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La condensazione deriva dal raffreddamento dell'aria ed è legata alle condizioni metereologiche del momento e a quelle stagionali che determinano un abbassamento della temperatura.
In inverno la condensa si produce quando l'edificio non è sufficientemente isolato dal freddo proveniente dall'esterno. In estate la condensa è dovuta al freddo rimasto imprigionato sotto terra e si manifesta nei locali a contatto col terreno, per contrasto con l'aria calda esterna.
L'umidità da condensazione, a differenza di quella ascendente dal sottosuolo, è un fenomeno discontinuo ma ugualmente dannoso poiché porta alla formazione di muffe, rendendo gli ambienti insalubri.
Quando si tratta di sola condensa superficiale, l'umidità si manifesta con due caratteristiche diverse a seconda della struttura esterna:
- effetto bagnato se la superficie è impermeabile come accade per materiali tipo marmo, ceramica, metallo, vernice, intonaco di cemento;
- crea macchie scure quando la superficie è assorbente come laterizio, intonaco di calce, gesso.
In presenza di umidità di condensazione è necessario verificare la tenuta termica della struttura muraria dell'edificio, in particolare le superfici più esposte: copertura e pareti esterne, pareti controterra.
Contro la formazione di condensa negli ambienti è possibile intervenire in vari modi.
Innanzitutto è necessario ridurre la produzione di vapore d'acqua, se ha origine all'interno dei locali da risanare.
Nel caso di presenza di materiali pesanti, che sono per loro natura buoni conduttori di calore come marmi, laterizi greificati, cemento, sarebbe opportuno sostituirli o inserire resistenze termiche aggiuntive per garantire un maggiore isolamento degli stessi.
Inoltre è opportuno eseguire una adeguata ventilazione naturale, così da permettere la circolazione dell'aria e l'eliminazione del vapore in eccesso, questo sistema dovrà essere combinato con un adeguato aumento del riscaldamento.
Un criterio di difesa contro la formazione di condensa sta nel ritardare il raffreddamento notturno del muro che è tanto più rapido quanto minore è la sua inerzia termica, quindi si può intervenire aumentando il suo spessore con rivestimenti isolanti leggeri, in modo da conservare l'aria calda nel periodo di intermittenza del riscaldamento.
Nelle case di abitazione le macchie di condensa si manifestano tendenzialmente dove è minore la protezione termica: davanzali di finestre e zone in prossimità di pilastri d'angolo, punti dove si creano dei veri e propri ponti termici.
Muffe, macchie, salnitro, rigonfiamenti di intonaco e mobili scollati sono i sintomi della presenza di umidità nelle murature.
La presenza di efflorescenze del cosiddetto salnitro è legata alla disponibilità di sali migranti in presenza di umidità accompagnata da stasi dell'aria, da assenza di luce.
Anche la pioggia e il vento contribuiscono al raffreddamento delle murature che poi si estende fino alla parete interna della stanza facendo depositare il vapore d'acqua dell'aria della stanza stessa, come accade d'inverno quando si forma la rugiada sui vetri delle finestre.
Non bisogna però intervenire sugli edifici proteggendoli con intonaci di cemento impermeabilizzato poiché con il passare del tempo potrebbero formarsi delle cavillature che bloccano l'evaporazione, intrappolando l'acqua nell'ossatura e facendo diventare il muro sempre più umido.
Il ricambio dell'aria, anche con mezzi elettromeccanici, può determinare l'effetto di prosciugamento delle murature negli edifici di recente costruzione, ma nei vecchi fabbricati con umidità ascendente dal sottosuolo, la ventilazione non ha un effetto di risanamento delle strutture, perché l'acqua che alimenta l'umidità è inesauribile.
L'efficacia della ventilazione consiste nell'impedire all'aria dell'ambiente di caricarsi di troppa umidità, ma l'effetto dura solo finchè c'è la ventilazione.
Per incrementare la ventilazione naturale si possono aumentare le superfici finestrate e ridurre le resistenze alla circolazione dell'aria interna.
