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Comfortable style: la scelta di posare la moquette lungo una scala può rivelarsi utile per donare un maggior comfort di transito in salita come in discesa, in modo da evitare di scivolare sui gradini, o anche per attutire accidentali cadute, grazie alla sofficità del rivestimento stesso.
Ricoprire di moquette una pregevole scalinata in legno, può proteggere le pedate lignee dall'inesorabile usura a cui andrebbero incontro con il passar del tempo.
È altresì indubbio l'effetto decorativo che una vivace e soffice moquette colorata può conferire alla scala nel suo insieme, attraendo gli sguardi per le sue cromie e texture abbinabili con il contesto dell'arredamento.
Si può decidere di collocare la moquette per l'intera larghezza degli scalini, oppure si potrà ricoprire soltanto la porzione centrale della gradinata creando la classica passatoia.
Ricordo che in quest'ultimo caso occorre un'estrema precisione durante le operazioni di rifilatura del rivestimento, in modo da creare due bordature laterali a vista, le quali siano in perfetta equidistanza e simmetria tra loro, ai fini di un risultato piacevole e a regola d'arte.
In alternativa, è sempre possibile acquistare le passatoie già pronte, comode soprattutto per coprire rampe ad andamento lineare; invece, per le scale curve elicoidali con scalini a ventaglio, la moquette tagliata e sistemata su misura offre una miglior performance, poiché riesce ad adattarsi meglio alle conformazioni curvilinee e asimmetriche dei rampanti.
Se si intende rivestire di moquette una scala dritta, occorre misurare la profondità di ogni pedata e l'altezza di ciascuna alzata, moltiplicando per il numero dei gradini totali, ottenendo così la metratura necessaria da acquistare; a tale computo va aggiunto almeno un ulteriore metro abbondante, prevedendo i necessari ripiegamenti a valle e a monte, oltre alle giuste tolleranze sui bordi anteriori sporgenti delle pedate.
Il lavoro va eseguito accuratamente e un gradino alla volta, procedendo preferibilmente dal basso verso l'alto; a mio parere, in questo modo risulterà più agevole muoversi e contemporaneamente srotolare la moquette appoggiandola via via sullo scalino immediatamente sovrastante, piuttosto che nel senso contrario.
Innanzitutto si deve posare il sottofondo in feltro, utile per attutire il calpestio, donando una miglior prestazione in generale. Il sottofondo va tagliato in singoli pezzi per ogni pedata e fissato vicino all'alzata con chiodi o direttamente con i profili metallici chiodati a forma di L, specifici per le scalinate, come ho evidenziato nell'illustrazione; il bordo anteriore di ciascun sottofondo va fissato immediatamente sotto il naso della pedata.
Risultano così automaticamente inchiodate anche le apposite bacchette dentate a forma di L a livello degli angoli tra pedata e alzata.
Ogni bacchetta fungerà da vero e proprio aggrappante strutturale per il rivestimento in moquette che andiamo a sovrapporre a perfetto incastro angolare.
Si inizia a montare la moquette dal basso della rampa, posandola a faccia in giù sulla prima pedata; la si fissa in maniera da creare una ripiegatura la cui estremità risulti saldamente bloccata proprio a livello della prima bacchetta angolare, come si evince dal disegno.
Quindi si può svolgere la moquette verso l'alto, spingendola a fondo nei profili chiodati angolari, adoperando lo scalpello a lama larga; tale procedimento va ripetuto con forza e precisione per ogni scalino, controllando che ci sia sempre il perfetto allineamento e centratura del manto di moquette lungo la gradinata.
Si inchioda l'estremità della moquette contro l'ultima alzata del rampante; per rifinire la passatoia si adopera una soglia metallica di compensazione terminale, in modo da livellare il rivestimento al pavimento di sbarco del piano superiore.
Nel caso in cui si voglia posare la moquette su di una gradinata a decorso curvilineo, quale ad esempio una scala a chiocciola o elicoidale, si opera in questo modo: la striscia di moquette deve essere comunque continua, ripiegando in sotto l'eccedente contro ciascuna alzata, come si può notare dalla seguente raffigurazione.
Per fissar bene questi triangoli ripiegati si dovrà quindi inchiodare attraverso i tre strati di moquette sovrapposti tra loro, avendo l'accortezza di realizzare un lavoro pulito ed equilibrato lungo l'intero tragitto curvilineo.
Nello schema sottostante ho rappresentato le sezioni molto ingrandite, delle tipologie di moquette correntemente utilizzabili per ricoprire una gradinata.
Il tipico pelo ad anello dà la sensazione di liscio e di compattezza al tatto così come al calpestio: si tratta essenzialmente di un filo continuo che può essere inglobato nell'ordito della tessitura di fondo, oppure incollato alla trama basale con un adesivo specifico.
In altri tipi di moquette le cime degli anelli possono essere tagliate in modo da lasciar ritte le singole fibre, risultando così un effetto a grana più vellutata o felpata, a seconda delle altezze dei fili stessi.
La moquette, insomma, quale indiscussa regina dei salotti anni '70, torna di moda; ciò è in accordo con il famoso principio dei corsi e ricorsi storici, formulato dal lungimirante filosofo Giambattista Vico, secondo cui la storia è caratterizzata da un ciclico ripetersi degli eventi, valido quindi anche nel settore dell'arredamento e architettura d'interni in senso lato.
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