa forma di prestito per l'acquisto dell'immobile adibito ad abitazione principale della famiglia.
I soggetti che si vedono chiudere la porta in faccia dalle banche sono prevalentemente famiglie numerose monoreddito oppure con un reddito lavorativo familiare esiguo.
Conseguentemente, gli algoritmi dei vari Istituti di Credito che calcolano la previsione di solvibilità da parte di questi potenziali debitori, decretano quasi sempre il pollice verso.
In questo modo, il mercato immobiliare risulta in sofferenza per quanto concerne le vendite e, al contempo, coloro i quali desiderano togliersi dalla modalità affitto per capitalizzare e investire le fatiche del proprio lavoro in un immobile da poter chiamare ‘mio', si vedono inesorabilmente negata questa possibilità.
Vediamo dunque come interverrà il Governo se passerà questo emendamento.
Innanzitutto, va detto che, salvo eventuali variazioni, l'attuale testo in attesa di approvazione stabilisce che le percentuali di garanzia cambieranno in base alla situazione patrimoniale e reddituale complessiva della specifica famiglia che presenterà tale richiesta di mutuo agevolato.
Attualmente, il termometro in tal senso è dato dal numero di figli a carico del contribuente che presenta la domanda di mutuo.
Il concetto, nonché lo scopo, di questa misura economica è dare un supporto tangibile a tutti coloro i quali hanno sulle spalle un maggior numero di persone a proprio carico.
Infatti, la formula, così come proposta dall'attuale emendamento, prevede che il Governo si faccia garante per una determinata percentuale del debito.
L'Ente garante sarà la Consap, società per azioni italiana controllata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, come già avvenuto per il Fondo Garanzia Mutui Under 36.
Cliccando su questo link Consap Fondo Prima Casa potrete leggere tutte le informazioni in merito alla modalità di presentazione della domanda, alle caratteristiche che deve possedere la casa per cui si richiede il prestito (sono escluse, per intenderci, ville e abitazioni di lusso), la modulistica da compilare.
Consap Fondo Garanzia Prima Casa
C'è anche la sezione FAQ Domande frequenti dove troverete utili delucidazioni per casistiche particolari, come ad esempio l'acquisto in nuda proprietà.
Vediamo di seguito quali sono i requisiti necessari per poter accedere a questa forma di mutuo garantito dallo Stato.
Il mutuo per essere oggetto di tale agevolazione deve essere richiesto da una famiglia numerosa, ovvero un nucleo composto da due genitori con almeno tre o più figli.
Il reddito complessivo del/i richiedente/i (se entrambi i genitori lavorano, si effettuerà il cumulo dei due redditi) deve generare un ISEE inferiore a 40 mila euro.
ISEE del nucleo familiare deve essere inferiore a 40 mila euro
Accedendo a questo link è possibile simulare il proprio Isee: Simulazione ISEE.
Saranno prese in considerazione solo ed esclusivamente le richieste di finanziamento allo scopo di acquistare l'abitazione destinata alla propria famiglia.
Mutui garantiti dallo Stato per famiglie numerose a basso reddito
Attenzione: attualmente non è ancora stato chiarito se con il termine casa si vuole limitare questo provvedimento solo all'abitazione principale, la cosiddetta prima casa.
D'altro canto, parrebbe logico dovendosi trattare di aiutare le famiglie che versano in un disagio economico e poiché il tetto massimo di reddito non deve superare i 40 mila euro di ISEE.
L'importo di mutuo per cui il contribuente avanza tale richiesta non deve superare il limite massimo fissato a tutt'oggi in 250 mila euro.
Inoltre, la somma richiesta in prestito sarà garantita dallo Stato solo se risulterà superiore all'80% del valore dell'immobile acquistato.
Lo Stato subentrerà a titolo di garante in misura differente in base alla situazione finanziaria del singolo nucleo familiare richiedente il prestito.
Ecco tre casistiche previste attualmente per fare degli esempi pratici:
|
||