Il ristagno d'aria satura può essere eliminato con l'apertura di bocche di areazione a livello del pavimento e la sostituzione con griglie le parti inferiori delle porte per facilitare la circolazione dell'aria.
Sarebbe utile installare un sistema di ventilazione meccanica controllata VMC, in grado di gestire l'estrazione dell'aria viziata e l'immissione dell'aria di ricambio. Il sistema è composto da condotti, ventilatori e bocchette che attraversano ogni ambiente per garantire il doppio flusso di aria in entrata e in uscita.
Ideale sarebbe inoltre utilizzare un recuperatore del calore dell'aria estratta dall'ambiente per cederlo a quella in ingresso, con conseguente contenimento dei consumi energetici.
Oltre agli accorgimenti precedentemente menzionati, si possono affiancare altri tipi di intervento al fine di limitare la formazione di muffe dovute a condensa.
Ad esempio è utile installare deumidificatori o anche applicare delle pitture termiche in grado di impedire la formazione di muffe.
L'azienda IVC propone la pittura murale Thermopaint, anticondensa termoisolante con effetto igienizzante e antimuffa. La pittura, adatta per interni, è formulata a base di resine acriliche in emulsione acquosa, speciali microsfere cave di vetro, pigmenti e cariche selezionate ed uno speciale additivo antimuffa da parete, che gli conferiscono capacità fonoassorbente, termoisolante e antimuffa.
Il prodotto è ideale per decorare e proteggere ambienti sottoposti ad elevata concentrazione di vapore acqueo come bagni, cucine e lavanderie.
Idoneo anche per proteggere le pareti esposte a nord, con scarsa illuminazione naturale.
Anche l'isolamento traspirante esterno a cappotto, soprattutto collocato sul lato freddo, rappresenta un valido rimedio all'eliminazione dei fenomeni di condensa, in quanto comporta un aumento della temperatura dell'aria, agevolando il flusso di umidità verso l'esterno.
Il problema dell'umidità è particolarmente diffuso in molte abitazioni sia vecchie che nuove.
La condensa che si forma in una stanza è legata al fenomeno di evaporazione dell'acqua presente nell'aria, favorendo la proliferazione di microrganismi assimilabili a funghi, le tipiche muffe visibili sotto forma di macchie scure, per lo più localizzate negli angoli delle stanza, che risultano più freddi e umidi.
Per affrontare il problema, in commercio si trovano numerosi prodotti antimuffa a spruzzaggio in grado di eliminare le macchie.
Se le muffe sono resistenti e tardano a scomparire, occorrerà intervenire ripitturando le pareti dopo aver rimosso la muffa.
La ditta FASSA BORTOLO fornisce prodotti per il risanamento delle murature umide, in particolare il prodotto S627 per la realizzazione di intonaco macroporoso per il risanamento da condensa per interni ed esterni.
La malta si presenta secca a base di legante idraulico ad effetto pozzolanico, resistente ai solfati, sabbie classificate, idrofugo con additivi specifici per migliorare la lavorazione e favorire l'adesione e la traspirabilità.
Prima dell'applicazione dell'intonaco di fondo per il risanamento, occorre liberare la superficie muraria da polveri, sporco ed efflorescenze saline e rimuovere tutte le parti sfarinate.
Inoltre bisogna rimuovere totalmente l'intonaco esistente per un'altezza di almeno un metro sopra alla fascia in cui è visibile l'umidità.
Su tale fascia dovrà essere applicato il rinzaffo di risanamento S641per favorire l'adesione al supporto.
La lavorazione avviene mediante macchine intonacatrici spruzzando dal basso verso l'alto, in unico strato sino a spessori di 20mm.
Per assicurare il massimo effetto deumidificante dell'intonaco è fondamentale utilizzare come prodotti di finitura materiali altamente traspiranti.
Tutti gli intonaci risananti esplicano la loro funzione sino a completa saturazione salina dei macropori d'aria.
Poiché la velocità di saturazione varia da caso a caso, non è possibile prevedere la durata nel tempo dell'intonaco risanante.
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